Sanremo 2025 e gli ascolti degli ultimi 10 anni, cosa aspettarsi? Il confronto tra Carlo Conti e Amadeus

Dal 2015, primo Festival diretto da Carlo Conti, al 2025, ritorno all'Ariston del conduttore. Dopo i Sanremo da record di Amadeus quale sarà il riscontro Auditel?

Sanremo 2025, conduce Carlo Conti

Il settantacinquesimo Festival di Sanremo è alle porte, con mezza Italia che dall'11 al 15 febbraio non farà altro che parlare di canzonette e di quanto avvenuto la sera precedente su Rai1. Direttore artistico nonché conduttore per un biennio Carlo Conti, a 10 anni esatti dalla sua primissima volta e dopo il quinquennio dei record firmato Amadeus, planato su Nove lasciando una gatta da pelare di non poco conto a viale Mazzini (attualmente chiusa per una lunga manutenzione).

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Angelina Mango, vincitrice di Sanremo 2024

Perché l'incubo di andare incontro ad un crollo Auditel era tangibile, quando i dirigenti del servizio pubblico si sono ritrovati a dover scegliere il successore di Amadeus, andando così sull'usato sicuro, su quel Carlo Conti che dal 2015 al 2017 si comportò più che egregiamente, da questo punto di vista, prendendo le redini dall'ultimo poco entusiasmante Sanremo di Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, ovvero la terza edizione meno vista di sempre dopo quelle del 2008 e del 2004 pericolosamente calata ad una media del 39,26% di share.

I primi tre Sanremo di Carlo Conti

Con Conti la musica cambia immediatamente. Il 10 febbraio 2015 11.767.000 di italiani guardano la prima serata del Festival di Sanremo, con uno share medio al 49,63%. Ma sono le 3 serate successive, in cui Fazio e Littizzetto erano crollati tra il 33% e il 38%, a reggere l'urto senza mai andare sotto il 41%, tanto da concludere l'edizione con una media di 10.829.000 telespettatori e il 48,57% di share. Al suo primo Festival Conti si porta a casa l'edizione più vista dal 2006.

Carlo Conti Maria De Filippi E Antonella Clerici A Sanremo 2017

L'anno dopo Carlo batte sé stesso, con l'edizione più vista dal 2005, finale oltre il 52% e una media di 10.726.000 telespettatori e share al 49,52% per le 5 serate. Nel 2017 Conti chiude il suo trittico da direttore/conduttore con i fuochi d'artificio, perché con il 50,7% di share medio e Maria De Filippi al suo fianco si porta a casa la seconda edizione più vista dal 2005, fino ad allora. A questo punto Carlo passa il testimone a Claudio Baglioni, che nel 2018 farà ancora meglio arrivando al 52,16% di share medio, per poi giungere dopo due anni al primo Amadeus.

L'era dei record firmata Amadeus

Amadeus E Fiorello A Sanremo 2020

È il 4 marzo del 2020, l'incubo Covid-19 non si è ancora palesato rimanendo lontana notizia dalla Cina, Bugo e Morgan diventano meme al grido "che succede?" e Diodato incanta l'Italia con la sua Fai Rumore. A poche settimane dal lockdown che paralizzerà il Paese il 70esimo Festival di Sanremo sbanca gli ascolti con una media di 10.113.600 spettatori e share al 54,78%. L'edizione più vista dal 1999. Inizia così il regno di Amadeus, l'anno dopo costretto a condurre il Festival in un'Ariston deserto, popolato di palloncini a causa delle restrizioni da Covid-19. I Maneskin vincono davanti ad una platea vuota, con l'Auditel inaspettatamente in picchiata. Perché seppur l'Italia è a casa, impossibilitata ad uscire la sera, la media si ferma agli 8.466.200 telespettatori, con share al 46,24%.

