Il regista francese Patrice Leconte torna a Venezia con Une promesse, film presentato fuori concorso e tratto dalla novella omonima di Stefan Zeig che racconta dell'amore segreto tra il giovane e ambizioso Ludwig e l'affascinante Charlotte, sposata però con il proprietario dell'acciaieria di cui il giovane diventerà presto segretario personale. Presenti in conferenza stampa oltre che il cineasta transalpino anche i tre interpreti principali, la brava e bella Rebecca Hall, il giovane e promettente Richard Madden, noto al grande pubblico per il suo ruolo di Robb Stark nella serie Il trono di spade, e il veterano Alan Rickman.
Che cosa l'ha colpita di più del romanzo, e quali sono i cambiamenti che avete attuato per portarlo sul grande schermo?
Patrice Leconte: Un mio amico mi ha consigliato di leggere il romanzo, me ne sono subito innamorato e ho capito che aveva tutti gli elementi per poter costruire il tipo di cinema che piace a me, ovvero un film che parli di desiderio, sentimenti, emozioni. Al tempo stesso temevo che fosse un film troppo classico e per questo ho deciso di usare dei movimenti di macchina più moderni, utilizando spesso la camera a mano.
Abbiamo deciso invece di cambiare il finale perché era molto pessimista ed oscuro, e non me la sentivo di chiudere il mio film senza lasciare nemmeno un po' di speranza.
Richard Madden: Anche per me è stato così, come attore sei abituato a pensare che devi dare tutto te stesso ed esprimere quello che senti, ma in questo caso devi cercare di trattenere le emozioni dentro di te, quasi fossi imbrigliato. E' al tempo stesso interessante e frustrante, e rende più ambigui i personaggi.
Che regista è Patrice Leconte? Alan Rickman: E' fantastico, ma d'altronde ha una grande reputazione. Come potete vedere anche qui scherza sempre, ma è anche un regista molto serio ed attento.
Rebecca Hall: Una cosa che lo rende unico, secondo me, è il fatto che sia anche operatore alla macchina da presa, quindi è proprio nella scena con te, molto vicino e con un entusiasmo contagioso. Addirittura alla fine di alcune scene che erano andate particolarmente bene, danzava con me!
Richard Madden: Anche per me è stato fantastico per il suo entusiasmo, ma anche per l'enorme fiducia che ha riposto in tutti noi.
Come mai la scelta di girare in inglese? Come ha scelto gli attori? Patrice Leconte: L'inglese è una lingua universale, e volevo che il mio film fosse visto dal maggior numero possibile di persone. E poi volevo lavorare da tempo con attori che non fossero francesi. Quando ho incontrato Rebecca per esempio abbiamo parlato a lungo, di tanti argomenti, e immediatamente ho capito che lei era perfetta, è stata la prima ed unica attrice che ho incontrato per la parte. Per il ruolo che poi è andato a Richard invece abbiamo incontrato tanti attori giovani di talento, ma lui è quello che ci ha colpito di più.Ovviamente conoscevo già Alan e quando mi è stato proposto ero letteralmente entusiasta!
Qual è il consiglio di un veterano come Alan Rickman per gli attori più giovani come Richard?
Alan Rickman: Personalmente non faccio molto caso all'età sul set, mi interessa che ci sia collaborazione e dialogo, questa è la cosa importante. In ogni caso come ben sapete ho passato negli ultimi anni molto tempo sul set con attori molto giovani, (per la saga di Harry Potter ndr) li ho visti crescere e maturare, ma personalmente credo che l'innocenza sia un qualcosa di molto importante per qualsiasi attore, un valore da preservare ad ogni costo.