Superati i 20 milioni, si punta ai 25. Mentre scriviamo, C'è ancora domani di Paola Cortellesi (qui la nostra recensione) diventa il maggior incasso italiano post chiusure da Covid. Un risultato incredibile, per un film che ha catalizzato l'attenzione di un pubblico finalmente trasversale. Un momento da festeggiare, come sono da festeggiare i 50 anni appena compiuti, per quel nome che, da vent'anni almeno, è tra i più amati.
Splendidamente (e orgogliosamente) nazionalpopolare, il fenomeno Paola Cortellesi non nasce certo con C'è ancora domani (che l'ha rafforzata, legittimandone il talento e lo sguardo autoriale), e anzi dobbiamo andare indietro nel tempo ritrovandola nel cast di Mai dire Gol (era il 2000), quando si cimentava in performance comiche (la "sua" Carmen Consoli era strepitosa), intanto che si affacciava ai primi ruoli al cinema: fugace in Chiedimi se sono felice di Massimo Venier, e Aldo, Giovanni e Giacomo, che poi l'hanno (ri)voluta nel suo primo ruolo da protagonista femminile, ovvero Tu la conosci Claudia? uscito nel 2004.
In mezzo la co-conduzione del Festival di Sanremo, e la sua prova da one woman show nell'incompreso programma notturno Nessundorma. Ovvio, a ricordarli oggi, certi titoli e certe visioni, fanno un certo effetto. È passata una vita, e sono passati al cinema quasi quaranta film da lei interpretati (senza considerare le serie tv, come Petra), che in qualche modo sono confluiti nel nuovo inizio in bianco e nero di C'è ancora domani. Per questo, un po' per celebrarla, un po' per ricordare la sua filmografia, ecco quelli che sono per noi i migliori film di Paola Cortellesi. E no, questa volta non troverete C'è ancora domani. Troppo facile, sennò!
1. Figli (2020)
Anno maledetto, il 2020. Eppure, qualcosa di buono ce lo ha lasciato. Anzi, fosse uscito in un altro momento, Figli sarebbe diventato il caso dell'anno. Perché non c'è dubbio, senza considerare C'è ancora domani, quello diretto da Giuseppe Bonito è il suo miglior film come attrice. Nei toni, nell'umore, nella scrittura. In coppia con l'amico Valerio Mastandrea, Paola Cortellesi è Sara, sposata e innamorata di Nicola. Una figlia molto amata e una vita normale. Tutto cambia quando Sara aspetta un'altro figlio. Crisi, litigi, e la normalità che viene stravolta. Ecco allora un film attuale, vero, naturale e sincero. Quattro candidature ai David - compresa quella alla Cortellesi - e un David alla sceneggiatura originale, scritta dal compianto Mattia Torre.
C'è ancora domani: il successo del film di Paola Cortellesi è questione di equilibrio
2. Come un gatto in tangenziale (2017)
Se pensiamo a Paola Cortellesi non possiamo non citare Come un gatto in tangenziale di Riccardo Milani. Vero e proprio fenomeno - con tanto di sequel - capace di incassare più di 10 milioni di euro. Divenuto cult della commedia italiana contemporanea, il film di Milani mette in confronto il riservato Antonio Albanese con la ruspante Paola Cortellesi, per un incontro che, ovviamente, genera risate. Commedia romantica ribaltata, satira contemporanea, prova attoriale incredibile. Come un gatto in tangenziale è talmente riconoscibile dal pubblico che, ad ogni passaggio in tv, fa il pieno di ascolti.
3. A cavallo della tigre (2003)
Un passo indietro, ed eccoci nel 2003. Paola Cortellesi viene diretta da Carlo Mazzacurati in A cavallo della tigre, remake dell'omonimo film di Luigi Comencini. Un po' commedia e un po' dramma, tanto amaro quanto svagato. Nel film, interpreta Antonella, compagna (e compagna di rapina) di Guido, interpretato da uno sgualcito Fabrizio Bentivoglio. Un film in qualche modo dimenticato, da riscoprire. Anche per le musiche di Ivano Fossati.
4. Nessuno mi può giudicare (2011)
Massimiliano Bruno e Paola Cortellesi sono amici da sempre. Dai teatri e da Trastevere, condividendo un approccio similare al cinema. Dunque, tra i film da vedere o rivedere, citiamo un'altra commedia, Nessuno mi può giudicare. Commedia che fa di necessità virtù: Paola Cortellesi interpreta Alice, non proprio la più affabile delle donne. Vita da sogno, finché suo marito - milionario - muore in un incidente. Sul lastrico, e con un figlio piccolo, si dà al mondo delle escort, scoprendo lati inaspettati di sé. Apprezzato dal pubblico e dalla critica, il film di Max Bruno ha fatto vincere alla Cortellesi il suo primo (e finora unico) David di Donatello. Al suo fianco, Anna Foglietta.
5. Piano, Solo (2007)
A proposito di David di Donatello, Paola Cortellesi ha ricevuto la prima candidatura nel 2007, grazie ad un dramma che, oggi, andrebbe riscoperto. Parliamo di Piano, solo di Riccardo Milani, che racconta la vita del pianista jazz Luca Flores, ripercorrendone la vita, i drammi, il talento (ha suonato con Chet Baker) e la terrificante depressione che lo porterà al suicidio. Un film livido, tratto dal romanzo di Walter Veltroni, dove spicca un grande Kim Rossi Stuart. E la Cortellesi? Ruolo tutt'altro che facile, vestendo i panni Baba, sorella di Luca.