Il plot
Caroline, un'amica di Ichabod, viene ritrovata morta, presumibilmente per annegamento. I testimoni oculari descrivono un assassino simile alla "donna piangente", una leggenda locale. Le indagini rivelano che la leggenda è fin troppo reale, nonché molto personale per Ichabod: la donna in realtà è Mary Wells, un tempo promessa al nostro eroe. Triste e arrabbiata, Mary intende uccidere chiunque stia a cuore al suo amato...
L'apparizione di Mary è dovuta alle azioni di Henry Parrish, sempre alla ricerca di un modo per liberare Moloch insieme all'alleato Abraham van Brunt, il Cavaliere senza testa. Ma questa volta Moloch potrebbe avere da ridire...
Cosa ci è piaciuto
Hell Hath No Fury. Dopo il pifferaio di Hamelin nell'episodio precedente, gli autori hanno deciso di adattare, senza attingere a fonti specifiche, la classica storia della donna tradita che si trasforma in spirito di vendetta. L'idea vincente è di renderla la prima fidanzata di Ichabod, destinatagli nello stesso periodo in cui Katrina era promessa ad Abraham. Oltre a rendere più personale l'orrore che minaccia Sleepy Hollow, questo aggiunge anche una componente comica non trascurabile, dato che difficilmente avremmo immaginato Ichabod Crane, pio e cortese fino alla nausea, in grado di offendere una donna a tal punto da giustificarne - si fa per dire - la trasformazione in un'entità malefica. Sul piano visivo, la Weeping Lady ricorda il recente film della Hammer The Woman in Black, esplicitamente omaggiato nella prima apparizione della donna, con l'aggiunta di superpoteri acquatici che la rendono un'avversaria formidabile. Per quanto concerne l'interpretazione, molto brava Heather Lind, già vista in Boardwalk Empire - L'impero del crimine e TURN.
Crisi di coppia? Al termine dell'episodio, scopriamo che Katrina è in parte responsabile della morte di Mary, il che incrina il rapporto tra lei e Ichabod. Una svolta inattesa che rimescola parzialmente le carte per il resto della stagione, visto che è stata messa in dubbio una delle poche costanti narrative della serie, vale a dire l'amore eterno tra il soldato rivoluzionario e la strega. Scelta coraggiosa e necessaria, dato che la struttura della stagione, dal punto di vista del rapporto Ichabod-Katrina (lui fuori a combattere, lei ostaggio di Abraham), rischiava di scivolare nella staticità.
"You do NOT make plans! You OBEY!" Altra svolta benvenuta, quella nel rapporto tra Henry Parrish e Moloch. Se negli episodi precedenti Parrish si atteggiava da Big Bad con grande eleganza, qui viene ridotto a servo piagnucoloso dopo essere stato rimproverato da Moloch, infuriato per la scelta del Cavaliere della Guerra di agire di propria iniziativa, senza consultare le alte (o basse) sfere. John Noble esprime in questi momenti una grande fragilità, che ci riporta mnemonicamente all'epoca di Fringe. E se fosse ancora possibile una redenzione per il personaggio?
Nick Hawley. Per la terza puntata consecutiva, l'esperto dell'occulto interpretato da Matt Barr fa parte della squadra di Ichabod e Abigail. Sarà un membro fisso del cast prossimamente?
Cosa non ci ha convinto
Ciao, Jenny. Arrivederci, Jenny. Per quanto spassoso, il cameo di Jenny non è proprio all'altezza della bravura di Lyndie Greenwood, ridotta quasi al rango di comparsa in questo episodio. Assente del tutto Orlando Jones, ma è ancora presto per far uscire Frank Irving dal manicomio.
What's Next
Il prossimo episodio, intitolato And the Abyss Gazes Back, si segnala per l'entrata in scena del figlio del defunto sceriffo Corbin.
Movieplayer.it
4.0/5