Nell'episodio in assoluto migliore nella storia di Revenge, assistiamo all'atto più efferato e rischioso compiuto da Emily Thorne per realizzare la propria vendetta contro il clan dei Grayson, in un fatale scacco matto ai danni di Conrad e Victoria.
Il plot
Charlotte Grayson (Christa B. Allen) viene rapita da Emily Thorne (Emily VanCamp) e Aiden Mathis (Barry Sloane) e condotta bendata al loro quartier generale, mentre le immagini della ragazza sono utilizzate per ricattare Conrad (Henry Czerny): lui e Victoria (Madeleine Stowe) dovranno confessare la propria complicità nell'attentato terroristico dell'Initiative, oppure Charlotte sarà uccisa. Dopo aver ricevuto un orecchio mozzato (strappato in realtà da un cadavere dell'obitorio), Conrad cede al ricatto e convoca una conferenza stampa; il piano di Emily viene però messo a rischio dall'irruzione improvvisa di Jack Porter (Nick Wechsler), angosciato all'idea delle sofferenze a cui è sottoposta Charlotte. Emily, intanto, viene fermata e interrogata dal detective Hosko (Tyler Jacob Moore) a proposito della morte di Pascal LeMarchal (Olivier Martinez); a indirizzare su di lei i sospetti della polizia è stato Daniel (Joshua Bowman), che cova un feroce risentimento verso la sua ex moglie. Rimasto solo insieme a Charlotte, Jack decide di liberarla e di ricondurla alla spiaggia. La ragazza rientra in casa pochi minuti prima della conferenza, e si confronta duramente con Conrad a proposito delle sue responsabilità e della condanna di David Clarke (James Tupper); l'uomo, in preda a un attacco d'ira, ammette la propria complicità con i terroristi e impone alla figliastra di mantenere il silenzio, senza accorgersi di una microcamera attaccata al vestito di Charlotte. Grazie alle capacità di hacker di Nolan Ross (Gabriel Mann), l'intera sequenza è trasmessa in diretta televisiva: pochi minuti più tardi, Conrad viene arrestato e condotto in carcere. Emily, soddisfatta, sa che ora le rimane il compito di distruggere Vic; non sa, tuttavia, che la donna ha fatto analizzare il DNA del figlio di Jack, scoprendo una pericolosa verità...
Commento all'episodio
Dopo tre stagioni e ben 65 episodi, finalmente la vendetta è servita! È un risultato che Emily Thorne, e insieme a lei i fan di Revenge, hanno atteso a lungo, al quale si sono avvicinati passo dopo passo, per poi tornare puntualmente al punto di partenza o quasi: come in un diabolico gioco dell'oca in cui un deprecabile imprevisto, il fallimento di un piano o l'omicidio di un testimone, ti costringono a ricominciare tutto da capo. Emily, tuttavia, non si è mai data per vinta, né con lei i fedelissimi di Revenge, ed ecco che il momento tanto agognato è arrivato. Ma ciò che più conta è la maniera in cui gli autori del serial della ABC hanno saputo condurci fino a questo punto: ovvero attraverso una puntata, Impetus, che a nostro avviso si attesta ad oggi come il miglior episodio nell'intera storia di Revenge. Impetus, degno coronamento di una costruzione narrativa che nelle scorse settimane si è fatta via via più intrigante ed avvincente, costituisce infatti un esempio pressoché perfetto di tutto quello che un moderno guilty pleasure dovrebbe essere; il paradigma di una formula televisiva in grado di amalgamare con sapienza gli elementi del thriller e della soap-opera, il serio e il faceto, il pathos e l'assurdo. Regalandoci quaranta minuti di irresistibile suspense, di momenti clou, di divertentissimi inside joke e di formidabili colpi di scena: inclusa l'impagabile sequenza dello "scacco matto" ai danni di Conrad Grayson, prima indotto a una furibonda invettiva / confessione di fronte alla figliastra Charlotte (una volta tanto, consapevole della propria insopportabile naïveté) e subito dopo messo alla gogna in diretta televisiva, attraverso il magistrale coup de théâtre architettato dalla spietata vendicatrice degli Hamptons. Chapeau!
I momenti bislacchi dell'episodio
Se non ci fossero Revenge non sarebbe Revenge, e in fondo (o forse in primis) amiamo Revenge anche per questo: le sue esilaranti assurdità! Le quali, come al solito, si manifestano puntuali e immancabili: dall'orecchio comodamente prelevato da un obitorio e recapitato (con tanto di apposito ornamento) a Conrad, in pieno stile Velluto blu, alla voce camuffata di Emily, dotata di un apparato tecnologico e di un "centro per gli interrogatori" super-accessoriato come probabilmente neanche ai vertici della CIA; dalla ridicola applicazione MyClone usata per simulare il pestaggio di Charlotte alla scena di Victoria - in versione Malefica - che pedina i bimbi al parco, sperando in uno "spargimento di sangue" (letteralmente!), passando per gli imperdonabili scivoloni della polizia (eh già: perché infatti i poliziotti qui sono gli unici a nutrire ancora seri dubbi sull'ipotesi che Conrad abbia spinto Pascal sull'elica in movimento, con buona pace del fiuto da investigatori). E perfino le modalità attraverso le quali Conrad finisce per incastrarsi con le sue stesse parole in mondovisione, se analizzate lucidamente, appaiono a dir poco strampalate... ma, lo ripetiamo, Revenge si ama anche - e soprattutto - per i suoi "dettagli" assolutamente deliranti!
What's next?
Se Impetus si è rivelato a dir poco un super-episodio, per il gran finale della terza stagione, Execution, ci aspettiamo davvero un "Date fuoco alle polveri!", un "Al mio segnale scatenate l'inferno!". E il materiale, del resto, c'è tutto: Victoria, quanto mai pericolosa ora che ha scoperto delle scomode verità sulla sedicente Amanda Clarke; il personaggio misterioso che ha spedito le lettere a Charlotte, e che era in possesso dell'anello di David Clarke; e, non dimentichiamolo, la morte - ampiamente preannunciata - di uno dei protagonisti della serie. Chi sarà il malcapitato? I nostri (funesti) presagi ci portano a scommettere su Aiden... in ogni caso, siamo fiduciosi che per la chiusura della stagione Revenge ci regalerà un'altra puntata epocale!