On Call - Di pattuglia, recensione: una serie crime adrenalinica e realistica

Con due poliziotti in pattuglia sulle strade di Long Beach, California, dopo il brutale omicidio di un agente. Una serie tv che funziona grazie a ritmo serrato, episodi brevi e un'ottima alchimia fra un'agente veterana e una giovane recluta. Su Prime Video.

I due agenti protagonisti della serie

Una serie tv crime appassionante, cruda, realistica, che fa dell'alto tasso di adrenalina il suo marchio di fabbrica. Con il vanto non trascurabile di episodi da consumare in fretta, nemmeno mezz'ora ciascuno, un ritmo serrato e una frenesia che forse potranno risultare eccessivi per qualcuno, ma che in realtà funzionano in modo egregio per quello che è lo spirito della serie. Si chiama On Call - Di pattuglia e da poco su Prime Video sono usciti in streaming gli 8 episodi della prima stagione.

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Un primo piano di Troian Bellisario nei panni dell'agente Traci Harmon

Prodotta da Dick Wolf (fra i suoi lavori Law & Order e Chicago Fire, giusto per citarne alcuni) e con la regia degli episodi divisa fra Eriq La Salle e Brenna Malloy, la serie sfrutta però la maggior libertà dello streaming e si caratterizza per una violenza più esplicita dei precedenti lavori del produttore. Preparatevi a una narrazione frenetica e vertiginosa, senza pause, e a due protagonisti ai quali finirete gioco forza per affezionarvi.

La trama di On Call: quanto sono pericolose le strade di Long Beach

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L'agente Alex Diaz in soccorso di un bambino

La serie On Call - Di pattuglia è ambientata a Long Beach, California, dove a quanto pare il lavoro per i poliziotti non manca fra gang criminali e vissuto quotidiano. L'avvio è scioccante con il brutale omicidio dell'agente Maria Delgado, che impegnata da sola in pattuglia (cosa strana e pericolosa, ma comprensibile con i tagli al personale) durante un controllo viene uccisa a bruciapelo da Maniac, un membro della gang criminale più efferata della città, quella degli East Barrio.

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I due agenti Diaz e Harmon cercano di sedare un litigio

I vari episodi seguiranno poi da vicino il lavoro quotidiano di pattuglia dei due veri protagonisti principali, i poliziotti Traci Harmon e Alex Diaz (interpretati da Troian Bellisario e Brandon Larracuente): lei è una veterana ruvida e introversa, lui una nuova recluta in prova troppo focosa. Oltre ai vari casi che si trovano di fronte ogni giorno, Traci continuerà a fare indagini anche per trovare l'assassino di Maria, che era stata sua recluta, a cui si sta già dedicando una task force.

Tensione e realisticità tra camera a mano, dash-cam e body-cam

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Eriq La Salle è sia regista di alcuni episodi che protagonista nei panni del sergente Lasman

Una delle carte vincenti di On Call - Di pattuglia è il tasso di realisticità e il ritmo forsennato. Ai due poliziotti accade un po' di tutto, risse in strada, investimenti, tentati omicidi, inseguimenti concitati, gente in overdose, ritrovamenti horror, siringhe pericolose e perfino esorcismi. Ma al di là delle comprensibili esagerazioni e di una feroce frequenza dei fatti dovuta a esigenze narrative, c'è come detto una grande sensazione di realismo grazie anche a un riuscito mix di riprese, nelle quali i convulsi movimenti della camera a mano si mescolano con le dash-cam delle auto e le body-cam sui corpi dei poliziotti.

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Brandon Larracuente e Troian Bellisario nei panni dei due agenti protagonisti della serie

Il tutto consente di avere sempre vari punti di vista dell'accaduto e mantenere altissimo il livello di adrenalina. Alla notevole qualità del girato si abbinano poi una scrittura convincente ma soprattutto interpretazioni di alto livello, e quella di Troian Bellisario nei panni della tormentata agente Harmon è veramente da applausi. Come del resto funziona la chimica fra i due protagonisti, tra ondate alternate di ammirazione e di diffidenza.

Al confine tra legalità e illegalità

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Lori Loughlin interpreta il tenente Bishop

Un altro aspetto interessante di On Call - Di pattuglia è che la serie riesce a trasmettere il viaggiare sempre in bilico degli agenti fra legalità e illegalità per cercare di arrivare all'obiettivo: i dilemmi morali vissuti in mezzo ai pericoli creano uno stato di costante tensione, perché è difficile decidere in pochi istanti se seguire o no il protocollo o i canoni della correttezza, quando una sola mossa potrebbe costare carissima.

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L'agente Harmon in piena azione

Altro punto positivo, oltre alla violenza cruda e piuttosto esplicita, è che non c'è solo frenetica azione: percorrendo le strade di Long Beach, tra una chiamata e l'altra emerge cosa c'è dietro la divisa, ovvero le vicissitudini personali che via via assumono importanza nella trama della serie. Amori spezzati, rapporti difficili con i genitori, un fratello in prigione per lui e una sorella da disintossicare per lei. Il tutto a bordo dell'auto di pattuglia, nei brevissimi tempi di pausa.

Qualche sbavatura c'è, ma a bordo di Charlie 85 ci torniamo volentieri

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Un momento di relax per i due agenti in pattuglia

Sia chiaro, qualche sbavatura c'è, non siamo di fronte a un capolavoro perfetto. Oltre al fatto che per esigenze narrative l'intensità dei crimini fa pensare a una città totalmente impazzita, e che va registrata una certa trascuratezza per i personaggi secondari, a lasciare perplessi è soprattutto lo sbilanciamento di prospettiva a favore dei poliziotti: tutti sembrano corretti e dal cuore buono, o quantomeno si sforzano di farlo.

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Un confronto fra il tenente Bishop e l'agente Harmon

Questo accade anche nei momenti di maggior tensione e incertezza sul da farsi, i protagonisti hanno sempre un richiamo alle regole o ai margini di intervento per poter agire, che a volte suona un po' artificioso. In ogni caso, anche se le continue scariche di adrenalina porteranno lo spettatore a sentirsi stressato ed esausto, dopo ogni episodio c'è tanta voglia di tornare a bordo della pattuglia Charlie 85, in auto con Harmon e Diaz per le strade di Long Beach. E questo per una serie tv è decisamente un buon segno, anche in vista di una seconda stagione.

Conclusioni

Una serie crime dal ritmo forsennato, a colpi di episodi brevi e vissuta sulle strade di Long Beach, in pattuglia con due poliziotti. On Call - Di pattuglia, disponibile su Prime Video, funziona egregiamente grazie a una buona scrittura, a ottime interpretazioni e a un girato estremamente realistico, anche se offre una prospettiva un po’ sbilanciata e si lascia andare a qualche esagerazioni per esigenze narrative.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
N/D

Perché ci piace

  • L’estremo realismo dato dal mix di girato tra camera a mano, dash-cam e body-cam.
  • Un ritmo frenetico a cui contribuisce anche la brevità degli episodi.
  • L’alchimia dei due protagonisti e le ottime interpretazioni.
  • L’efficace resa dei dilemmi morali e del labile confine tra legalità e illegalità.

Cosa non va

  • La frenesia dei fatti e il tasso di violenza potrebbero non essere adatti a tutti.
  • Qualche esagerazione a scopo narrativo e l’unica prospettiva del poliziotto buono e integerrimo.