Sex symbol indiscusso del periodo a cavallo tra gli anni '80 e '90, ma anche simbolo di un'epoca ormai distante, quella in cui il cinema a luci rosse non era solo industria, ma anche creatività e trasgressione, Moana Pozzi continua ad essere presente nell'immaginario collettivo e ad esercitare il suo fascino nonostante siano passati vent'anni dalla sua scomparsa.
Un personaggio unico nel panorama dello showbiz italiano, a cominciare dal nome, così seducente da sembrare un nome d'arte e ormai identificativo di un modello di trasgressione che oggi forse risulta un po' datato, ma allora riempiva le pagine dei giornali e faceva discutere. Da semplice comparsa nei film di Verdone e Banfi, Moana è diventata una star del cinema a luci rosse per poi trasformarsi in una diva, uno dei personaggi più iconici della cultura popolare nostrana. Una donna capace di far sognare gli uomini e affascinare il pubblico femminile, ma anche un'icona gay, un'icona pop luccicante e seducente, che sapeva confrontarsi con intelligenza e sicurezza su temi caldi, dal sesso alla politica. Una donna bellissima, sulla quale si è detto di tutto, tra rivelazioni e presunti segreti, e del quale oggi ripercorriamo la storia a partire dai primi anni Ottanta, seguendo la scia luminosa che si è lasciata dietro.
Moana Pozzi, un mito senza tempo (9 foto)
A star is porn
Tante attrici hanno iniziato con ruoli di poco conto in commedie e film di serie B e Moana non è da meno: nei primi anni Ottanta la vediamo accanto a Verdone e Lino Banfi, ma anche Gigi e Andrea e Alvaro Vitali. Solo in 'Doppio Misto' ha un ruolo più consistente, ma per il resto si tratta di particine. Oltre a questo gira anche un film a luci rosse, e al tempo stesso conduce un programma per bambini su RaiDue, dal quale ovviamente viene licenziata non appena si scoprirà che la conduttrice è anche la star di 'Valentina, ragazza in calore'. Con la TV Moana avrà sempre un rapporto un po' difficile, quasi fino all'ultimo.
Diva futura
L'incontro con Riccardo Schicchi, che aveva già reso celebre un'altra icona hard come Cicciolina, permette a Moana di affermarsi definitivamente nel mondo del cinema a luci rosse. Con l'agenzia Diva Futura, della quale fanno parte anche altre pornostar, Moana gira altri film, partecipa a spettacoli dal vivo e il suo nome e il suo corpo campeggiano sui manifesti. Gli spettacoli - un mix bollente di performance erotiche, costumi e scenografie kitsch e canzoni in playback - fanno discutere e scandalizzano, e i guai giudiziari che ne derivano contribuiscono a rafforzare la popolarità delle ragazze - Ilona e Moana in primis - e del loro pigmalione.
Fantastica Moana
Se è vero che negli anni precedenti Cicciolina si era affermata come personaggio trasgressivo e aveva già aperto il dibattito sul sesso e sulla pornografia in un paese tradizionalista come il nostro, con Moana il confronto si fa più serio, e soprattutto mai chiassoso o volgare, perchè lei dimostra di avere le qualità per sostenerlo. Una bomba sexy capace di far presa sul pubblico televisivo con il suo fascino e il suo sorriso. Ospite dei salotti televisivi, Moana si confronta con tranquillità e sicurezza sulle sue scelte e su temi caldi.
Che fai, ti tocchi?
Le frequenti apparizioni televisive però, non mancano di sollevare polemiche, almeno per i programmi più in vista, come 'Jeans', in cui affiancava Fabio Fazio, ma soprattutto per 'Matrioska' nel quale appariva completamente nuda. Lo show fu cancellato e poi rilanciato con un nuovo titolo - L'araba fenice - e alcune modifiche. Accanto a Moana c'era lo Scrondo e Sabina Guzzanti, che di lì a poco ne avrebbe fatto la parodia ad 'Avanzi', su RaiTre. Uno dei personaggi più riusciti della Guzzanti, che tormentava il povero Pierfrancesco Locke con il tormentone 'Che fai, ti tocchi?'
