Tomb Raider: cosa vedremo nella serie di Phoebe Waller-Bridge?

Dopo diversi tentativi, piuttosto disastrosi, di adattare il famoso videogame action, Prime Video ci riprova con un prodotto televisivo. Sarà un'interessante punto di partenza?

Tomb Raider: cosa vedremo nella serie di Phoebe Waller-Bridge?

Tomb Raider, affascinante e temeraria archeologa inglese, è un'icona senza precedenti del mondo dei videogiochi: la giovane Lara Croft, infatti, non ha solo contribuito a consacrare a livello internazionale il brand PlayStation, ma ha trascinato il pubblico, per la prima volta, in un'ambientazione in tre dimensioni dal notevole affascino e attrattiva. Figlia della generazione Indiana Jones, con però una peculiare indipendenza, su console e PC ci siamo avventurati in ben 12 emozionanti viaggi in compagnia dell'avventuriera (senza contare gli spin-off) con tre cambi di direzione differenti che di fatto segnano tre serie videoludiche distinte. La popolarità di Tomb Raider, però, non è passata inosservata ad Hollywood che, inizialmente con Angelina Jolie (tra il 2001 e il 2003) e successivamente, nel 2018, con Alicia Vikander, ha provato ad emulare il successo della saga con scarsi risultati. Il futuro sembra avere una sola speranza, ovvero la serie sul personaggio scritta da Phoebe Waller-Bridge (Killing Eve, No Time to Die) per Prime Video, svelata recentemente. Andiamo ad analizzare nel dettaglio cosa potremmo vedere nell'opera.

Un annuncio inaspettato

Tomb Raider: Alicia Vikander in una scena del film
Tomb Raider: Alicia Vikander in una scena del film

L'annuncio di questo nuovo prodotto del piccolo schermo su Tomb Raider sceneggiato dalla nota autrice, attrice e drammaturga britannica è apparso decisamente inusuale per diversi motivi. In primis perché sembra essere ancora in ballo il seguito del film, uscito nel 2018, diretto da Roar Uthaug (Magic Silver, The Wave) con la già citata Vikander al centro della storia con un'iniziale data di uscita prevista per il 2021, slittata a causa del covid e di altri fattori non meglio specificati. In seconda battuta perché l'intenzione di Prime Video sembra andare oltre un singolo progetto, andando a sviluppare un vero e proprio universo sulla seducente archeologa (ma questo lo vedremo in un paragrafo separato). Dopo che tutto il mondo si era quasi del tutto convinto che il personaggio di Lara Croft non potesse avere vita facile al cinema, ecco che parte una nuova ambiziosa scommessa che promette di rilanciare l'archeologa come mai fatto fino ad ora.

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Adattamento o reinterpretazione?

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Sappiamo bene come il cuore pulsante di Tomb Raider sia la storia, quell'intreccio di archeologia, misteri, poteri soprannaturali e prodezze atletiche che hanno reso così famosi i lungometraggi di Indiana Jones prima e quest'altro franchise poi. In modo molto classico, rispettando pienamente l'eredità del suo antenato Henry Walton Jr., anche la giovane eroina è una cacciatrice di tesori che si trova suo malgrado in situazioni al limite, con potenti artefatti e forze occulte pronte ad ostacolare i suoi piani. I primi due film di Tomb Raider con la Jolie, Lara Croft: Tomb Raider(2001) e Tomb Raider: La culla della vita (2003) erano delle totali reinvenzioni della saga, un po' come la serie cinematografica di Resident Evil con Milla Jovovich; il terzo lungometraggio è invece un vero e proprio adattamento del reboot videoludico del 2013, che ha visto nuovamente Cristal Dynamics al timone. Entrambe le soluzioni, però, non hanno convinto pubblico e critica, anche se l'ultimo titolo visto al cinema si è avvicinato maggiormente ad una qualità accettabile.

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L'inevitabile confronto con il passato

Tomb Raider: Alicia Vikander in una foto del film
Tomb Raider: Alicia Vikander in una foto del film

Con l'avvento della serie televisiva di Prime Video, è opportuno che si venga a patti con il materiale originale, cercando di comprendere quale direzione intraprendere visto che fino ad ora la percezione del pubblico è stata negativa, nell'ottica in cui la confusione contenutistica e identitaria delle tre pellicole ha prevalso su tutto. A peggiorare la situazione c'è anche il sequel rimasto in sospeso del film del 2018 che ancora non sappiamo se rimarrà in piedi dopo l'annuncio del prodotto televisivo. Sicuramente, a differenza di un lungometraggio, una serie potrebbe rivelarsi una scelta vincente in quanto potrebbe dare maggiore spazio di sviluppo ai personaggi, dando più respiro alla storia, ma è altrettanto vero che c'è comunque bisogno di un piano a lungo termine ben costruito per gestire al meglio la narrazione. Sicuramente questo nuovo show è un'ottima opportunità per superare il passato, proponendo qualcosa di migliore e più intrigante e che, soprattutto, sia destinato sia agli appassionati del videogioco che ai novizi.

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Tra Uncharted ed Indiana Jones

Uncharted 26
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Detto questo, il titolo in questione dovrà necessariamente tenere conto dello scenario odierno con la consapevolezza che progetti come il film Uncharted, Indiana Jones e la Ruota del Destino, Il mistero dei templari - La serie e altri prodotti analoghi sono i diretti concorrenti. Nonostante siamo di fronte ad opere del tutto differenti tra loro con approcci molto diversi al genere action, Tomb Raider dovrà a tutti i costi allontanarsi livello tematico e contenutistico. Più sarà lontano dai suoi competitor, maggiore sarà probabilmente la riuscita nella serie e quello che farà realmente la differenza sarà la sua unicità. Bisogna pure considerare che questo particolare sottogenere dell'action può in futuro saturare il mercato dell'intrattenimento, ma non ci dimentichiamo che, a prescindere, lo show può attirare gli appassionati del videogioco che sono comunque moltissimi. Ci aspettiamo, nel migliore dei casi, un approccio consapevole alla materia trattata e anche tanto studio dell'opera originale, magari prendendo spunto, almeno in alcune meccaniche narrative e registiche generali, dai suoi rivali sulla piazza.

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Un nuovo universo

Indiana Jones E Il Quadrante Del Destino 29
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Torniamo ora ad un elemento lasciato in sospeso, ovvero la grande promessa che ha accompagnato l'annuncio della serie su Tomb Raider. In mancanza di informazioni sul nuovo show (eccetto il coinvolgimento alla sceneggiatura della Bridge), la conferma che la realizzazione farà parte di universo più ampio è molto promettente, anche perché dimostra un'analisi preventiva ben diversa dagli altri disastrosi lungometraggi che abbiamo visto al cinema. Ad aggiungere ancora più curiosità c'è l'informazione che questo mondo includerà anche pellicole e videogiochi, in una interrelazione che fino ad ora non abbiamo mai visto. Un potenziale incredibile che, se realizzato con intelligenza, permetterà un continuo scambio tra vari media, utile per creare un background dettagliato e stratificato relativo a Tomb Raider. L'unica criticità di questo approccio strutturato e massiccio è che, nonostante i diritti sull'eroina appartengono quasi interamente a MGM, recentemente di proprietà di Amazon, è in corso di sviluppo un'altra serie animata sull'archeologa firmata da Netflix. Questo conflitto di interessi è sicuramente uno scoglio arduo da superare, specialmente perché crea ulteriore confusione sul franchise.