Il leggendario Qui-Gon Jinn, con il volto di Liam Neeson (Io vi troverò, Schindler's List), rientra tra i più potenti e affascinanti utilizzatori della Forza, la misteriosa energia che guida l'intero universo di Star Wars. Il personaggio, purtroppo, ha avuto una vita piuttosto breve su schermo, con un ruolo di spessore solamente in Star Wars ep. I - La minaccia fantasma. Nonostante il suo breve passaggio nel franchise, la sua caratterizzazione ha detto più di mille parole di una sceneggiatura, rimanendo nella memoria indelebile degli appassionati di Guerre Stellari. Di recente Neeson è tornato a parlare del suo alter ego, purtroppo dando poche speranze ai fan su un suo possibile ritorno, ma sognare, come al solito, non costa nulla. Ecco perché proviamo a riflettere su un possibile spin-off dedicato proprio a Qui-Gon Jinn, concentrandoci sul perché potrebbe essere un successo.
Un Jedi di luce avvolto nell'oscurità
Il grande paradosso di Qui-Gon Jinn è che siamo di fronte ad un vero e proprio santone della Forza, un mistico incredibilmente capace che però è avvolto da una coltre di mistero che, effettivamente, non ci dà una mano a capire né le sue origini vere e proprie, né tantomeno le sue abilità. Tale aspetto, chiaramente, non fa che accresce a dismisura il suo fascino, ma al tempo stesso lascia i fan a bocca asciutta, desiderosi di conoscere qualcosa in più riguardo al Jedi. Non è un caso che tutte le volte che il guerriero ha fatto una comparsa, seppur sporadica, successiva ad Episodio I, è stata accolta con gioia ed entusiasmo, portando il pubblico a chiedere a gran voce all'attore di tornare a far parte di una saga che lo ha accolto con molto calore. Per fortuna, i suoi vari cameo hanno diradato un po' l'oscurità che permea il personaggio, ma non sono stati sufficienti a contenere la curiosità degli spettatori.
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Racconti verticali che vanno di moda
Le parole di Liam Neeson sono state lapidarie, è vero, ma non ci dobbiamo affatto dimenticare che alla Lucasfilm attualmente vanno molto di moda i racconti verticali sui personaggi della saga di Star Wars. Tra Boba Fett, Ahsoka Tano, Cassian Andor e, soprattutto, Obi-Wan Kenobi (che è fortemente collegato a Jinn in quanto suo padawan) c'è veramente l'imbarazzo della scelta. Una possibile serie spin-off potrebbe essere servita su un piatto d'argento, specialmente dopo che abbiamo sentito la voce del Jedi nel finale della prima stagione di Obi-Wan Kenobi. Allo stesso tempo, però, i racconti verticali sono di difficile gestione, anche se hanno un'attrattiva del tutto particolare nel pubblico. I prodotti su Kenobi e Fett non hanno per nulla convinto spettatori e critica, ma nel caso di Qui-Gon potrebbe essere d'aiuto la libertà creativa di partenza, trattandosi di un personaggio di cui sappiamo poco e che è vissuto sostanzialmente in un'epoca praticamente mai sfruttata fino ad ora in Guerre Stellari (solo con The Acolyte ci andremo molto vicino).
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Un viaggio nella filosofia della forza
Andando più nel concreto, perché sarebbe così importante vedere e recuperare uno spin-off di Qui-Gon Jinn? Quale aspetto fondamentale del personaggio potrebbe essere affrontato nella serie? La risposta risiede nelle poche informazioni che abbiamo sul guerriero: il Jedi, infatti, essendo un vero e proprio sacerdote della Forza, capace addirittura di parlare dall'al di là, può fare luce su tanti segreti che riguardano proprio l'energia cosmica della galassia. Già in Star Wars: le guerre dei Cloni, in un arco narrativo specifico, abbiamo esplorato degli aspetti inediti della Forza in compagnia di Yoda, perciò la strada tematica è tracciata ma si può andare ancora più a fondo. Magari, ad esempio, si potrebbero delineare, anche a caratteri generali, quali sono le regole strutturali della vita dopo la morte nell'universo di George Lucas o comprendere realmente come mai solo alcuni dei Jedi possano accedere ai misteri dell'oltretomba. Insomma, c'è l'imbarazzo della scelta e tanto vuoto da poter riempire con filosofia, magia e religione, tutti elementi fondanti del mondo di Guerre Stellari.
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Il fascino della spada laser
Ne La minaccia fantasma c'è poco tempo per vedere Qui-Gon Jinn combattere: la scena action più memorabile che lo vede protagonista, accompagnata dalle note della superba Duel of Fates di John Williams, è anche quella conclusiva del personaggio, sconfitto da Darth Maul. Non basta, inoltre, l'episodio 2 di Star Wars: Tales of the Jedi, dove sono protagonisti proprio Jinn insieme e Dooku, il suo maestro, visto che in questo caso il nostro eroe era ancora un'apprendista e non alla sua massima potenza, non avendo quindi modo di mostrare le sue abilità belliche più sopraffine. Un possibile spin-off seriale potrebbe, invece, far luce su quest'altro aspetto sconosciuto del guerriero, concentrandosi magari sul suo addestramento, sulle forme di combattimento predilette ma anche sulle sue insolite doti spirituali. Non sappiamo infatti quando sia avvenuto il primo incontro ravvicinato tra il guerriero e la Forza e, soprattutto, quando sia avvenuta quella particolare connessione mistica così tanto caratterizzante di Qui-Gon. Aspetti di notevole fascino che, se approfonditi con intelligenza, potrebbero regalare emozioni sentite ai fan di Guerre Stellari.
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Addio canone
In conclusione, è opportuno ricordare un altro aspetto relativo al guerriero che potrebbe sfuggire, ma che, se opportunamente sfruttato, garantirebbe il successo all'eventuale spin-off. Non bisogna dimenticarsi infatti che, lasciando per un attimo da parte le apparizioni su schermo di Qui-Gon Jinn, il Jedi è stato un grande protagonista dell'universo espanso di Star Wars, essendo coinvolto in particolare nella serie di libri Star Wars: Apprendista Jedi, scritti da Dave Wolverton e Jude Watson. Tali romanzi per ragazzi, che vanno a descrivere le avventure del giovane Obi-Wan Kenobi e del suo maestro non sono però più canonici da quando George Lucas ha rimesso mano alla continuity del franchise, togliendo dal canone una sequela infinita di prodotti, che appartengono all'etichetta Legends. Ciò significa che, allo stato attuale, non esiste nulla di ufficiale che racconta le origini del personaggio e gli anni che precedono la sua morte. Quale migliore occasione, quindi, per recuperare questa voragine lasciata da Lucas per riempirla con dettagli inediti e interessanti su uno dei combattenti più misteriosi e ascetici dell'intera storia di Star Wars?
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