Unhappiness
Dopo Perdona e dimentica, un film crudo e caustico come pochi se ne sono visti negli ultimi anni, Todd Solondz torna a parlare di legami familiari, di vita e di morte, di malattia e di depressione, ma soprattutto di insoddisfazione e infelicità. La storia è quella di Abe, un nerd quarantenne che non ha né amici né una ragazza e non vuole decidersi a lasciare la casa dei genitori. Fissato con i gadget e con gli action figure dei supereroi che compra in gran segreto su Ebay, il robusto ragazzone vive in una cameretta da adolescente con la carta da parati a grossi pois rossi e appeso sul cruscotto della sua gigantesca Hammer giallo taxi ha il cubo di Rubik. L'amorevole mamma lo compatisce e gioca con lui a backgammon, mentre il sarcastico padre lo guarda disgustato come si guarda un buono a nulla. Abe raffigura per lui l'incarnazione di un fallimento, la delusione di un genitore che ha puntato tutto sul figlio sbagliato come si punta su un cavallo che sulla carta non è tra i favoriti (da cui il titolo Dark Horse), ma che da un momento all'altro potrebbe esplodere e aggiudicarsi la vittoria. Il fratello di Abe infatti è diventato un apprezzato medico mentre lui ha trovato lavoro, neanche a dirlo, nella società di famiglia, un'impresa di intermediazione immobiliare che non lo stimola né interessa particolarmente. Quando si innamora di Miranda, una giovane che più o meno vive la sua stessa condizione, ma è dieci volte più depressa di lui, Abe fa di tutto per conquistarla e le fa una proposta di matrimonio dopo appena una settimana. Convinto che una relazione con una graziosa ragazza come lei possa cancellare per sempre la sua nomea di sfigato e confortato dalla sua condizione di 'ronzino' delle scommesse, Abe si lancia in un'avventura disastrosa, ai limiti del tragico.
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Movieplayer.it
3.0/5