La vita di coppia secondo François Ozon.
E' questo il succo del suo film. Dice ai cronisti il regista francese:
Volevo parlare della coppia e ispirarmi alle storie vissute, alle difficoltà di vivere in due in questo mondo di oggi. E' un film sulla mia generazione. Inoltre volevo che il percorso a ritroso del film portasse indietro a qualcosa di luminoso, perché l'importante è l'inizio delle cose, non la loro fine.
E' una visione un po' pessimista sulla coppia
Io non trovo il film nero, piuttosto lucido. Basta riconoscere che tutto ha una fine, mentre invece il personaggio del film non ha elaborato il lutto della storia precedente e pertanto vive in questo modo la sua storia attuale. A me interessa soprattutto il comportamento dei personaggi, non dò una ricetta per come andare avanti, piuttosto mi interessano i gesti e gli sguardi apparentemente insignificanti e che magari in una storia diventano decisivi.
E cose ci dice sull'uso della colonna sonora italiana?
Non conosco l'italiano, è stata Valeria Bruni Tedeschi a tradurmi il testo delle canzoni. Le abbiamo scelte insiema.
Mi sembravano perfette per le scene particolarmente tristi del film.
Valeria, com'è stato tornare indietro di dieci anni sullo schermo?
Bruni Tedeschi: Come attori siamo abituati ad andare avanti e indietro in una storia anche perché spesso è impossibile girare un film in ordine cronologico. Ero felice di muoversi incontro ad una sensazione di felicità, il mio personaggio attraversa la vita con un piglio battagliero, e pensavo che fosse più ottimista andare verso la giovinezza. Dal punto di vista del lavoro sul fisico, è stato interessante come i cambiamenti, il dimagrimento, il tentativo di apparire più giovane, abbia avuto influito sulle mie sensazioni.
Quando sono arrivata sulla spiaggia sarda, ho ritrovato la sensazione di quando ci andavo anni fa.