Per un pugno di like, la recensione: l'irresistibile bisogno di celebrità sui social

Cosa si è disposti a fare per un po' di celebrità sui social? Ruota attorno a questo tema Per un pugno di like, commedia diretta da Giancarlo Doronzo e progetto che ruota attorno alla simpatia del pugliese Daniele Condotta. Disponibile su Amazon Prime Video.

I personaggi principali di Per un pugno di like

Portare il mondo del web sul grande schermo, trasformare le gag di pochi minuti che rendono celebri sugli smartphone, in una vera e propria storia da film. Non è la prima volta che si tenta un'operazione del genere, tanto più difficile se strettamente legata al territorio, in questo caso la Puglia. Alla resa dei conti Per un pugno di like, film prodotto da Talos Film e diretto da Giancarlo Doronzo, come vedremo in questa recensione è una commedia leggera e innocua per tutta la famiglia, senza nessuna traccia di volgarità, ma forse proprio per questo sta trovando il suo seguito in streaming su Amazon Prime Video, tanto che un paio di mesi fa si è vociferato perfino di un sequel.

Il mondo dei social al cinema, tra successi, cadute e famosi tiktoker

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Daniele Condotta si scatta un selfie con Glenda Resta in una scena di Per un pugno di like

L'esperimento di portare il mondo dei social al cinema, come detto, non è una novità. Per un pugno di like ci prova raccontando le vicende di Daniele, interpretato dal vero protagonista attorno a cui ruota tutta l'operazione, ovvero Daniele Condotta, 38 anni il prossimo settembre, barese, che da circa un decennio è un content creator social e influencer apprezzato per i suoi sketch comici. Nel film Daniele è un trentenne che durante il lockdown del 2020 perde il lavoro.

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Giuseppe Ninno "Mandrake" e Daniele Condotta in una scena di Per un pugno di like

Caduto nello sconforto, il giovane scopre il mondo dei contenuti social e grazie alla sua verve e alla sua simpatia diventa ben presto una celebrità del web. Ma è una fama effimera, ben presto il ragazzo ricade nel dimenticatoio. Proprio per questo quando arriva una proposta ambiziosa, anche se un po' strana, da un network che lo spinge a produrre una sorta di programma web coinvolgendo altri tiktoker famosi, nonostante tutte le perplessità Daniele finirà per accettare. Ma l'impresa sarà ricca di problemi, imprevisti e bizzarri colpi di scena.

Quella grande voglia di visibilità

Filippo Totaro
Filippo Totaro interpreta l'avvocato a cui si rivolge Daniele

Il progetto che vede coinvolto Daniele Condotta non è solo un tentativo di portare le gag da web al cinema, ma è anche uno stratagemma per cercare di raccontare con ironia cosa c'è dietro i video che arrivano al grande pubblico, ovvero l'azione creativa che porta poi all'esito finale visto dagli utenti, e di parlare dell'aspetto affatto trascurabile del business che coinvolge produttori e agenti nel tentativo di cercare il successo attraverso i social media. Ma soprattutto sottolineare dove si arriva e cosa si è disposti a fare pur di arrivare all'agognata visibilità, per soddisfare insomma quel vitale bisogno di approvazione che c'è in tutti noi, anche solo per un misero like. C'è anche il coinvolgimento di altre star del web pugliesi come Giuseppe Ninno (meglio noto come Mandrake) e Glenda Resta, oltre alla siciliana Chiara Anicito, che hanno milioni di follower anche se restano inevitabilmente legati ancora al territorio.

Messa in scena scarna, regia scolastica ma anche un finale frizzante

Loprieno
Michele Loprieno interpreta il losco produttore del network che fa a Daniele una bizzarra proposta

Intenti sicuramente nobili, ma sul progetto pesa una messa in scena molto scarna, una regia scolastica e interpretazioni tarate per un altro tipo di fruitori. Non basta mettere in fila dei contenuti per i social, costruiti per un consumo breve e immediato, e farli diventare un film: qui il collante funziona in modo altalenante e non sempre la narrazione è fluida. In sostanza serviva più ritmo per colmare la differenza tra scrivere un film e un video per il web. E tra l'altro, forse nel tentativo di non localizzare troppo il prodotto, c'è anche un insufficiente sfruttamento della splendida Puglia, qui decisamente poco turistica, anzi quasi tutta case, uffici e pub.

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Daniele Condotta e Michele Loprieno in una scena del film

Però va riconosciuto che il film non annoia mai, anche grazie alla sua brevità che denota la voglia di non strafare. Ma soprattutto va registrato che le tante banalità e le trovate che lungo il percorso sembrano quasi infantili, in realtà assumono un significato nel sorprendente finale, quasi un colpo di scena che ribalta la prospettiva di quanto si è visto. Insomma la buona volontà e la creatività non mancano e considerato che si tratta di un debutto per tutti i realizzatori, gli errori si possono perdonare. A patto di aver imparato la lezione.

Conclusioni

A conclusione della recensione di Per un pugno di like, ribadiamo come il tentativo di trasformare gli sketch da social in un film e l’operazione di portare il linguaggio del web nel mondo del lungometraggio, tutta incentrata attorno al personaggio di Daniele Condotta, si scontri con una messa in scena povera, una scrittura debole e una regia con pochi guizzi. Ma vanno sicuramente riconosciuti una sincerità di intenti, una frizzante leggerezza e una buona trovata finale che rivalutano un po’ le tante banalità del film.

Movieplayer.it
2.5/5
Voto medio
2.0/5

Perché ci piace

  • L’operazione di un film sul mondo del web è stuzzicante, anche se non originale.
  • La simpatia del protagonista.
  • Un finale frizzante e sorprendente.

Cosa non va

  • La messa in scena è troppo scarna.
  • Alcune gag sono banali e infantili e restano troppo social per un film.
  • La regia è scolastica e alcune interpretazioni non aiutano.