La violenza è sempre sbagliata... peccato però che la protagonista di May I Ask for One Final Thing? non sia dello stesso parere. L'anime, tratto da una serie di light novel di Nana Ōtori e disponibile dal 3 ottobre su Crunchyroll, è un fantasy che racconta una storia fatta di magiche atmosfere, incredibili poteri, giovani affascinanti e tante, tante scazzottate.
Di operazioni come queste il panorama anime ne è invaso: serie prese dalla carta e che raccontano di eroine forti, talentuose e determinate (meglio se belle e con poteri straordinari) che, in qualche rocambolesco modo, riescono a conquistare il cuore di tutti, inclusi una serie di aitanti, bellissimi e spesso ricchissimi giovani che ne riconoscono il valore. Riuscirà quindi questo anime sceneggiato da Deko Akao e diretto da Kazuya Sakamoto a distinguersi in qualche modo dalla massa?
May I Ask for One Final Thing?: Il potere della rissa
Scarlett è la fidanzata scelta per il secondo principe del regno, un ragazzo prepotente che per anni l'ha vessata con richieste assurde e prese in giro alle quali non ha mai potuto rispondere. Quando però, durante un ballo, lui annuncia la rottura del fidanzamento accusandola di aver trattato male la sua nuova fiamma, Terenezza, la giovane comprende di non aver più legami col suo tormentatore e per questo gli domanda un ultimo favore prima della rottura definitiva: tirare un pugno a lui e alla sua nuova fidanzata.

Quello che molti dei presenti ignorano, infatti, è che un tempo Scarlett era conosciuta con il nome di Principessa cane pazzo e, oltre che avere doti magiche incredibili è anche, a dispetto del suo aspetto regale e gelido, inaspettatamente forte. Inizieranno da qui per lei una serie di avventure che la porteranno a vestire i panni di implacabile giustiziera, sempre sostenuta e un po' infastidita da Julius il principe erede al trono che sembra nutrire per lei uno spiccato interesse.
Un anime simile ad altri
Riprendiamo a questo punto la domanda iniziale: riesce May I Ask for One Final Thing?? a brillare nella moltitudine di produzioni simili? Purtroppo quest'impresa non è riuscita a un titolo che affida molto al carisma della protagonista. Per quanto sia divertente e inusuale vedere una protagonista dedita menar le mani per vocazione, almeno in serie romantasy di questo tipo, purtroppo la caratterizzazione di Scarlett e il suo background la accomunano alle centinaia di eroine che l'hanno preceduta in anime di veloce consumo nati spesso da novel o videogiochi.

La protagonista che da quasi villain diventa poi l'eroina della storia è un cliché abusato fino all'eccesso nel quale è difficile muoversi per raccontare qualcosa che suoni effettivamente nuovo e accattivante. Le dinamiche da reverse harem poi fanno il resto dando alla vicenda quella forte componente di "già visto" che fa sprofondare il titolo tra i tantissimi che già affollano la piattaforma dedicata all'animazione orientale.
Poca originalità

Nonostante qualche sforzo produttivo in più che caratterizza il primo episodio, nemmeno la regia e le animazioni brillano per qualità e attenzione. Le scazzottate sono divertenti, vedere la dedizione con la quale Scarlett vi si dedica anche ma, quando alla lunga iniziano a stancare, non c'è molto altro a cui appigliarsi né per quanto riguarda la scrittura né per quanto concerne la qualità tecnica. May I Ask for One Final Thing? si accontenta così di percorrere strade già battute, sentieri dove le indicazioni ben chiare consentono ben poche svolte emozionanti.
Conclusioni
May I Ask for One Final Thing? è un’anime che purtroppo non riesce a distinguersi dalla massa. Nonostante le atmosfere fantasy e la carismatica protagonista scivola in una serie di cliché appartenenti al genere senza avere il coraggio di tentare strade nuove e proponendo una storia simile a tante altre per forma e scrittura. Anche la regia, dopo una tentativo iniziale di cura, non brilla per idee e qualità accontentandosi di animazioni in alcuni momenti piuttosto mediocri.
Perché ci piace
- La rissosa protagonista.
- Le atmosfere fantasy.
Cosa non va
- La narrazione che scade più volte negli stereotipi e nel già visto.
- Le animazioni non sempre di buona qualità.