The House of the Devil: ecco perché l'horror di Ti West va riscoperto in blu-ray

L'uscita in blu-ray per Midnight Classic di The House of the Devil, è l'occasione per riscoprire un horror teso e ricco di suspense, che rivela le abilità di Ti West molti anni prima di X - A Sexy Horror Story.

Jocelin Donahue in una scena di The House of the Devil

La Midnight Classic, collana horror di Plaion, ci ha abituato a uscite preziose grazie alle quali si scoprono anche film forse dimenticati o colpevolmente trascurati. La pubblicazione di The House of the Devil in blu-ray, per vari motivi è una di queste uscite da non perdere, soprattutto per gli appassionati di horror, ma in particolare per i fan di Ti West.

House Of Devil
Jocelin Donahue in una scena ricca di tensione di The House of the Devil

Già, perché c'è proprio il cineasta statunitense dietro a questo angosciante film del 2009. Definirlo regista sarebbe riduttivo, perché il 43enne Ti West è anche sceneggiatore e montatore, cosa che gli consente di avere il controllo totale dei propri lavori. E che ci sia uno stile ben preciso anche in The House of the Devil, è tanto evidente quanto illuminante, visti poi alcuni suoi lavori seguenti.

La trama di The House of the Devil: una baby-sitter nella casa del terrore

House Devil Greta
Greta Gerwig, regista di Barbie, in The House of the Devil interpreta Megan, l'amica della protagonista

La storia di The House of the Devil è molto semplice: Samantha (Jocelin Donahue) è una studentessa universitaria stufa di dividere la stanza con una compagna che sopporta a fatica: per questo decide di affittare una casa. Bisognosa ovviamente di soldi, risponde a un annuncio esposto nel campus nel quale si cerca una baby-sitter. Dopo qualche difficoltà nel contatto con il richiedente, la ragazza trova l'accordo, ma deve recarsi in una sperduta dimora di campagna e per questo viene accompagnata dall'amica Megan (interpretata da... rullo di tamburi, nientemeno che Greta Gerwig).

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Tom Noonan nei panni dell'inquietante datore di lavoro di Samantha

Qui trova un signore elegante interpretato da Tom Noonan, gentile ma anche molto ambiguo (come la moglie che apparirà poco dopo), che cambia le carte in tavola perché le spiega che non si tratterà di assistere un bambino, bensì l'anziana mamma. La ragazza sta per tirarsi indietro, ma viene convinta dalla ricca compensa. Saluta Megan e la raccomanda di venire a prenderla a mezzanotte e mezza, dopo quattro ore, ma da quel momento il lavoro si tramuterà in un'esperienza sempre più spaventosa. Senza contare che quella notte c'è anche l'eclisse totale di luna.

Da The House of the Devil a X: Ti West e l'ascesa di un nuovo (grande) regista horror

Ti West e un sapiente lavoro di montaggio per una suspense dilatata

Jocelin Donahue in un'immagine del film The House of the Devil
Jocelin Donahue nei panni di Samantha con il volto insaguinato

Ma perché, al di là della trama stuzzicante, The House of the Devil è un film da recuperare? Ti West è uno dei massimi esponenti della new horror wave ma ricordiamo che il film in questione è del 2009 ed è la dimostrazione che il regista sapeva già gestire molto bene il delicato mix fra estetica e sostanza, emersa del resto già nei primi corti e nei lungometraggi sperimentali prima di esplodere recentemente anche sul piano commerciale con X - A Sexy Horror Story e Pearl. Meraviglia la sua capacità di creare una suspense dilatata, di mantenere la tensione alle stelle per qualcosa che deve sicuramente esplodere anche se non si sa cosa.

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Una scena inquietante di The House of the Devil

Anzi, si vive l'angoscia proprio assieme alla protagonista, grazie a un girato che rimanda agli horror anni Ottanta, a tecniche low budget, ma soprattutto a un sapiente lavoro di montaggio. Una tensione altissima nonostante nei primi 70 minuti ci sia una sola breve esplosione di violenza che spiazza e disorienta lo spettatore. Per il resto, prima del deflagrante orrore finale dell'ultimo quarto d'ora, solo una montante ansia ricca di pathos. Il tocco in più è dato dall'avviso che la vicenda è ispirata a vicende reali, ulteriore effetto angosciante visto che la spaurita ragazza, che deve badare a un'anziana che però nel film non si vede mai, finirà nell'incubo terrificante delle sette sataniste.

Il blu-ray: video con look anni Ottanta, un ottimo audio e un booklet

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Onore dunque al blu-ray della Midnight Classic che ci ha fatto scoprire The House of the Devil, con la solita curata edizione della collana con confezione slipcase e booklet di approfondimento all'interno. Il video, soprattutto all'inizio, non è esente da qualche spuntinatura, ma regala un favoloso look anni ottanta con grana corposa ma sempre piacevolmente naturale, un buon dettaglio e un'efficace resa delle scene scure e dei giochi di ombre nella casa. Il quadro è abbastanza compatto, anche se talvolta l'oscurità opprimente soffoca i dettagli. Ottimo l'audio in DTS HD 5.1 per italiano e originale, una traccia coinvolgente che esalta i piccoli rumori, i sospiri, i sottili ma inquietanti movimenti nella casa, per poi diventare molto vivace nei momenti più movimentati e angoscianti, ma anche quelli musicali, come quando la ragazza indossa le cuffiette. Negli extra solamente il trailer, ma ricordiamo anche la presenza del booklet.