Il cinema francese è sempre più amato dalle nostre parti; l'ultima fatica di Patrice Leconte, Il mio migliroe amico, interpretato dall'inossidabile Daniel Auteuil, grazie ad una scelta inedita della Lucky Red, esce nelle sale italiane ancor prima che in quelle francesi.
"Il mio - ha detto Leconte, per l'occasione in conferenza stampa a Roma - è un cinema che parla di temi universali che riguardano ognuno di noi ed io cerco di raccontare le mie storie in maniera semplice, senza voler dare necessariamente dei messaggi". Eppure il suo ultimo lavoro suscita non poche riflessioni ad iniziare da quelle sui rapporti interpersonali nella società contemporanea. Gli impegni professionali, il desiderio di affermarsi nel proprio lavoro e di raggiungere dei risultati, la voglia di guadagnare dei soldi, se portati all'eccesso corrono il rischio di "mangiare" il nostro tempo, senza lasciarcene a sufficienza per tutto il resto, per il privato: amicizia , amore. "Per farsi degli amici - ha proseguito il regista francese - credo che occorra prima di tutto interessarsi agli altri in maniera disinteressata, senza avere cioè un secondo fine, e poi serve il tempo e oggi questo può risultare difficile".
A proposito di tempo, anche se in questo caso si tratta di tempo per fare i film, le indiscrezioni che riferivano di un Leconte vicino alla fine della carriera hanno trovato conferma nelle parole del diretto interessato. "Questa decisione - ha spiegato - non nasce dalla delusione per un film piuttosto che per un altro. Non è quindi perché le riprese de Il mio migliore amico mi hanno entusiasmato che rivedrò la mia scelta. Non ho perso il gusto del cinema, è solo che vorrei fermarmi prima di perdere freschezza. Girerò solo altri tre lungometraggi e so esattamente quali saranno: il primo è un racconto di Natale decisamente bizzarro, il secondo sarà un adattamento da un libro di Paul Auster, mentre il terzo avrà come protagonista Vanessa Paradis".