Nel primo episodio della quarta stagione di The Vampire Diaries, Growing Pains, la storyline riparte esattamente da dove l'avevamo lasciata cinque mesi prima nella puntata Il defunto: Elena (Nina Dobrev) è in piena transizione e sta per diventare una succhiasangue.
Tutto, da questo momento in poi, e come sempre verrebbe da dire, ruota attorno a lei: Stefan (Paul Wesley) e Damon (Ian Somerhalder), il fratello Jeremy (Steven R. McQueen) e l'intera cerchia di amici, da Bonnie (Katerina Graham) a Matt (Zach Roerig), si ritrova, gira e rigira, impegnata a cercare di salvarle la vita.
Non tutto va però come ci saremmo aspettati, e la trasformazione della giovane Gilbert mostra da subito risvolti inattesi: la sua sete di sangue infatti, assomiglia molto più a quella di Damon che non a quella di Stefan, e il feeling instaurato col maggiore dei fratelli Salvatore inizia a vacillare improvvisamente.
Se già in Memorial, il secondo episodio, Elena e Damon cominciano ad avvicinarsi, in quelli successivi, da The Rager a The Five, i due sembrano sempre via via più uniti, e lo stesso Stefan, nell'ultima puntata trasmessa negli States, We All Go a Little Mad Sometimes, è costretto, suo malgrado, a rendersene amaramente conto.
Fondamentale il ruolo di Jeremy, vista la piega misteriosa intrapresa dalla storia: i cacciatori di vampiri sono arrivati a Mystic Falls, e sembra proprio che il piccolo Gilbert appartenga, volente o nolente al loro clan.
La grande assenza del professor Alaric Saltzman(Matthew Davis, che nel 2013 vedremo in Cult) morto al termine della terza stagione, si fa sentire, non solo per noi spettatori, ma anche per Damon, che in lui aveva trovato un amico e un compagno di sventure.
A rimpiazzarlo nel cast, David Alpay nei panni di Atticus Shane, antropologo esperto di stregoneria e occulto che sembra avere ben più di un segreto da nascondere, e che da subito mostra un innato interesse per Bonnie.
Altra new entry di quest'anno, Grace Phipps nel ruolo di April Young, amica di vecchia data di Elena e Matt, figlia di un pastore emblematico e in combutta con i cacciatori di vampiri di cui sopra. A livello di hype, The Vampire Diaries si conferma, ancora una volta, un'ottima serie: teen drama a tutti gli effetti, il telefilm firmato da Julie Plec e Kevin Williamson, sposa perfettamente gli elementi tipici del fantasy e lo fa con la giusta dose di intrighi, colpi di scena e cliffhanger emozionanti, senza mai trascurare la sceneggiatura, stabile su un livello decisamente medio-alto, o altri elementi fondamentali per questo genere di show, come la colonna sonora.
L'unica pecca, se davvero così si può definire, della prima parte della stagione 4, è l'attenzione focalizzata fin troppo sul triangolo amoroso Elena-Stefan-Damon che, se da un lato può apparire fine a sé stesso, nel sesto episodio in realtà, sembra arrivare finalmente alla svolta: esortata da Stefan a prendere una decisione, la ragazza è sulla via giusta per scegliere con quale tra i due fratelli Salvatore fare coppia.
Ancora una volta, il personaggio interpretato da Ian Somerhalder ricopre un ruolo fondamentale: non solo sguardo magnetico e muscoli statuari (la regia si sofferma spesso sui suoi addominali. Twilight docet), il bel vampiro non fatica a far breccia nel cuore di Elena (e delle spettatrici), grazie al suo savoir faire da tenebroso arrogante ma dal cuore d'oro.
Tra una battuta sarcastica e una frecciatina ironica, Damon si conferma ancora una volta il vero protagonista di The Vampire Diaries, e qualora la scelta di Elena dovesse ricadere su di lui, a questo punto potremmo anche scommettere che possa trasformarsi in un fidanzato modello, visto i passi avanti compiuti fino a oggi.