Passato un anno e ripopolato l'Ariston Sanremo rivede la luce con il trionfo di coppia firmato Mahmood - Blanco e ascolti nuovamente straordinari. Il terzo Amadeus arriva al 58% di share medio, portandosi a casa l'edizione più vista dal 1997. La conferma per un altro biennio è scontata e storica, perché con 5 conduzioni consecutive Amadeus eguaglia il primato di Mike Bongiorno, che riuscì a fare altrettanto dal 1963 al 1967, e di Pippo Baudo, in grado di ripetersi dal 1992 al 1996. E Amadeus non si smentisce. Il 73esimo Festival di Sanremo arriva ad un mostruoso share medio del 62,96%, diventando così l'edizione più seguita dal 1995, mentre il 74esimo Festival, l'ultimo da lui condotto, va incredibilmente oltre, con il 65,44% di share, diventando il Sanremo più visto degli ultimi 30 anni.

Il ritorno di Carlo Conti

E ora cosa aspettarsi da Carlo Conti IV? Ipotizzare un nuovo record d'ascolti, in grado di far meglio degli ultimi due incredibili Festival, appare un azzardo. Vero è che Mediaset andrà in vacanza per una settimana, azzerando come di consueto la controprogrammazione con tanto di Gerry Scotti co-conduttore al debutto insieme ad Antonella Clerici, ma l'impressione generale è che la capacità di Amadeus di "eventizzare" la kermesse con mesi di anticipo, con annunci continui seminati tra Tg1 e Viva Rai 2, si sia perduta.

Carlo Conti è più un "normalizzatore" che procede spedito con il pilota automatico qualsiasi cosa conduca, colui che va a vincere la sua partita senza necessariamente fare calcio champagne, tra "corto muso" alla Massimiliano Allegri e quadratura tattica alla Claudio Ranieri. Con il suo ritorno all'Ariston non ha affatto stravolto quanto raccolto dal predecessore, limitandosi a piccoli aggiustamenti. Dal ritorno del Dopofestival condotto da Alessandro Cattelan ad un'annunciata chiusura anticipata rispetto alle ultime edizioni fiume che inevitabilmente andrà ad influire sullo share finale, dalla moltiplicazione dei co-conduttori (12!) alla giusta esclusione dalla gara della serata cover/duetti.

Previsioni Auditel

Sanremo 2025 Il Logo

Facile immaginare che Sanremo 2025 potrebbe tornare al di sotto di uno share medio del 60%, assestandosi tra il 53% e il 58%. Se così fosse sarebbe un risultato comunque eccezionale, con Conti che andrebbe a far meglio del suo picco massimo toccato nel 2017, con il 50,7% di share. Scendere sotto il 53% significherebbe invece tornare ai dati del primo Claudio Baglioni, datati 2018, con tutte le conseguenze critiche del caso. Dovesse eguagliare gli ultimi due Amadeus, tra il 62,96% e il 65,44% di share, se non addirittura fare meglio, per Carlo Conti sarebbe un trionfo assoluto. Da non sottostimare il "fattore calcio", perché proprio nei giorni del Festival ben quattro squadre italiane saranno impegnate nei playoff di Champions League ed Europa League, ovvero Juve, Milan, Atalanta e Roma, seppur non in chiaro bensì su Sky. E pensare che lo scorso luglio la Rai ha posticipato di una settimana Sanremo 2025 per evitare i quarti di finale di Coppa Italia su Canale5 tra Atalanta-Bologna e Milan-Roma, dimenticandosi però dell'Europa.

Nel dubbio il conduttore/direttore artistico ha già sottolineato di non provare "nessuna ansia" dall'inevitabile confronto con l'amico nonché collega ora su Nove: "Sono a un punto della mia carriera in cui non devo dimostrare niente, né a me stesso, né al pubblico, né all'azienda. Se farò meno di Amadeus non importa, ha fatto un grandissimo lavoro, straordinario, crescendo di anno in anno sia dal punto di vista musicale che di ascolti. Io cercherò di continuare quel lavoro". Perché Sanremo è Sanremo!