Nella scorsa stagione si erano lanciate alla conquista della Spagna e le avevamo scoperte irrefrenabili, rivoluzionarie, sognatrici. Nei nuovi sei episodi di Quelle brave ragazze le ritroveremo a bordo dell'ormai inconfondibile van maculato rosa shocking e in compagnia dell'immancabile tablet, che stabilisce quali missioni dovranno portare a termine nel corso della loro vacanza on the road. Le "brave ragazze" sono tornate e questa volta si confronteranno con il glamour del Principato di Monaco e i profumi e le tradizioni del Sud della Francia.
Non solo: le veterane Sandra Milo e Mara Maionchi, ideatrice del programma (uno show targato Sky Original e realizzato da Blu Yazmine, in onda dal 19 febbraio alle 21:15 su Sky Uno e in streaming su NOW), accoglieranno la new entry Marisa Laurito, che si rivela una vulcanica compagna di viaggio pronta a raccogliere il testimone lasciato da Orietta Berti, impegnata su altri fronti. La speranza è che il risultato sia all'altezza di quello raggiunto nella prima edizione, come si augura Roberto Pisoni, direttore dei canali d'intrattenimento Sky: "La prima stagione ci regalato perle di saggezza, verità, poesia, risate, divertimento", grazie a un programma "che conteneva un desiderio, una vivacità e una vitalità straordinarie. Ci aspettiamo che questo secondo viaggio con una protagonista nuova ma già rodata, sia coinvolgente come il primo".
Un viaggio "spericolato", "meraviglioso" e un po' agé
E non dovrebbe essere difficile replicare il successo della prima stagione con un trio di protagoniste spumeggianti che alla loro età non hanno paura di mettersi in gioco smontando una rappresentazione consolatoria della vecchiaia. Perché come fa notare Sandra Milo, 90 anni a marzo, la più sognatrice di tutte, ma anche quella dalla lacrima facile, "l'età è qualcosa di incerto e inafferrabile, è uno stato d'animo e la vita è importante a qualunque età. Chi se lo sarebbe aspettato che tre signore agè piacessero così tanto, sia ai giovanissimi che agli adulti? Una volta una signora mi ha detto: 'Ho una bambina di 8 anni e questo è l'unico programma che riesco a vedere con mia figlia'. L'ho trovato bellissimo!".
Uno show che prova a normalizzare la vecchiaia e venuto su così come lo voleva la sua ideatrice: "Si ha paura della parola vecchio, ne ho anche io adesso! Ma proprio per questo - racconta Maionchi - cerco di renderla normale, perché da vecchi succedono delle cose che se non sai coglierle non ti diverti. Invece ci si può divertire anche da vecchi, anche a prendere in giro se stessi, perché ti ricordi che quando eri giovane certi problemi non ce l'avevi: adesso c'hai un ginocchio, poi c'è la schiena. Mi divertiva molto l'idea di queste persone un po' anziane, che potessero trasmettere qualcosa, perché la vecchiaia può insegnare anche qualcosa di buono". La colonna sonora di questo viaggio? Non ha dubbi, sarebbe senz'altro Vita spericolata di Vasco, meno rock Milo che invece sceglierebbe Meraviglioso di Domenico Modugno.
La new entry Marisa Laurito
La formula di Quelle brave ragazze non cambia: restano le sfide, i selfie, gli incontri fortuiti e il fidato autista, Alessandro Livi, che come sempre le accompagnerà in giro alla scoperta di nuove mete, culture e tradizioni. La novità invece è Marisa Laurito, che però non scompone gli equilibri, anzi sembra essersi ambientata senza problemi intercettando sin da subito lo spirito e la leggerezza del programma: "Volevano Orietta, ma pazienza! Sono capitata tra il lusco e il brusco - scherza - Insieme siamo state benissimo, perché Sandra e Mara sono donne molto speciali con un vissuto straordinario e una vita bellissima da raccontare". E poi, aggiunge, "sono molto curiosa, mi piace parlare, sapere e andare dentro le cose". Lei e Sandra Milo si sono incontrate diverse volte, dice, ma non si sono mai conosciute così bene come in questo viaggio: "Sandra vive in un mondo tutto suo, è una donna straordinariamente buona e molto legata alla famiglia, forse troppo. È fantastica, lei cammina e si aprono prati in fiore, nascono fiori qui e lì, gli uccellini la inseguono e la precedono, i sette nani appaiono, il principe azzurro ci viene incontro a cavallo. È veramente molto divertente".
E Mara? La adora, "mi fa ridere molto già in televisione, avevo molta curiosità di stare con lei e divertirmi. Mara ha un carattere pragmatico, o almeno è quello che vuol far vedere, ma in fondo è una persona speciale con molto cuore". Che nel frattempo sta imparando "a diventare una brava ragazza", parafrasando il titolo del programma, "perché un po' rompicoglioni lo sono sempre stata e invece adesso la vecchiaia mi ha addolcito". Al contrario di Laurito, che ci tiene a precisare: "A me non piace essere una brava ragazza, non mi piace andare in linea con una corrente, mi piace deviare sempre. Sono una 'deviatrice', sì, mi piace sgambettare, essere un po' più trasgressiva e cercare sempre il diverso, l'altro al di là della linea".
Raccontare se stesse
Risate assicurate anche in questa seconda stagione, in cui il trio continuerà a raccontarsi tra momenti di intimità e divertimento puro, durante il quale c'è anche l'occasione per ritrovarsi e ricomporre "delle parti un po' sfaldate". È stato bello "ritrovare loro - rivela Milo - e scoprire l'animo, la profondità, l'affetto e il come abbiano vissuto la loro vita così intensamente, senza sprecarla, apprezzandola sempre, nel bene e nel male". Una gioia di vivere che anche per Laurito è il loro "comun denominatore": "Abbiamo voglia di vivere continuamente in modo piacevole e fruttuoso, e tutte e tre amiamo il nostro lavoro". Ma è la leggerezza l'elemento che continua a contraddistinguere il programma, "un sentimento molto importante, non tutti hanno la forza di vivere la vita con leggerezza, che invece aiuta a superare i momenti più drammatici. In questo viaggio ce n'è stata molta, insieme a una grande voglia di divertirsi". Quella che non manca mai a Mara Maionchi: "Ho sempre trovato il lato comico delle cose come anche della vecchiaia, perché aiuta molto", soprattutto quando c'è un problema, "lo rende nudo e tutto diventa relativo". Se ci sarà una terza stagione? Probabilmente sì, "vorremmo vedere tanti di questi viaggi", chiosa Pisoni.