Gaetano è un ex-rapinatore e ora fa il ricettatore nei sotterranei di Napoli. Peppe, detto 'O Sciomèn, è una leggenda del quartiere, il miglior rapinatore di Napoli uscito di fresco da Poggioreale, dove ha scontato dieci anni, e non fa che dormire e imbottirsi di antidepressivi. Ruocco è un ex-pugile professionista, squalificato a vita per aver picchiato un arbitro ora si guadagna da vivere combattendo clandestinamente per le vie della città. Sasà è un fotografo di matrimoni con il vizio delle rapine in banca in attesa di un trapianto di cuore.
Carmine è un semplice operaio fognario del Comune di Napoli, grande conoscitore dei 'bassifondi' della città e con il vizietto del gioco d'azzardo. Una mattina si ritrova nel caveau della Banca Partenope a causa di una grossa perdita proveniente dalla rete fognaria. E gli viene un'idea che può risolvere in un solo colpo i suoi problemi, quelli del suo amico Gaetano e a ruota quelli degli altri tre compari.
Gente 'e fognatura
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Appassionante, mai scontato, imprevedibile e appassionante, Take Five è l'opera seconda di Guido Lombardi, il regista che due anni fa trionfò a Venezia vincendo il Leone del Futuro e insieme la Settimana della Critica con Là-bas - Educazione criminale. Il talento visivo di Lombardi, il suo giocare con i flashback e con le musiche, uniti alla voglia di raccontare la Napoli criminale in un modo del tutto inusitato e fantasioso, fanno di questo piccolo heist movie un gioiellino di ironia e di intrattenimento che offre allo spettatore la possibilità di affezionarsi e parteggiare per l'uno o per l'altro personaggio, tutti caratterizzati da una potente carica carismatica, mossi sì dalla voglia di arricchirsi, ma anche dotati di una grande umanità. Ma oltre a raccontare la storia di questi cinque 'irregolari' della Napoli moderna, Take Five ci racconta molto anche della nostra società e dei nostri tempi, tempi in cui si è soli, ossessionati, depressi ed egoisti, tempi in cui il denaro e la notorietà rappresentano l'unica forma di riscatto da un opprimente anonimato. L'alchimia tra gli attori è suprema e deriva dal forte contributo di anima e neuroni che ognuno di loro ha profuso per la causa mettendo dentro a questa storia qualcosa che va oltre la semplice recitazione.
Conclusioni
Un film di straordinaria intensità, orchestrato alla perfezione, diretto con piroette narrative, con entusiasmo vibrante e con una vena pulp rigonfia di idee da un regista di grande talento che siamo sicuri continuerà a darci enormi soddisfazioni.
Movieplayer.it
4.0/5