Quando, da ragazzini, ci regalavano una cassettina, la mettevamo nel walkman e la consumavamo, la ascoltavamo di continuo. Nel 1985 chi scrive aveva questa compilation, Mixtime 2, e la ascoltava dalla mattina alla sera. Tra quelle canzoni, mixate tra loro, c'era anche We Don't Need Another Hero di Tina Turner. Il primo incontro con l'artista è stato questo, con quella canzone così epica, cinematica (era la colonna sonora di Mad Max oltre la sfera del tuono), di quelle che non ti scordi. Ora che Tina Turner, all'età di 83 anni, è venuta a mancare, ognuno di noi tira fuori i propri ricordi. C'è chi l'ha scoperta con il film dedicato alla sua vita e ha capito che alla violenza si poteva dire no. Chi l'ha scoperta con The Best, una delle sue canzoni storiche. Per tutti, la storia di Tina Turner è esemplare, simbolica, di come si possa ricominciare, rinascere più volte a nuova vita. Per le donne, come abbiamo detto, la sua storia ha un sapore particolare, mostra come si possa voltare pagina e andare avanti, superare i soprusi, farcela da sole. Proviamo allora a raccontare la storia di Tina Turner, la sua musica. E a sottolineare tutte le volte che la grande artista è entrata nel mondo del cinema.
In principio c'erano Ike & Tina Turner
Tina Turner, quel nome e cognome, quella firma inconfondibile, quella scritta sui dischi, è arrivata dopo. In principio non c'era. C'erano solo Ike & Tina Turner, una coppia artistica che era anche una coppia nella vita, marito e moglie, con il nome del marito che veniva rigorosamente prima. Tina Turner, al secolo Anna Mae Bullock, nasce a Brownsville, Tennesse, il 26 novembre 1939. Nel 1956, a Saint Louis, incontra Ike Turner, che diventerà suo marito e il suo partner artistico. I due si sposano nel 1960 a Tijuana, in Messico: il matrimonio viene invalidato perché Ike non era ancora separato dalla moglie, ma Tina prende comunque il cognome Turner. È questa la prima vita di Tina Turner: una vita fatta di grandi successi, da Nutbush City Limits a River Deep - Mountain High, fino a Proud Mary (cover dei Creedence Clearwater Revival). Ma è una vita fatta anche di soprusi, di continue violenze. Alle quali Tina un giorno decide, finalmente, di dire basta. Tina divorzia da Ike nel 1976: la sua vita potrà ricominciare. Ma la sua carriera sembra finita: incide quattro album che non hanno alcun successo. Continua a cantare dal vivo, in piccoli locali. Nel 1979 lavora anche in Italia nel programma del sabato sera della Rete 1 Luna Park, condotto da Pippo Baudo, ed è ospite anche al Festival di Sanremo. La sua carriera sarebbe ripartita negli anni Ottanta.
What's Love Got To Do With It
Ripensando a tutto quello che ha dovuto subire dal marito, Tina Turner si chiederà: "ma che cosa ha a che fare l'amore con tutto questo?" What's Love Got To Do With It è la canzone che fa ripartire tutto, e Private Dancer (1984), l'album nel quale è inclusa, è il disco della rinascita. La sua black music di veste con lo scintillante pop degli anni Ottanta, e la sua voce, grintosa ma anche malinconica e dolente, acquista nuove sfumature. Ma, conoscendo la sua storia, ogni volta che sentiamo What's Love Got To Do With It abbiamo la sensazione di non ascoltare solo una canzone, ma un pezzo di vita vissuta. La rinascita artistica e commerciale di Tina Turner si deve a Roger Davies, che era il manager di Olivia Newton-John, al produttore e talent scout John S. Carter e anche all'insistenza di David Bowie, che era un suo grande amico. Dopo tutto quello che ha passato, gli anni Ottanta per Tina Turner sono gloriosi, liberatori, catartici. La cantante partecipa al progetto We Are The World, degli USA For Africa. A Private Dancer segue un altro album, Break Every Rule (1986), con le hit Typical Male e Two People. Durante il tour del disco, Tina si esibisce a Rio de Janeiro per un concerto da Guinness dei primati, davanti a 180mila persone. Sono gli anni dei duetti con i grandi del rock, con David Bowie, Rod Stewart e Mick Jagger. Proprio il leader degli Stones (la band apriva i concerti di Ike & Tina Turner), ha ammesso di aver "rubato" da lei le sue movenze.