There's no business like show business
A questo punto Moana è diventata uno dei personaggi più popolari di quel periodo, simbolo di trasgressione e glamour. L'attrice porno di qualche anno prima adesso è diventata la regina del cinema a luci rosse, ma è anche corteggiata da fotografi e stilisti. La sua popolarità e la sua bellezza sono all'apice. Sfila per Chiara Boni a seno nudo, ha amanti famosi (e facoltosi) e lascia intendere che tra loro c'è anche qualche politico. Cura il suo aspetto fisico con attenzione, ha la passione per i gioielli e dice che si sente fisicamente meglio, quando li indossa. ' Il mio senso estetico rispecchia la mia personalità e non è mediato dalle mode e dalla cultura. Mi piace tutto quello che è esagerato, luccicante, vistoso e originale e non mi importa quando dicono che ho cattivo gusto.'
Il partito dell'amore
In questo periodo di massima popolarità - l'inizio degli anni '90 - Moana si mette in gioco anche con la politica, prima affiancata da Schicchi e successivamente da Mauro Biuzzi. Ad una prima campagna elettorale più trasgressiva e giocosa ne segue un'altra più seria e concreta attraverso la quale il suo partito si propone tra le altre cose di far riaprire le case chiuse. Qualcuno si scandalizza, ma una pornostar impegnata in attività politiche ormai non è più una novità da almeno quattro anni. Moana mette da parte alcuni impegni professionali per dedicarsi al partito di cui è segretario nazionale fino all'ultimo.
La signora in rosso
L'abito rosso che Moana ha scelto per la sua ultima intervista televisiva, concessa a Pippo Baudo su RaiUno, è quello con la quale entrerà definitivamente nell'immaginario collettivo. Nessuno, neanche il conduttore, immagina che quella donna dalla bellezza abbagliante, la diva capace di stregare il pubblico con un sorriso e una risposta garbata e intelligente, abbia un male incurabile. Due anni prima, sul set di 'Amami', una commedia nella quale intepretava una pornostar che tentava di recuperare i rapporti col padre, Moana aveva parlato dei rischi del suo mestiere e aveva detto ''Chi ha voluto soddisfare i suoi gusti, ha continuato a farlo nonostante l'AIDS. Il sesso è come la droga, non si riesce a smettere e la vita non ci promette l'eternità in cambio di precauzioni. Io magari morirò prima di altri, ma mi sarò divertita molto di più.'
L'uscita di scena
Il 16 settembre del 1994 i media annunciano la morte di Moana Pozzi. L'attrice, alla quale era stato diagnosticato un tumore al fegato, si è spenta in un ospedale di Lione e il suo corpo è stato cremato subito dopo il decesso. Una notizia che nessuno si aspettava, e dopo lo sconcerto iniziale - e l'avvio del processo di santificazione mediatica - iniziano le congetture che renderanno la storia di Moana ancora più affascinante e leggendaria. C'è chi sostiene che la pornostar sia morta a Lione, mentre altri sostengono che sia ancora viva e abbia scelto di sparire e rifarsi una vita altrove. Si parla anche dei suoi possibili rapporti con i servizi segreti e la politica, che potrebbero averla messa in pericolo, e saltano fuori testimonianze diverse sulla sua scomparsa. Familiari, amici, colleghi, tutti hano una rivelazione eclatante da fare al pubblico.
Icona
Quando un personaggio così affascinante esce di scena al culmine della sua popolarità, inevitabilmente si tenta di rievocarlo in qualche modo. Non si contano le ''eredi'' di Moana - anche lanciate da Schicchi - che hanno provato a rimpiazzarla, ma finora nessuna ha lasciato il segno nell'immaginario collettivo e nella cultura popolare come lei. L'unico modo di rievocarla allora è il cinema o la televisione: Violante Placido si trasforma in Moana nella fiction di Sky incentrata sulla sua storia, che si conclude con l'intervista da Baudo. Ma la storia di Moana non si ferma con i titoli di testa di un biopic, perchè tra storie, verità e sensazionalismi è destinata a continuare a lungo.