"Non sarebbe mai accaduto a Quinn Cooper". Minnie Cooper se l'è sentito dire tutta la vita da quando ha memoria. Da quando, la notte di Capodanno del 1990, è nata per seconda dopo lo scoccare della mezzanotte ed è iniziata una serie di sfortunati eventi che ha caratterizzato la sua esistenza. Con uno speciale accanimento proprio il giorno del suo compleanno.
Lei che si sarebbe dovuta chiamare Quinn - cognome irlandese che secondo sua madre portava fortuna -, ma si è vista soffiare il nome - e un premio da 50 mila sterline - dal bambino nato per primo: Quinn Hamilton. Lo stesso che incontrerà nel bagno di un locale di Londra - dove era rimasta bloccata, ça va sans dire - la notte del loro compleanno in una della prime scene di This Time Next Year - Cosa fai a Capodanno?.
This Time Next Year: un best-seller e un esperto di commedie romantiche al timone
Adattamento cinematografico del best-seller omonimo di Sophie Cousens che ne ha curato anche la trasposizione sul grande schermo, This Time Next Year - Cosa fai a Capodanno? è diretto da Nick Moore, uno che di commedie romantiche ne sa qualcosa. È lui il montatore di due classici moderni come Nothing Hill e Love Actually - L'amore davvero. Questa volta però non si limita a sedere in sala di montaggio ma gli viene affidata la regia di una pellicola che assomiglia a un bignami dedicato alle rom-com.
Minnie (Sophie Cookson) vive in un appartamento che rischia di perdere, porta avanti a fatica un laboratorio di pasticceria e ha un fidanzato un po' troppo concentrato su se stesso. Dal canto suo Quinn (Lucien Laviscount) è un giovane uomo brillante con una fidanzata trofeo e una vita apparentemente senza nuvole all'orizzonte. Praticamente il giorno e la notte.
Senza menzionare il fatto che Minnie lo detesta per avergli rubato il nome e la buona sorte. Ma, neanche a dirlo, tra i due nasce lentamente un'intesa che si trasforma in un sentimento reciproco. Solo che, come ogni commedia romantica che si rispetti, dovranno prima rincorrersi e spezzarsi il cuore a vicenda.
Tante citazioni, tanta prevedibilità
Sophie Cousens pesca a piene mani da titoli come Harry ti presento Sally, non a caso citato nel film, o Il diario di Bridget Jones mentre Nick Moore cerca di trovare un equilibrio tra le due anime del genere: la commedia e il romanticismo. Il risultato però non è all'altezza dei riferimenti citati. E il motivo è semplice: serve una scrittura forte alla base che dia alla narrazione una peculiarità propria e lo renda riconoscibile a prescindere dalle citazioni e non una copia carbone. Guardare al passato non basta, specie per un pubblico bombardato di contenuti come quello contemporaneo.
Siamo certi che This Time Next Year - Cosa fai a Capodanno? su una piattaforma come Netflix o Prime Video avrebbe raggiunto i primi posti della classifica dei titoli più visti, ma perché diventi un film capace nel suo piccolo di lasciare un segno serve più di una trama prevedibile. È vero che il genere d'appartenenza contiene in sé già una consapevolezza di finale, ma è anche vero che in produzioni come queste è molto importante il percorso che da A porta a B. È lì che si gioca la vera partita.
A rendere il film una visione piacevole ci pensano i due interpreti, Sophie Cookson e Lucien Laviscount, che insieme funzionano fin dal loro primo incontro sullo schermo. E fortuna che c'è la coppia di interpreti a regalare a This Time Next Year - Cosa fai a Capodanno? un po' di emozione. Il vero asso nella manica di una pellicola che si poggia su schemi fin troppo familiari e una lunghezza eccessiva.
Conclusioni
Sophie Cousens non contenta del successo letterario ottenuto nel 2020 con This Time Next Year – Cosa fai a Capodanno? ha deciso di farlo diventare un film da lei stessa curato nella trasposizione. Alla regia un veterano come Nick Moore, già montatore di Nothing Hill e Love Actually. Una storia fin troppo prevedibile e troppi riferimenti a classici del genere rendono la pellicola su una coppia agli antipodi che finirà per innamorarsi un'occasione non del tutto sfruttata nelle sue potenzialità. A salvare il film la coppia di attori protagonisti, Sophie Cookson e Lucien Laviscount, che gode di una chimica naturale.
Perché ci piace
- La coppia di protagonisti composta da Sophie Cookson e Lucien Laviscount ha una sincera alchimia
Cosa non va
- Il film si poggia troppo su schemi già visti e rivisti
- La regia di Nick Moore non brilla in originalità
- Ogni snodo narrativo è prevedibile
- Una lunghezza eccessiva