Miyazaki - L’esprit de la nature, la recensione: un documentario imperdibile per gli amanti dell’animazione

Miyazaki - L'esprit de la nature è una piccola perla presentata in Venezia Classici, un documentario inedito sulla vita e le opere di Hayao Miyazaki, l'amato regista e fondatore dello studio Ghibli.

Una foto del giovane Hayao Miyazaki

Oltre il frastuono dei film più attesi, oltre il clamore delle star e degli eventi glamour, i festival di cinema nascondono un cuore pulsante: un'anima fatta di piccole grandi pellicole che, spesso, si ha modo di vedere in sala solo in queste occasioni. Una di queste è MIyazaki - L'esprit de la nature documentario, presentato in prima visione a Venezia Classici, che racconta il maestro del cinema animato giapponese attraverso una serie di filmati ottenuti grazie all'eccezionale autorizzazione dallo Studio Ghibli, ad interviste e a pareri di esperti che hanno nella loro carriera analizzato a fondo i lavori dello studio. Come suggerisce il titolo, tema conduttore dell'opera è la profonda tematica ecologista che riscontriamo nella maggior parte dei lavori di Hayao Miyazaki, una profonda riflessione su quei problemi che, a livello globale, stanno diventando sempre più pressanti.

Miyazaki - L'esprit de la nature: le origini e le ispirazioni

Miyazaki Spirit Of Nature
Una scena di Ponyo

Miyazaki nasce nel 1941, in piena seconda guerra mondiale e anche se piccolissimo il conflitto ha segnato enormemente la sua vita e la sua arte. fin dalla giovane età inizia a creare manga: raccontare storie, dargli vita e corpo è una vocazione che si concretizza dopo la visione de La leggenda del serpente bianco (Hakuja den), primo lungometraggio anime a colori, nonché prima produzione della da poco nata Toei Animation. Per il giovane Hayao è una rivelazione che lo spinge a perseguire la strada dell'animazione che lo porterà proprio in Toei a lavorare insieme al suo amico e mentore Isao Takahata, proprio colui insieme al quale anni più tardi fonderà lo Studio Ghibli.

Miyazaki Spirit Of Nature Principessa Mononoke
Una scena del film Principessa Mononoke

Nel raccontare questo e quindi quasi mezzo secolo di lavoro, il regista Leo Favier compie un vero e proprio viaggio nella vita e nelle opere del maestro partendo da quella che, più di altre, si distingue per maturità narrativa: la disillusa Principessa Mononke Il film forse più amaro e brutale di Miyazaki, utilizzato come punto di partenza per spiegare la presenza della tematica ambientalista in molti suoi lavori.

MIyazaki - L'esprit de la nature e un Miyazaki quasi inedito

Il documentario non si avvale di una struttura lineare, anche se la confezione è molto classica, ma preferisce seguire un flusso tematico che attraversa le varie fasi della carriera dell'artista giapponese. Pur mantenendo riferimenti cronologici si sposta dagli esordi al presente mantenendo come fulcro alcuni titoli iconici dei quali viene raccontata anche la difficile lavorazione, frutto della precisione e del perfezionismo del maestro.

Miyazaki Spirit Of Nature Totoro
Totoro mentre dorme nella sua foresta

Ad impreziosire il tutto ci sono diversi filmati d'archivio concessi dallo stesso Studio Ghibli: documenti rari e interessanti che mostrano un Miyazaki inedito e molto giovane alle prese con progetti e delusioni. Un uomo reale, stimato, ammirato ma non idolatrato, la cui vita viene raccontata di apri passo al lavoro. Interessanti anche gli interventi di Goro Miyazaki e del produttore e amico di sempre Toshio Suzuki che raccontano in prima persona sia lui che i progetti dello Studio, del museo e del parco a tema. A corredo anche altre voci di esperti, certo meno incisive, che aiutano comunque lo spettatore a comprendere meglio una narrazione che ruota intorno ad ambiente, conflitti e futuro, profondamente contaminata da quell'animismo che deriva direttamente dalla cultura e dal folklore giapponese che permeano le sue opere più iconiche.

Conclusioni

Miyazaki - L’esprit de la nature è un documentario pensato e diretto da un appassionato Leo Favier, perla per gli amanti del maestro che però è fruibile anche a chi non conosce bene Hayaho Miyazaki e le sue opere. Il regista, attraverso una serie di filmati d’archivio concessi dallo stesso Studio Ghibli racconta la vita e le opere dell’artista giapponese con passione ed efficaci, avvalendosi di una struttura classica anche se non lineare. Ottimo anche per approfondire non solo la tematica ambientalista tanto cara al maestro dell’animazione, ma anche tutte le altre che lo contraddistinguono come l’antimilitarismo e il profondo animismo che permeano molti suoi lavori.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
4.1/5

Perché ci piace

  • Le immagini rare proposte dal film.
  • Le interviste ai collaboratori stretti di Miyazaki.
  • La struttura classica ma non banale.

Cosa non va

  • Alcuni interventi non sempre incisivi.