"Sembra di essere nel laboratorio di Michelangelo. O in quello di Leonardo". È stata questa la prima reazione del regista Terry Gilliam che lunedì - ospite del Lucca Film Festival - ha visitato il cantiere del "Terry Gilliam's Movie Circus", situato all'interno del prestigioso Complesso Ex Real Collegio nel pieno centro storico di Lucca. Il "Circus", supervisionato e firmato proprio dall'ex Monty Python, sarà il main event di Lucca Effetto Cinema Notte, la grande festa che sabato 21 marzo trasformerà tutta la città in un grande set cinematografico allestito e performante a cielo aperto.
Al centro proprio nella storica Piazza Anfiteatro, la gigantesca installazione ispirata al cinema di Gilliam e animata da oltre ottanta performer. Un evento unico in Europa - frutto di una coproduzione di Lucca Effetto Cinema (progetto ideato da Stefano Giuntini per la Fondazione Banca Del Monte di Lucca), Lucca Film Festival, CG Entertainment e degli esercenti locali - ideato dalla regista e attrice Cristina Puccinelli, scenografato da Valerio Romano (già collaboratore di Giuseppe Tornatore nel film La migliore offerta) e firmato proprio da Terry Gilliam in persona, che ha supervisionato il lavoro fin dalle prime fasi della produzione.
Un luogo da riempire con l'immaginazione
Gilliam ha definito la Piazza dell'Anfiteatro "un luogo da riempire con l'immaginazione". Ma tutta la città di Lucca con il suo centro storico protetto dalle antichissime mura si presta in maniera perfetta come grande set a cielo aperto dove far rivivere l'emozione del cinema in tutti i suoi generi e declinazioni, coinvolgendo i locali e gli esercizi commerciali che ne costituiscono il cuore pulsante. Questa evidentemente l'intuizione di Stefano Giuntini, l'ideatore di Lucca Effetto Cinema Notte, giunta alla sua terza edizione: dopo i 9 locali per gli altrettanti film prescelti della prima edizione, che sono già diventati 18 con 62 performances nella seconda, quest'anno con Just like the movies si rilancia veramente alla grande. Non solo per le location che sono diventate 43, con animazioni e performance divise in 10 aree tematiche ognuna per un genere cinematografico, praticamente tutta la città coinvolta: "Non si trovano più bombette e cilindri in tutta Lucca - dice Giuntini - le hanno prese tutte in Natives di Gangs of New York. E che fatica coi permessi per far arrivare i cavalli di Django Unchained". Ma soprattutto la vera scommessa é stata quella di riuscire a coinvolgere un personaggio della portata di Terry Gilliam, con la sfida di una location imponente come la Piazza Anfiteatro, tra l'altro a soli sei mesi dall'edizione precedente. Evidentemente resa possibile dal fatto che tutti, dall'ideatrice Cristina Puccinelli, fino agli scenografi e ai costumisti abbiano avuto in comune una sola cosa: la condivisione di una stessa visione. A partire proprio da Gilliam.
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L'autore perfetto per il Circus
I mulini di Lost in La Mancha, le plastiche organiche diBrazil e The Zero Theorem, l'inconfondibile marchio de L'esercito delle dodici scimmie, Monty Python: il senso della vita, Paura e delirio a Las Vegas: stupito delle tante persone al lavoro sul progetto e affascinato dalla piazza, Terry Gilliam si è intrattenuto a lungo con la squadra di scenografi, visionando le opere e i bozzetti, complimentandosi con Valerio Romano per il lavoro creativo svolto partendo dalle sue opere. "Gilliam non è solo un regista - dice Romano - è anche uno scenografo lui stesso, un animatore e un disegnatore. E per me il disegno è tutto. Ero emozionato ma anche tranquillo mentre guardava i miei bozzetti, perché si tratta di lui e sapeva il lavoro che c'è dietro".
Effettivamente Terry Gilliam è l'autore perfetto per lanciare un progetto come questo del Movie Circus: nessun altro forse tra i registi contemporanei ha un immaginario talmente vasto e riconoscibile a livello scenografico da poter essere ricreato, riprodotto e trasferito materialmente in uno spazio dove possa prendere vita. Plastica, cartone, ferro e acciaio dipinti: eclettico e visionario, sempre in bilico tra antico e moderno, tra kitsch e sublime, nessuno traduce le sue fantasie postmoderne in modo così squisitamente materico come Terry Gilliam.
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Gilliam e la sua allegra anarchia
Un progetto coordinato dal Lucca Film Festival e infine realizzato grazie al fondamentale apporto della Fondazione Banca del Monte di Lucca e della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Ecco il Terry Gilliam che ti aspetti, allegramente anarchico e rivoluzionario, le cui battaglie contro i produttori cinematografici per l'indipendenza creativa sono leggendarie tanto quanto le rocambolesche vicissitudini produttive in cui è incappato ogni volta nell'ostinata ricerca dei fondi e dei finanziamenti per poter trasformare i propri sogni in realtà: lui che non è andato a scuola di cinema ma la lezione che ha imparato è che per fare i film ci vogliono i soldi, può scherzarci finalmente su: "A Lucca ci sono più chiese e più banche che in ogni altra città - scherza il regista, e si capisce dove vuole andare a parare - quindi ha un lato spirituale fatto di fede e immaginazione, accanto ad uno totalmente materiale: una combinazione molto interessante. E sabato notte sarà una notte dove l'immaginazione prenderà il sopravvento, potremmo sognare una rivoluzione dove le banche aprono le loro porte e ci danno tutti i soldi per il cinema, il teatro e l'arte". E magari anche dare una mano a portare a termine The Man Who Killed Don Quixote, hai visto mai.
Through the barricades
Gilliam con la sua grande sensibilità e intelletto ha ovviamente colto subito l'eccezionalità e l'unicità di una location come Lucca. "Una città molto antica, come un paradiso sospeso tra il cielo e la terra, circondata dalle sue mura che l'hanno protetta per tanto tempo e che spera possano continuare a farlo", aveva detto domenica sera prima di ricevere il premio alla carriera. E dopo solo due giorni passati all'interno delle sue mura, sgattaiolando furtivi all'esterno dei bastioni attraverso uno dei tunnel, alla ricerca di una pinta di Guinness fuori città (era pur sempre Saint Patrick's Day), ritrovando all'improvviso i rumori, gli idiomi e la presenza della consueta civiltà che sembrava lontanissima, ci siamo resi conto perfettamente anche noi dello stacco e del senso delle sue parole; non vedi l'ora di tornare a nasconderti dal mondo al riparo dei bastioni e di rituffarti in quell'atmosfera fuori dal tempo. Mura difficili da scavalcare, e allora Gilliam suona la carica per sabato notte: "Lucca è circondata da mura molto alte e possenti, quindi sarà molto difficile entrare. Dovrete essere molto speciali, dovrete avere un'immaginazione incredibile. Dovrete essere quasi dei criminali per entrare in questa grande notte a Lucca. Quindi buona fortuna ai forti, agli intelligenti, all'immaginazione. All'immaginazione della gente. Gli altri rimangano pure a casa a guardare un video. A poltrire come persone qualunque. A ingrassare, imbruttire e morire presto". E allora, che aspettate. Tutti a Lucca! Terry Gilliam dixit.