È con grandissima gioia che abbiamo accolto l'arrivo dei nuovi episodi di Petra, il ritorno di Paola Cortellesi nei panni della detective Petra Delicato ispirata ai romanzi dell'autrice spagnola Alicia Giménez-Bartlett. Il motivo è molto semplice: dalla messa in onda degli episodi della seconda stagione a oggi la situazione per l'interprete è molto cambiata, e Cortellesi è tornata sul set dopo l'incredibile successo ricevuto dal suo esordio alla regia C'è ancora domani. Lo ammettiamo, la preoccupazione che le mancasse il tempo per tornare nel mondo di Petra non è mancata.

Ma è evidente che l'attrice ami la sua Petra almeno quando la amiamo noi e non si è tirata indietro quando si è trattato di tornare sul set per interpretarla, primo impegno professionale dopo lo "tsunami" di attenzione che l'ha investita dopo il suo primo film, come lei stessa l'ha definita in conferenza stampa e prima di tornare al lavoro dietro la macchina da presa per un suo nuovo lavoro ovviamente già in scrittura. Unico rammarico: doversi accontentare di soli due nuovi episodi per Petra 3, perché la lavorazione della serie Sky, in onda con due appuntamenti l'8 e il 15 ottobre, oltre a essere ovviamente in streaming su NOW, è onerosa e impegnativa. Si tratta infatti, come al solito, di veri e propri film che vi racconteremo con recensioni dedicate.
Furti d'arte in un convento
Il silenzio dei chiostri, il primo episodio di Petra 3, ha diversi spunti interessanti sia sul piano professionale che personale della protagonista. L'ambientazione è infatti doppiamente suggestiva, perché si parla di furti d'arte, ma che avvengono nel contesto di un convento di suore dove viene sottratta una reliquia. È l'occasione per Petra di entrare in contatto con la Madre Superiora del convento e soprattutto con un'idea di esistenza e uno stile di vita in netto contrasto con la sua, ma da cui scopre di poter capire molto anche di se stessa.

Parallelamente all'impegno professionale, infatti, anche la quotidianità della detective è approfondita con intelligenza dalla premiere di stagione, perché dalla fine della precedente a ora Petra ha compiuto un importante passo che le ha stravolto la vita: è andata a convivere col suo compagno Marco e si trova a dividere i propri spazi con quella che per i suoi standard è una vera e propria folla, ovvero i tre figli di lui, Marina, Eugenio e Tommaso.
Sicurezze che si incrinano

Come per la sua interprete Paola Cortellesi, l'attacco alla vita solitaria di Petra è per la donna uno tsunami, un'onda d'urto di difficile gestione di cui si rende conto una volta immersa nella realtà silenziosa e placida del convento. "Enjoy the Silence" dicevano i Depeche Mode e sono parole che sembrano risuonare in Petra quando si trova nel convento che fa da sfondo alla sua nuova indagine. Un modo intelligente da parte delle autrici per creare un legame, un collegamento, tra il pubblico e il privato del personaggio, per far sì che i casi e la vita di Petra Delicato possano in qualche modo parlare tra loro, aggiungendo e amplificando le chiavi di lettura presenti. Una strada già battuta da altri procedurali, ma seguita in Petra con un'ottima eleganza di scrittura che rende il tutto fluido, naturale, non forzato.
Non solo Paola Cortellesi: un gran cast per Petra
Meccanismi che funziona anche per lo splendido lavoro degli interpreti coinvolti: Paola Cortellesi non la scopriamo ora, ma la protagonista è solo il perno attorno a cui ruotano altri ottimi attori e attrici. Su tutti, va segnalato l'Antonio Monte di Andrea Pennacchi, che si conferma personaggio ricco di sfumature e toni, capace di accompagnare e valorizzare la prova della protagonista con un garbo e un carisma non trascurabili. In particolare restiamo sempre affascinati dalle chiacchierate tra Petra e Monte, davanti a una birra così come nel vivo dell'indagine per discutere un indizio o il coinvolgimento di un sospettato; dinamiche che si confermano anche in questo nuovo avvio della serie Sky Original e rappresentano uno dei punti di forza assoluti della produzione, ancor più del caso da affrontare.

Accanto a loro una serie di comprimari e guest di puntata scelti sempre con grande accortezza, ma spicca il background, la Genova in cui l'azione è stata spostata da Barcellona, che diventa un vero e proprio personaggio della serie con la sua varietà ambientale, con le sue strade e la capacità di accogliere dinamiche molto diverse tra loro. Insomma il ritorno di Petra è all'insegna della continuità qualitativa con quanto la serie ci aveva abituato nelle prime stagioni, ma con la capacità di far evolvere i suoi personaggi e andare avanti. Sperando si possa fare ancora a lungo e non solo con i due episodi di questa terza stagione.
Conclusioni
Il ritorno di Paola Cortellesi nei panni della sua amata detective si concretizza in un ottimo primo episodio per Petra 3. Le autrici riescono a tratteggiare con intelligenza la storia, creando situazioni professionali in cui il personale della protagonista si riflette ed echeggia. Ottima la prova della Cortellesi e del suo co-protagonista Andrea Pennacchi, buono il cast nel suo complesso, più che efficace la regia di Maria Sole Tognazzi che accompagna l'azione con precisione e solidità. Non sfigura neanche la città di Genova che fa da sfondo alla vicenda, vero a proprio personaggio aggiuntivo della serie Sky Original, confermandosi ottima scelta nello spostare l'azione dalla Spagna all'Italia.
Perché ci piace
- Paola Cortellesi, sempre perfetta nel dar vita alla sua Petra.
- Andrea Pennacchi che accompagna con precisione e garbo la protagonista.
- Il resto del cast, compresa la città di Genova che rappresenta un vero e proprio personaggio della serie Sky.
- La scrittura e la regia della Tognazzi, che creano un perfetto equilibrio tra vita privata e professionale della protagonista.
Cosa non va
- Arrivati alla terza stagione, se non vi convince Petra non sarà questo episodio a farvi cambiare idea.