Simply The Best
Ma il successo di Tina Turner era destinato ancora a salire. Nel 1989 sarebbe arrivata la sua hit più importante, quella con cui tutti oggi la identificano e che tutti in queste ore stanno postando come dedica alla grande star. The Best, tratta dall'album Foreign Affair, è un successo clamoroso. The Best esce già l'anno prima, cantata da Bonnie Tyler, una che in fatto di voce non ha nulla da invidiare a nessuno. Ma non ha successo. Ripresa da Tina Turner l'anno dopo, scala le classifiche di tutto il mondo. L'album Foreign Affair contiene anche lo sfrenato rock di Steamy Windows, un brano carico di sensualità (le finestre appannate sono quelle di un'auto in cui si fa sesso) e I Don't Wanna Lose You, tenera ballata.
Tina Turner, Eros Ramazzotti ed Elisa
Tina Turner ha anche incrociato la sua strada con la musica italiana. Nel 1997 Eros Ramazzotti la sceglie per un duetto. Can't Stop Thinking Of You è la versione internazionale di Cose della vita, una canzone che, nell'introduzione, cita il famoso suono di chitarra di Angelo Badalamenti per il tema di Twin Peaks. La voce di Tina Turner aggiunge pathos e potenza a una delle migliori canzoni di Ramazzotti. Nel 2006 Tina Turner incide Teach Me Again, una canzone scritta da Elisa e interpretata in duetto con lei per la colonna sonora del film All The Invisibile Children. Twenty Four Seven, del 1999, è il suo ultimo album di inediti. Nel 2008, per festeggiare i cinquant'anni di carriera, torna a esibirsi dal vivo nel Tina!: 50th Anniversary Tour. Nel 2009 la cantante si ritira definitivamente dalla sua attività dal vivo.
Mad Max oltre la sfera del tuono
Abbiamo lasciato in fondo la storia d'amore di Tina Turner con il cinema. Perché è davvero una storia a sé, da raccontare con calma. Tina, per molti, è stata l'indimenticabile Acid Queen, una prostituta tossicodipendente, nel film Tommy (1975), tratto dall'album opera rock degli Who e diretto da Ken Russell. Negli anni Ottanta è altrettanto memorabile la sua interpretazione di Aunty Entity nel film Mad Max oltre la sfera del tuono (1985), di George Miller e George Ogilvie. Nei panni di una regina selvaggia, in quel Medioevo prossimo venturo che è lo scenario del film, con una criniera di capelli biondi, Tina Turner è perfetta. E, oltre a recitare nel film, interpreta anche quella canzone che da ragazzino ascoltavo in cuffia. We Don't Need Another Hero, epica, potente, evocativa, venata di rock, è stata una delle sue grandi hit, ed è andata anche al di là del film.
Tina: quel biopic che ha lasciato il segno
Gli anni Novanta sono stati gli anni del cinema, ma in un altro senso. Stavolta Tina non interpretava un personaggio. Tina era la protagonista della storia, la sua storia, ed era interpretata da un'attrice. E che attrice. Tina - What's Love Got to Do with It, del 1993, ha visto sbocciare il talento di Angela Bassett. È stata lei a portare sullo schermo la vita di Tina Turner, accanto a Laurence Fishburne, nel ruolo del marito Ike. Entrambi sono stati candidati all'Oscar, e Angela Basset ha vinto il Golden Globe. È il film che ha permesso a tante persone, che l'avevano conosciuta solo negli anni Ottanta, dopo che la bufera era passata, di conoscere davvero la storia di Tina. E, come dicevamo, ha dato il coraggio a tante donne di dire no, di reagire, di lasciare quei posti e quelle persone che facevano male. E ricominciare da sole, ricominciare da capo. Gli anni Novanta, al cinema, per Tina Turner sono stati anche quelli dell'apparizione in Last action hero - L'ultimo grande eroe, di John McTiernan (1993), in cui interpreta il sindaco di Los Angeles.
GoldenEye, nel segno di Bono e The Edge per 007
La voce di Tina Turner, accompagnata da scintillanti fiati, è comparsa anche in GoldenEye (1995), canzone che, anche stavolta, segnava un nuovo inizio. Era la canzone di apertura del film Goldeneye, che segnava la ripartenza della saga di 007 dopo alcuni anni di pausa e di questioni legate ai diritti, e il primo film di Pierce Brosnan nei panni di Bond. La canzone, un blues sintetico, era stata scritta da Bono e The Edge degli U2, e fu prodotta da Nellee Hooper, mente dietro il suono di Massive Attack e Bjork. La voce di Tina Turner dà un tocco unico al brano. E ci porta immediatamente in un mondo, in un mood preciso. D'altra parte lei era semplicemente la migliore. Simply the best.