Noeli (Yanet Mojica) è una bellissima ragazza dominicana che si guadagna da vivere a spese dei tanti turisti che affollano le spiaggie di Las Terrenas. Tra i tanti la giovane ha una cliente fissa, Anne (Geraldine Chaplin), un'anziana e sola signora europea che vive oramai da qualche tempo nel paradiso di Samanà, lontana da una casa dove evidentemente l'aspettano solo vuoto e solitudine.
L'obiettivo di Noeli e del suo ragazzo Yeremi, che alla donna ha spacciato per suo fratello, è quello di riuscire a persuadere l'anziana amante a tornare a Parigi portandola con lei, procurandole il visto e i documenti, per avere un futuro e una vita alla quale qui non potrà mai ambire. La natura del loro rapporto di reciproca convenienza diventa sempre più intima e ambigua: la donna circondata da un vuoto affettivo non riesce a rinunciare alla vitalità della ragazza che dal canto suo la usa solo per i soldi. Tutto sembra pianificato ma Noeli dovrà fare i conti con la vera natura dei suoi sentimenti.
L'amore bugiardo
Una storia d'amore intergenerazionale tra due donne quella di Sand Dollars, nel la donna anziana si innamora di quella più giovane che invece nutre interesse solo per i suoi soldi, ma questo non le impedisce in qualche modo di affezionarsi a lei. L'aspetto più interessante del film è che tutti i protagonisti a modo loro sono consapevoli della natura fallace dei loro sentimenti e delle loro azioni, quindi mentono a se stessi sapendo di mentire, vivono in una sorta di limbo incapaci riconnettersi ognuno per ragioni diverse con la realtà che li circonda. L'anziana donna è più che cosciente dentro di se che la ragazza non la ama e sta con lei solo per i soldi, glielo si legge nello sguardo e Geraldine Chaplin è straordinaria ad esprimere anche con un semplice silenzio la consapevolezza e la rassegnazione, nonché l'impotenza di dover cedere ai sentimenti e voler fingere che non sia così. Allo stesso modo la ragazza si trincera dietro la sua volontà di voler lasciare la sua terra e andare in un posto che non conosce con una donna che non ama inseguendo la prospettiva di una vita migliore, ma nonostante questo dal primo sguardo si percepisce la sua insicurezza e la sua incapacità a poter rinunciare ad ascoltare le ragioni del cuore. Il suo ragazzo invece, che apparentemente la incoraggia, sa di non voler rinunciare a lei. Ognuno ha un vuoto dentro che tenta di riempire nella maniera sbagliata.
Corpi che si sfiorano
Un delicato intreccio di anime in fuga, l'una dal vuoto di un'esistenza fredda senza più affetti ed emozioni, l'altra da quello solo apparente di una vita dove non può avere tutto quello che desidera senza accorgersi che è già lì a portata di mano, e nessuno che riesce a celare del tutto la sua vera natura. Un rapporto di convenienza dichiarata e mai ammessa, attraverso le cui incrinature affiora qualche momento di autentica sincerità. Geraldine Chaplin non ha paura di mettere in mostra il suo corpo in maniera pudica e allo stesso tempo disinibita, nonostante la scelta stilistica di non mostrare mai il consumarsi del rapporto, dimostrando come la passione non abbia età e possa ancora bruciare nonostante le rughe e l'avvizzimento della carne. Il contatto tra i corpi provoca delle vibrazioni autentiche che vanno al di là di quello che appare in superficie e di quello che avviene fuori dall'inquadratura.
Le sfumature di un legame
Un film pervaso di grande tristezza e malinconia per la coppia Laura Amelia Guzman e Israel Cardenas, che però rinuncia ad approfondire il rapporto tra le due donne, ad esplorare in maniera più intima le sfumature del loro legame, senza soffermarsi sulle loro differenze e sulla natura di un sentimento impossibile eppure capace di regalare sprazzi di intima sincerità. Un abbraccio durante una corsa in motorino, due piedi che si toccano in maniera tenera e giocosa, l'ambiguità di un bacio sulla fronte prima dell'addio, momenti che avrebbero meritato di essere sviluppati con un indagine che penetrasse più a fondo nelle pieghe dell'animo. La poesia e la malinconia sono lasciate invece alla capacità di suggestionarsi dello spettatore indotto soprattutto da un'estetica fatta di paesaggi da cartolina, lunghissimi silenzi e struggenti ballate musicali: la sceneggiatura lascia intravedere i vuoti che caratterizzano le esistenze dei personaggi, della ragazza, della donna e della sua cerchia di amici alto borghesi annoiati, ma sono ombre che non vengono messe a fuoco ed impediscono al film di accendersi veramente, lasciandolo languire fino a spegnersi senza grandi sussulti.
CONCLUSIONE
Una storia d'amore intergenerazionale tra donne con dei momenti fisici molto autentici che vanno al di là dell'evidente impossibilità del rapporto: sfumature che tuttavia il film rinuncia a mettere a fuoco, per scelta o per mancanza, evitando di approfondire questo e gli altri spunti che fornisce e di esplorare i vuoti dei protagonisti.
Movieplayer.it
2.5/5