Dal 2012, quando la Disney ha acquistato la Lucasfilm, la produzione di film (e ora anche serie) all'interno del franchise di Star Wars è aumentata considerevolmente: cinque lungometraggi cinematografici tra il 2015 e il 2019 (e altri in arrivo a partire dal 2022), tre serie animate (di cui una è la settima stagione inedita di Star Wars: Le guerre dei cloni, prossimamente su Disney+) e due live-action. Al netto di tale mole di materiale, non tutto è andato a gonfie vele, tra divergenze creative con alcuni registi, progetti annullati e altri che sono stati ridimensionati. E così, mentre aspettiamo l'imminente conclusione della saga degli Skywalker, dal 18 dicembre nelle sale, abbiamo voluto passare in rassegna i momenti in cui la galassia lontana lontana ha avuto qualche problema dietro le quinte: ecco tutti i film e le serie che non vedremo dell'universo di Star Wars.
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Il montaggio originale di Rogue One: A Star Wars Story
Adesso viene spontaneo pensarci poco, dato che il film è uscito senza particolari intoppi, è stato accolto bene dalla critica e ha incassato un miliardo di dollari nel mondo, ma nell'estate del 2016 Rogue One: A Star Wars Story era considerato un progetto in difficoltà, a causa di riprese supplementari che l'hanno trasformato in qualcosa di teoricamente diverso da ciò che era inizialmente previsto. Il regista Gareth Edwards non ha mai ufficialmente disconosciuto il lungometraggio uscito al cinema, precisando anche che, contrariamente a quello che si potrebbe pensare, le alte sfere di Lucasfilm e Disney non hanno mai avuto da ridire sulla decisione di far morire tutti i protagonisti (una scelta inevitabile, dato quello che accade nel film).
Ha anche specificato che alcune inquadrature mancanti viste nei trailer erano state girate appositamente per il marketing, ma ciò non toglie che il prequel diretto di Guerre stellari sia stato modificato, e non poco: Tony Gilroy, che ha scritto e diretto i reshoot, è accreditato come co-sceneggiatore, il che significa che, in base alle regole del sindacato apposito, ha riscritto almeno un terzo del copione, e sappiamo di almeno una scena - quella dove Darth Vader massacra un gruppo di ribelli - aggiunta grazie al suo intervento. Considerando però il risultato finale, pochi ritengono essenziale vedere ciò che Edwards aveva girato prima delle riprese aggiuntive.
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Lo spin-off di Josh Trank
Inizialmente, quando gli spin-off autoconclusivi dovevano uscire in alternanza con gli Episodi principali, erano stati annunciati tre progetti, di cui due sono usciti. Il terzo, il cui contenuto non è mai stato ufficialmente svelato (ma si è ipotizzato che fosse dedicato alle gesta di Boba Fett), doveva essere diretto da Josh Trank, all'epoca apprezzato regista di Chronicle. Poi è uscito Fantastic 4 - I Fantastici Quattro, e il progetto è stato accantonato. Né Trank né i responsabili della Lucasfilm hanno mai commentato la cosa nel dettaglio (lui sostiene di essersene andato per motivi personali), ma la voce che circola è che la lavorazione travagliata del film basato sugli eroi Marvel, con annessi aneddoti sui comportamenti poco ortodossi di Trank sul set, avesse influito sulla decisione di non andare avanti con lo spin-off, e che in tale occasione una voce in capitolo importante fosse quella di Simon Kinberg, supervisore creativo dei film Marvel della 20th Century Fox e anche collaboratore della Lucasfilm. Il regista ha successivamente girato un film intitolato Fonzo, sulla figura di Al Capone,che ancora non è uscito.
