Ci è sempre stato presentato come un contrasto, una contrapposizione: streaming da una parte, sale cinematografiche dall'altra. Ma se non fosse necessariamente così? È l'ottica dalla quale sono partite le tre entità che hanno dato vita a MioCinema, la nuova piattaforma streaming al debutto il prossimo 18 Maggio, che ci è stata svelata in una conferenza online da Andrea Occhipinti, Antonio Medici e Gianluca Guzzo, rispettivamente rappresentanti di LuckyRed, Circuito Cinema e MyMovies che è partner tecnico di questa nuova realtà. Un cammino che inizierà con il lancio de I Miserabili di Ladj Ly e si pone come obiettivo di ampliare e supportare l'esperienza della sala, per soddisfare un pubblico che cerca la qualità.
Lo streaming in supporto della sala
È stato Andrea Occhipinti a fornirci una prima panoramica di cosa sia MioCinema e del lavoro svolto in questo periodo in cui si è stati "confinati ma non fermi", pensando a possibili soluzioni per la situazione in cui ci troviamo che fossero sia provvisorie per questo periodo che valide sulla lunga distanza: "ci è venuto in mente di creare questa piattaforma perché da una parte le sale sono chiuse e non hanno nessun introito, frustrate per non poter portare avanti il rapporto con il pubblico, mentre dall'altra noi distributori abbiamo una serie di film che dovevano uscire e non possono farlo." Per questo si è pensato a volgere lo sguardo verso il digitale "che fa sempre più parte della nostra vita" ma lo si è fatto con un'ottica diversa: "La nostra piattaforma" ci ha tenuto infatti a specificare Occhipinti, "mette la sala e il suo pubblico al centro, li rende l'elemento fondante."
I cinema sono infatti al centro del progetto, avranno parte della remunerazione degli incassi dalla piattaforma MioCinema (si parla del 40% sul prezzo di acquisto per la sala di riferimento dell'utente) e la promuoveranno attraverso i propri canali. Un lavoro di concerto che intende cavalcare l'onda dell'accelerazione della diffusione del digitale per il lockdown, ma non intende stravolgere l'organizzazione delle diverse finestre di programmazione dei film anche al termine di questa emergenza. "Partiamo a sale chiuse con l'idea di dialogare col nostro pubblico" ha spiegato infatti Antonio Medici di Circuito Cinema, "ma con l'idea di accompagnare lo spettatore anche quando i cinema potranno riaprire." Medici illustra con chiarezza anche la differenza nell'offerta di MioCinema rispetto ad altri servizi concorrenti già consolidati: "Ci sono le grandi catene di alberghi e i boutique hotel; la grande distribuzione e i negozi che hanno prodotti ricercati" e lo stesso potrebbe accadere nel mondo del cinema, tra sale e piattaforme dedicate a produzioni più mainstream e altre che si dedicano a titoli di qualità.
Su MioCinema non ci sarà spazio per il cinema puramente commerciale, così come non ci saranno sale che faranno puramente programmazione di questo tipo. Non ci si limiterà ai film di LuckyRed, che saranno accompagnati da titoli BIM, Cinema, Teodora, 01 Distribution o di altri distributori che avranno pellicole adatte a questa proposta. Allo stesso modo non ci saranno solo sale del Circuito Cinema, ma che ne sposano la filosofia. Il tutto sempre e solo a supporto della sala, senza voler creare una contrapposizione e con la consapevolezza di "quanto sia importante la sala per valorizzare gli altri sfruttamenti", come ci ha spiegato Occhipinti, "ce ne accorgiamo ora che non c'è di quanto possa amplificarne il successo".
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Primi titoli, e prezzi, per chi ama il cinema
Allo stato attuale, infatti, ci saranno delle uscite in Premium VOD di film che sarebbero dovuti arrivare in sala. Ad aprire le danze è I miserabili di Ladj Yi disponibile dal 18 Maggio, accompagnato da una library di quindici titoli di film che si sono aggiudicati la Palma d'Oro. Il concetto è chiaro: una novità e un parco titoli che non siano gettati nella mischia senza criterio, ma selezionati con lo scopo di ampliare l'esperienza e approfondire. Un discorso che varrà anche per le uscite successive, che seguiranno ogni due settimane e saranno Dopo il matrimonio, Il meglio deve ancora venire e Matthias e Maxime di Xavier Dolan. Lo stesso criterio di approfondimento che viene portato avanti con altre iniziative in programma, come eventi e anteprime con registi, attori e altre figure di riferimento, con cui dialogare per completare l'esperienza.
Se per i film on demand varranno i criteri più comuni usati anche dalle altre piattaforme (30 giorni per poter guardare il film, 48 ore per completare la visione dal primo play, oltre ovviamente alla presenza dell'italiano e della lingua originale), queste anteprime ed eventi avranno un'orario stabilito. Interessante anche il prezzo scelto per le prime visioni, stabilito sui 7€, mentre i titoli che li accompagneranno varieranno tra €3.90 e €2.90, facendo valutazioni sul prezzo medio del biglietto in sala e una cifra "che tenesse in giusta considerazione tutti gli elementi", ha spiegato Medici, aggiungendo che "i vari esperimenti con prezzi molto alti non ci sono sembrati un buon modello di business."
Senza considerare ulteriori benefici per l'utente su cui si sta già ragionando, tra possibilità di abbonamenti e pacchetti, o sconti e promozioni incrociate tra visione in digitale e in sala quando sarà possibile tornarci (per esempio "compri un film oggi e ricevi un biglietto per andare in sala quando riapriranno"). MioCinema sarà infatti attiva anche quando i cinema torneranno a pieno regime e continuerà il proprio lavoro di concerto al mondo delle sale, oltre a ospitare una serie di film acquisiti direttamente per la piattaforma, "perché c'è un mondo di film che difficilmente trova spazio, che ha una distribuzione breve e frustrante per produttori, registi e pubblico." Parlavamo infatti dell'accelerazione di un processo e il lockdown sarà l'occasione per enfatizzare la differenza tra ciò che andrà in sala e altri contenuti ugualmente meritevoli di diffusione che non hanno la forza per gestire quel tipo di uscita.
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Dal proprio salotto al territorio
Al momento MioCinema ha già una lista di 75 sale aderenti e si punta ad averne 100 al lancio del 18 Maggio (che vanno a coprire un bacino d'utenza di 7 milioni di spettatori potenziali). All'atto della registrazione, l'utente dovrà fornire il proprio CAP e gli saranno proposte le strutture nel raggio di 40 chilometri da casa, tra cui scegliere la propria sala di riferimento che riceverà i proventi relativi ai film guardati. Ma nessun timore: nel caso non ci fosse una sala nelle vicinanze, l'utente potrà ugualmente usufruire del servizio digitale e dell'approfondimento che offrirà sui titoli che arrivano in sala e delle iniziative riservate agli spettatori online, in questo "luogo privilegiato per coltivare la propria passione per il cinema", come l'ha definito Medici.
In questa prima fase il servizio sarà fruibile su alcuni browser e alcuni sistemi operativi, con delle limitazioni dovute alla gestione dei DRM (per esempio in ambiente Apple si dovrà usare Safari), mentre per guardare il servizio sulla tv di casa ci si potrà avvalere di Chromecast e Fire Stick di Amazon. Il passo successivo sarà lo sviluppo di un'app mobile per Android e IOS e infine direttamente alle televisioni. Limitazioni iniziali dovute ai "tempi super rapidi" con i quali il servizio è stato messo in piedi, ma che punta a essere in tutto e per tutto adeguato a quello che richiede il mercato.