Diretto, come il suo film, con la camera Zoom spenta, "perché la connessione è problematica". Sebastián Silva, durante la nostra intervista, va dritto al punto, spiegando: "Ho deciso di fare Rotting in the Sun solo perché l'intera premessa mi faceva ridere. E credo che sia stato anche un ottimo esperimento, una sorta di esperimento terapeutico personale. Fare un film in cui prendo in giro tutti e critico tutto, partendo da me stesso. È stata questa la forza che ha motivato il film". Presentato al Sundance Film Festival, e disponibile nel catalogo MUBI, Rotting in the Sun (qui la nostra recensione) racconta di un regista lunatico, interpretato dallo stesso Sebastián, che in una spiaggia per nudisti omosessuali incontra l'influencer Jordan Firstman.
Il ragazzo vorrebbe ingaggiare Silva per un progetto, ma quando lo va a trovare a Città del Messico sembra volatilizzato nel nulla. Cosa sarà successo? Un paradigma che ci ha fatto pensare ad Alfred Hitchcock: "Naturalmente ho visto molti dei suoi film", spiega Sebastián Silva, "e il mio co-sceneggiatore è una specie di esperto, ed è molto bravo a trovare elementi hitchcockiani. Per esempio, il fatto che Sebastian sparisca non è un riferimento, ma è avviene nello stesso momento di Psycho. È come se in Psycho la donna morisse al minuto 40, e anche in Rotting in the Sun Sebastian sparisce al minuto 40. E poi si innesca una sorta di nuova narrazione molto simile a quella che avviene in Psycho. Quindi sì, i riferimenti o le somiglianze sono molto evidenti".
Gli alieni sui social
Rotting in the Sun affronta l'egocentrismo moderno, la ricerca delle idee, l'ossessione per l'apparenza, alternando citazioni, visioni e piccoli dettagli che scorrono nella home dei social media. Ad un certo punto sbuca anche la faccia di Barack Obama. Perché? "Credo che i social media e lo scorrere su Instagram siano attività da cui il protagonista stia cercando di fuggire. Barack Obama è un esempio: ti dice di sapere cose sugli UFO, ma che non può condividere con te. È assurdo che l'ex presidente degli Stati Uniti vi dica seriamente di avere informazioni sugli UFO che non può rivelare. Ma voi continuate a scorrere la home. C'è un post con Obama, e poi si passa al successivo, e poi al successivo, e poi al successivo. Questo dimostra quanto poco sia importante e quanto poco peso abbia qualsiasi informazione sulle piattaforme, anche se c'è un ex Presidente a dirvi che potrebbero esserci degli alieni..."
Dogma 95
Il cileno Sebastián Silva, nel suo film, ha mischiato cinema e caos, satira e noir, spiegandoci che: "Sì, credo di aver trovato la bellezza del caos cinematografico, o in realtà del caos nel cinema, come fece il movimento Dogma 95. Mi ha ispirato. Avevo 18 o 17 anni, e stavo per iniziare a studiare cinema. Quei film sono incredibili, sono così forti e hanno pochi espedienti. Quella è stata un po' una scuola di cui mi sono sentito parte. E poi un film come questo, che si chiama Rotting in the Sun, beh... è come se tutto fosse molto grottesco. Quindi volevo che anche il lavoro della macchina da presa fosse esplicito ed estremo, che facesse dei primi piani su cose che non sono assolutamente necessarie".
In Rotting in the Sun sbuca un levriero, Chima: "Chima è il mio cane ed è un amico fantastico. È stato davvero facile lavorare con lui, così gentile. Faceva le cose più e più volte. Bastava dargli dei bocconcini. Ma è stata terribile la scena in cui devo fingere di averlo colpito... si era impaurito dal mio comportamento. E abbiamo dovuto rifarla un paio di volte. Mi sono sentito in colpa per quel momento. Ma credo che abbia superato quel piccolo trauma e ora è una star del cinema, e tutti lo amano!".