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La prima versione di Solo: A Star Wars Story
In questo caso, a differenza del primo spin-off, il danno c'è parzialmente stato, per lo meno a livello economico, essendo Solo: A Star Wars Story l'unico film live-action del franchise a non essere stato un successo al botteghino. Anche qui ci sono state difficoltà dietro le quinte: il progetto era in mano a Phil Lord e Chris Miller, noti per uno stile comico e aperto all'improvvisazione. Questo non andò giù allo sceneggiatore Lawrence Kasdan, e dopo mesi di riprese che hanno comportato diversi ritardi, i due sono stati rimossi dal film e sostituiti da Ron Howard, il quale ha rigirato circa il 70% del materiale oltre a completare ciò che mancava. Le modifiche sono state sostanziose (Dryden Vos, che nel film uscito in sala è un umanoide con le fattezze di Paul Bettany, doveva essere un alieno interpretato da Michael K. Williams tramite performance capture), al punto che Lord e Miller, menzionati come produttori esecutivi, hanno deciso di non contestare il credit registico di Howard dopo aver visto un primo montaggio della versione definitiva. Conoscendoli, il film sarebbe stato decisamente più strambo e apertamente comico, e in questo caso sarebbe interessante vedere il loro girato originale senza le alterazioni successive.
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Il film su Obi-Wan Kenobi
Nel 2017 si parlava di uno spin-off dedicato alle vicende di Obi-Wan Kenobi dopo gli eventi di Star Wars ep. III - La vendetta dei Sith, con Ewan McGregor nuovamente nei panni del Cavaliere Jedi, mentre la regia sarebbe stata affidata a Stephen Daldry. Un anno dopo, causa l'insuccesso commerciale del film sulla gioventù di Han Solo, tutti i lungometraggi antologici sono stati congelati a tempo indeterminato, eliminando la strategia di un nuovo film del franchise a cadenza annuale. Poi, durante l'edizione 2019 del D23, convention dedicata a tutti i brand della Disney, è stato ufficialmente annunciato che Obi-Wan tornerà in formato seriale su Disney+, in una miniserie di sei episodi ambientata otto anni dopo la caduta della Repubblica. Successivamente è stato confermato che il progetto inizialmente doveva essere un film, e che McGregor, il quale nel corso degli anni aveva sempre affermato di non sapere quali fossero i piani della Lucasfilm, in realtà era in trattative per lo spin-off già dal 2015. In questo caso, dunque, non è andato tutto perso, anzi: la durata estesa consentirà agli autori e all'attore di esplorare ancora più nel dettaglio la figura di Obi-Wan.
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Star Wars Detours
Questo è forse l'esempio più curioso, poiché si tratta di una serie televisiva di cui esistono 39 episodi completi (e altri 62 sotto forma di sceneggiatura), tutti bloccati da ormai sette anni. Il motivo? Star Wars Detours, produzione animata a cura di Seth Green e Matthew Senreich (il duo di Robot Chicken), è una rilettura parodistica della saga, ambientata tra gli Episodi III e IV. Al momento della lavorazione non erano previsti nuovi film, ma quando è subentrata la Disney è stato deciso di evitare che il primo contatto con il franchise per una nuova generazione fosse qualcosa di apertamente demenziale. Può essere che un giorno avremo modo di vedere la serie (la Lucasfilm ha rinnovato il trademark nel 2018), ma per ora dobbiamo accontentarci di alcuni video promozionali, tra cui il trailer che potete vedere qui sotto, con lo stesso Green che doppia Obi-Wan Kenobi e Seth MacFarlane che presta la voce a Palpatine.
La trilogia di David Benioff e D.B. Weiss
Tra i vari progetti in cantiere c'era una trilogia affidata a David Benioff e D.B. Weiss**, il duo creativo de Il trono di spade. Non sappiamo esattamente di cosa avrebbe parlato (ma si vociferava che una possibile fonte di ispirazione potesse essere Knights of the Old Republic), e forse non lo sapremo mai, dato che il progetto è stato cancellato poco tempo fa, ufficialmente a causa di altri impegni contrattuali dei due autori con Netflix. In realtà pare che abbiano inciso sulla decisione, presa già a maggio (quindi prima dell'accordo con la società di streaming), le reazioni dei fan alla conclusione della serie HBO basata sui libri di George R.R. Martin. La Lucasfilm non ha ufficialmente escluso la possibilità che il duo possa tornare in un secondo momento, ma forse è andata meglio così: come ben sanno Kathleen Kennedy, Rian Johnson e altri che hanno lavorato ai nuovi film, il fandom del franchise stellare sa essere particolarmente spietato...