Recensione Planes 2 - Missione antincendio (2014)

Il regista Bob Gannaway e tutta la squadra di animatori hanno sviluppato questo secondo capitolo attraverso un'ottica sicuramente più profonda ed uno sguardo maturo, riuscendo a trasformare uno spin off dal carattere forse troppo 'infantile' in una creatura più sofisticata.

Cosa farebbe Saetta McQueen se all'improvviso gli venisse comunicata la sventurata notizia di dover abbandonare il mondo delle gare per problemi di "salute"? Non avremo mai una risposta a questo quesito, sempre che la Pixar non voglia introdurre il problema in un terzo capitolo di Cars - motori ruggenti, ma possiamo dire quale sarà l'atteggiamento di Dusty, suo alter ego aereo in Planes 2 - Missione Antincendio, realizzato dagli animatori della Dinseytoon.

Perché se al centro del primo capitolo uscito nelle sale lo sorso inverno c'era la spinta a realizzare i propri sogni per quanto ambiziosi, in questo sequel, invece, si riflette sulla possibilità di rinunciare e scegliere di reinventarsi in altro modo. Una "morale" che il regista Bob Gannaway e tutta la squadra di animatori hanno sviluppato attraverso un'ottica sicuramente più profonda ed uno sguardo maturo riuscendo a trasformare uno spin off dal carattere forse troppo 'infantile', in una creatura più sofisticata nelle sceneggiatura come nella scelta della colonna sonora, caratterizzata dal rock degli AC/DC, ed una realizzazione del volo degno di un video gioco.

In sostanza, rispetto alla sperimentazione di Planes, questo secondo capitolo prova ad avvicinarsi alla resa artistica della Pixar. Certo, questo non vuol dire essere perfettamente all'altezza del marchio, nonostante la presenza del deus ex machina John Lasseter come produttore esecutivo, ma tutto fa supporre di esssere sulla buona strada per dare al prodotto sempre più personalità.

Nuovi amici per nuove avventure

Planes 2 - Missione Antincendio: una colorata immagine del film d'animazione
Planes 2 - Missione Antincendio: una colorata immagine del film d'animazione

Uno degli elementi positivi alla base di questo sequel è stata la scelta di cambiare ambientazioni e personaggi di contorno, in modo tale da offrire la visione di nuovi orizzonti sia da un punto di vista caratteriale che da quello estetico. Per questo motivo la cittadina di Propowash Junction e i suoi abitanti, fedeli sostenitori di Dusty, vengono lasciati sullo sfondo a guardare quasi impotenti le scelte del loro amico in un momento di difficoltà, mentre al protagonista viene offerta la libertà di cercare un'alternativa all'adrenalina delle gare, scoprendo mondi inaspettati. In questo modo Gannaway e il suo team realizzano una squadra di aerei adibiti al controllo degli incendi nei parchi naturali, attraverso i quali fanno un salto di qualità nella scelta della morale, cuore indiscusso di qualsiasi favola, tradizionale o moderna che sia. Grazie a Blade Ranger, veterano e comandante di Peaston Peak, la vivace e innamorata Dipper, il saggio Vento di Tuono, Cabbie, vecchio aereo militare da trasporto, il rimorchio meccanico Maru, Pulaski e i Saltatori, la gloria personale viene messa in secondo piano per lasciare spazio al desiderio di mettersi al servizio della comunità. In questo caso la domanda fondamentale è: cosa posso fare per gli altri? La risposta si trova andando oltre i titoli altisonanti e i traguardi gloriosi. Almeno per Dusty.

Voglio fare il pompiere

Nella cultura americana la divisa del pompiere è da sempre simbolo di coraggio e sacrificio messo al servizio degli altri. Per questo motivo, dovendo scegliere una professione caratterizzata dalla naturale generosità, la scelta non poteva che cadere su una squadra di aerei antincendio. Ma per far si che tutto fosse il più realistico possibile, il puntiglioso Lasseter ha chiesto agli animatori della Disneytoon di confrontarsi con chi quotidianamente svolge questo mestiere. Così, dal tempo trascorso presso la base antincendio di Hemet-Ryan, il team di realizzatori e il regista Gannaway hanno avuto la possibilità di osservare la quotidianità dei membri di CalFire e di trasferire il coraggio, l'abnegazione e la serietà che li contraddistinguono, sui loro protagonisti alati. E il risultato, da un punto di vista emozionale e tecnico, è incredibilmente realistico. Perché, come ricorda un vecchio detto, non si scherza con il fuoco.

Planes 2 - Missione Antincendio: una movimentata scena del film
Planes 2 - Missione Antincendio: una movimentata scena del film

Conclusione

Nato dal franchise di Cars, Planes 2 riesce a trovare una sua personalità attraverso una narrazione in grado di attrarre il pubblico adulto e quello più giovane. Nonostante la presenza di John Lasseter come produttore esecutivo i risultati della Pixar, però, sono ancor lontani.

Movieplayer.it

3.0/5