A tutti è capitato di provare ansia o paura per qualcosa che si è in procinto di fare, ma quello di cui soffre Sole, la protagonista di Per lanciarsi dalle stelle, non è il semplice timore che chiunque può provare nella quotidianità. Si tratta di disturbo d'ansia generalizzato, una condizione di cui tanti soffrono e di cui per fortuna si sta iniziando a parlare di più. Il film Netflix in catalogo dal 5 ottobre lo fa attraverso la sua protagonista, interpretata da Federica Torchetti, e con un tono e approccio vivace, brioso, leggero, forse ancor più efficace nel mettere in scena il personaggio e le sue difficoltà nell'affrontare i problemi quotidiani. Ne abbiamo parlato con l'attrice che dà vita a Sole, insieme al regista Andrea Jublin e la sceneggiatrice Alice Urciuolo, già co-autrice di Sam e Prisma insieme a Ludovico Bessegato. Vediamo cosa ci hanno raccontato.
La video intervista a Federica Torchetti, Andrea Jublin e Alice Urciuolo
"Non voglio il dramma"
"Non voglio il dramma", questa l'indicazione che Andrea Jublin ha dato a Federica Torchetti al momento del provino. "Lì ho capito che non significava rendere tutto troppo leggero, ma ho cercato di trasmettere il dramma con energia nella commedia. Sole non è un'adolescente, ha 25 anni, e per me è stato bello poter rappresentare la fragilità anche in una persona di quella fascia d'età, per trasmettere che non sono solo i teenager quelli che soffrono, anche l'età post-liceo può portare a farti delle domande sulla propria identità." L'attrice ha conquistato subito tutti, dimostrandosi perfetta per il ruolo. Lo ha confermato Alice Urciuolo, che l'ha trovata già legata alla parte quando è entrata a far parte del progetto, sia il regista: "Mi ricordo benissimo il provino che fece Federica" ha infatti ricordato Jublin, "un provino lungo su quattro interminabili scene. Non è facile scegliere un attore, si prende la sceneggiatura e si capisce quali sono le note che verranno suonate. Doveva avere la tenerezza, la malattia in qualche modo, e lei era vera."
Per lanciarsi dalle stelle, la recensione: La lista di Sole
L'importanza di parlare di salute mentale
"Per fortuna si è iniziato a parlare di salute mentale e di tutto ciò che è legato a questo macro-contenitore" ci ha detto Alice Urciuolo riguardo uno dei temi attorno a cui ruota Per lanciarsi dalle stelle, ma è ugualmente importante farlo con leggerezza, con un approccio che possa comunicare a un pubblico ampio. "C'è sempre stata una forte stigmatizzazione di tutto questo, non si avevano proprio le parole per parlarne. Il problema di Sole è invisibile e interno, quindi anche dal punto di vista drammaturgico era una sfida interessante. Volevamo parlare di quello che è un disturbo d'ansia generalizzato con rispetto e leggerezza, uscendo fuori da una narrazione stereotipante che ha spesso demonizzato una serie di situazioni. Era importante rendere normale quello che Sole si trova ad affrontare, perché è un qualcosa con cui possiamo aver fatto i conti tutti, anche se in gradi diversi." E questa normalità può essere uno degli elementi che permetteranno a Per lanciarsi dalle stelle di comunicare con gli utenti Netflix di tutto il mondo. Senza barriere, come capita con gli Original della piattaforma.