Seance - Piccoli omicidi tra amiche, la recensione: il fantasma che uccide giovani studentesse

La recensione di Seance - Piccoli omicidi tra amiche, il thriller horror di Simon Barrett che, per la prima volta alla regia, racconta una storia ambientata tra le mure di un prestigioso collegio.

Seance Piccoli Omicidi Tra Amiche 20
Seance - Piccoli omicidi tra amiche: Suki Waterhouse, Ella-Rae Smith in una scena del film

Come vedremo in questa recensione di Seance - Piccoli omicidi tra amiche questo film - in uscita al cinema dal 24 febbraio - è il debutto dietro la macchina da presa di Simon Barrett, che conosciamo per aver scritto diverse sceneggiature di horror/thriller di successo, come ad esempio You're Next e The Guest. Se una discreta gavetta può essere essenziale per risultare in un buon esordio come regista, questo a nostro parere non è il caso di Barrett, che per il suo Seance (che ha anche scritto) prende a piene mani dalle sue opere precedenti (e da tanti caposaldi del genere, come Suspiria) dando vita ad un film ricco di spunti inespressi e che non ha nulla di originale.

Seance Piccoli Omicidi Tra Amiche 21
Seance - Piccoli omicidi tra amiche: un'immagine del film

Ma che cos'è Seance - Piccoli omicidi tra amiche? Una storia di fantasmi che è anche un thriller dai risvolti prevedibili, un coming of age che non approfondisce le sue protagoniste, un horror/thriller con pochi momenti ricchi di gore che più che impressionanti e sconvolgenti risultano esageratamente sopra le righe. Insomma, un film che non convince, sopratutto lo spettatore più scafato ed esperto di questo genere di storie, e che avrebbe meritato senza dubbio maggior cura a partire proprio dalla sua sceneggiatura.

Uno spirito assassino

Seance Piccoli Omicidi Tra Amiche 2
Seance - Piccoli omicidi tra amiche: Stephanie Sy, Madisen Beaty, Suki Waterhouse, Inanna Sarkis, Ella-Rae Smith, Djouliet Amara in una scena

Al centro di questa storia la Edelvine Academy, un elitario collegio per ragazze, popolato - secondo la leggenda - dal fantasma di una studentessa che vi ha perso la vita. Per rievocarne lo spirito è stato creato un apposito rituale (sulla scia del famoso gioco di Bloody Mary) e una notte, un gruppo di ragazze, decide di affrontare le proprie paure e mettersi in contatto con il fantasma. Qualcosa accade davvero e, una di loro, Kerrie (Megan Best), in preda al panico scappa e si rifugia in camera sua. L'inquietante apparizione era stata in realtà uno scherzo organizzato dalle compagne, tra voglia di divertirsi alle spalle delle più fifone e quel pizzico di crudeltà che sembra proliferare in contesti come questo. A ribaltare la situazione però un urlo soffocato di Kerrie che, nello shock generale, verrà trovata morta dopo essersi gettata dalla finestra della sua stanza. Che il fantasma di Edelvine esista veramente e l'abbia spinta al suicidio?

Seance Piccoli Omicidi Tra Amiche 3
Seance - Piccoli omicidi tra amiche: Ella-Rae Smith in una scena del film

L'improvvisa dipartita della giovane studentessa ne porta però nella scuola una nuova, che aspettava il suo turno per poter essere parte del prestigioso programma accademico. Camille Meadows (Suki Waterhouse, che abbiamo già visto nel ben più riuscito Assassination Nation), si trova a fare i conti fin da subito con l'ostilità delle nuove compagne (nelle prime ore di permanenza scoppia già una rissa) e con l'ingombrante presenza di Kerrie, di cui occupa la stanza. Presenza che a tratti sfocia nella vera e propria apparizione spettrale, come se volesse avvertire Camille di un pericolo imminente. Anche le altre ragazze - Alice (Inanna Sarkis), Yvonne (Stephanie Sy), Lenora (Jade Michael), Bethany (Madisen Beaty), e Rosalind (Djouliet Amara) - sentono il peso della morte dell'amica e decidono così di tentare una seduta spiritica per contattarla e scoprire di più su quanto accaduto. Da quel momento, però, le cose precipitano improvvisamente, ed una dopo l'altra le studentesse della Edelvine cominciano ad essere violentemente uccise. Il colpevole è da ricercare nel regno del sovrannaturale o tra le pareti della vecchia scuola, ben più umano e reale di quel che si potrebbe inizialmente pensare?

Seance Piccoli Omicidi Tra Amiche 12
Seance - Piccoli omicidi tra amiche: una scena

18 migliori film horror recenti da vedere

Un film che non spicca per originalità

Seance Piccoli Omicidi Tra Amiche 4
Seance - Piccoli omicidi tra amiche: una sequenza del film

Come vi anticipavamo il film di Barrett non brilla mai per originalità, sembra infatti prendere a piene mani sia dalle sue precedenti sceneggiature che dai classici del genere, in cui al centro di una trama che non lesina nel gore troviamo gruppi di ragazzine prese violentemente di mira da misteriosi assalitori: il primo titolo a venire alla mente è Suspiria di Dario Argento ma ce ne sono tanti altri con cui notiamo evidenti somiglianze (anche i titoli di coda sembrano essere presi direttamente da L'inganno di Sofia Coppola).

Seance Piccoli Omicidi Tra Amiche 17
Seance - Piccoli omicidi tra amiche: un'immagine

La mancanza di originalità si ripercuote sull'incapacità delle svolte narrative di stupire chi guarda, sfociando così in una certa prevedibilità. I personaggi, poi, non vengono approfonditi come sarebbe necessario in un film come questo, che è anche coming of age: tanto i comprimari come la protagonista risultano piatti e stereotipati (la bulletta, la ragazza omosessuale, la sportiva, la secchiona...), e nemmeno la spiegazione finale è abbastanza convincente da motivare alcune delle loro scelte e dei loro comportamenti. Un film, quello di Simon Barrett, che non emoziona né coinvolge lo spettatore, e potrebbe interessare solo chi è completamente a digiuno di questo genere di storie e che, magari, in certi momenti, potrebbe genuinamente divertirsi.

Conclusioni

Concludiamo questa recensione di Seance - Piccoli omicidi tra amiche sottolineando come si tratti di un film che non brilla né per originalità né per capacità di coinvolgere lo spettatore. Peccato perché le premesse potevano essere interessanti.

Movieplayer.it
2.0/5
Voto medio
2.0/5

Perché ci piace

  • Le premesse che, seppur sappiano di già visto, risultano interessanti.
  • Alcune delle interpreti principali fanno del loro meglio per dare spessore ai loro personaggi...

Cosa non va

  • ...ma purtroppo devono lavorare con dei canovacci fin troppo abbozzati.
  • La storia non brilla mai per originalità.