Una delle caratteristiche peculiari dell'animazione? Ha tempi produttivi molto diversi e può generare fenomeni particolari, come i cosiddetti "episodi perduti". Ovvero puntate prodotte ma mai finalizzate, oppure mai andate in onda per svariati motivi: logistici, tecnici, contenutistici e così via. Ogni tanto però certe chicche vengono recuperate e trovano nuova luce e un nuovo modo per arrivare al pubblico.

È il caso di SpongeBob SquarePants la spugna di mare antropomorfa che vive nell'immaginaria città sottomarina di Bikini Bottom: un modo per insegnare soprattutto al pubblico più giovane i segreti della vita sott'acqua. Ritroviamo una delle puntate inedite della serie animata, realizzata tra il 2012 e il 2015, al cinema come cortometraggio introduttivo de I Puffi - Il Film. Il corto si intitola Order Up, e pare riprendere la tradizione di Disney e Universal, spesso aperte da gustosi short.
SpongeBob: Order Up, un omaggio all'animazione del passato

Il corto segue il protagonista durante uno dei suoi turni di lavoro al ristorante Krusty Krab. Farà un utilizzo sconsiderato del campanello per gli ordini, suscitando l'ira del suo collega - e vicino di casa - Squidwad. Quasi un omaggio alla vecchia scuola della slapstick comedy dei Looney Tunes o dei più recenti Minions, oltre alle prime stagioni della stessa Squarepants. La storia si concentra su un gesto meccanico come parte della catena di montaggio di un qualsiasi ristorante, non solo fast food, che bisogna rispettare in modo che i clienti siano soddisfatti: non devono aspettare troppo per ordinare, i loro ordini non devono essere confusi o scambiati, il piatto deve arrivare al tavolo caldo al punto giusto, servito con cortesia e serenità. In questo caso non accade nulla di tutto questo, anzi, e da qui scaturisce il divertimento.
Il cliente non ha sempre ragione nel corto animato

SpongeBob e Squidwad diventano in Order Up quasi come i vecchi acerrimi nemici di Hannah e Barbera: Tom e Jerry, Titti e Silvestro, Bugs Bunny e Taddeo, Taz e Yosemite Sam. Una lotta eterna e ciclica, destinata a ripetersi sempre col medesimo risultato, ovvero la "vittoria" temporanea della "preda" di turno, prima che il predatore abbia una nuova idea secondo lui geniale per provare a catturare e sconfiggere il "nemico". Facendo diventare il predatore tragicomica "vittima" a propria volta. In questo caso i due protagonisti litigano per il campanello degli ordini, che viene distrutto e ricreato mille volte pur di riuscire a segnalare il fatto che i piatti sono pronti per essere serviti.
Un'animazione semplice ma in target
Se a livello di regia c'è molto dinamismo nel susseguirsi degli eventi che coinvolgono il Krusty Crab all'ora di punta, sul lato tecnico ci troviamo di fronte ad un'animazione molto basica. Forse perché si tratta di vecchi episodi andati inizialmente perduti, recuperati e "aggiustati" per l'occasione; forse perché la storia che gli autori hanno scelto è talmente semplice da risultare quasi puerile anche nella reiterazione del dispetto fatto da SpongeBob a Squidwad. Il risultato? Simpatico e divertente ma forse un po' datato e, a tratti, banale.

Allo stesso tempo però bisogna pensare a cosa è stato associato: I Puffi - Il Film è un lungometraggio altrettanto semplicistico - anche se "evoluto" a livello tecnico - e quindi destinato soprattutto ad un pubblico infantile. I piccoli spettatori sono probabilmente quelli che possono apprezzare meglio entrambi i prodotti, quindi trovarli accoppiati non è una strategia poco lungimirante, anzi. La spugna antropomorfa li prepara per gli omini blu... e la risata forse, per loro, è garantita.
Conclusioni
SpongeBob: Order Up è un cortometraggio davvero basico (forse troppo) che reitera la slapstick comedy omaggiando gli anni d’oro dell’animazione di Hannah e Barbera, partendo da un gesto meccanico e ampliandolo, facendone scaturire una serie di gag divertenti. Nulla di più, complice il fatto che si tratta di un episodio andato perduto riadattato molti anni dopo per il grande schermo. Forse però, pensando al tipo di pubblico simile de I Puffi – Il Film, dato che lo introduce, diventa funzionale al proprio scopo.
Perché ci piace
- Recuperare una puntata andata perduta per i fan.
- L’omaggio all’animazione del passato e ai vecchi “amici nemici”.
- Il target corrispondente a quello dei Puffi.
- L’idea alla base…
Cosa non va
- …anche se ripetitiva e datata.
- Si tratta di un’animazione molto basica.
- Il corto non ha particolari guizzi tecnici o narrativi.