Il thriller non è certo un genere particolarmente frequentato dalla fiction italiana. Per rilanciarlo Mediaset propone mercoledì in prima serata So che ritornerai, un film tv dall'impostazione 'hitchcockiana', come l'ha definita il regista Eros Puglielli, prodotto da RTI e dalla neonata Ares Film e interpretato da Manuela Arcuri che smette i panni della commedia per vestire quelli di una donna ricca e infelice, Anna Gastaldi, che vede la sua vita sconvolta dalla tragica morte del suo giovane amante che in punto di morte le promette che prima o poi tornerà da lei. Cinque anni dopo, Anna incontra un uomo che sostiene di essere proprio quell'amore che un incidente stradale aveva portato via da lei. Decisa a credere in quella miracolosa reincarnazione, Anna gli si getterà tra le braccia, ma ben presto, di fronte a morti e tragedie che la travolgeranno, dovrà ammettere di essere stata vittima di un raggiro e scoprire chi è dietro il diabolico piano. "So che ritornerai è un progetto che nasce per Manuela Arcuri - dichiara lo sceneggiatore Teodosio Losito - per valorizzare le doti drammatiche di un'attrice che ha deciso di mettersi in gioco con un ruolo complesso e particolarmente difficile. Credo che questo film rappresenti una tappa fondamentale per la sua carriera."
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Manuela Arcuri, com'è stata per lei quest'esperienza in un ruolo drammatico?
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Crede che continuerà in questo genere o proseguirà nella commedia?
Manuela Arcuri: Ho iniziato la mia carriera nel genere comico, con commedie brillanti, e la mia strada oggi è un po' cambiata. Non voglio però lasciare la commedia, perché mi piace far ridere la gente. D'altronde lo scorso anno ho fatto una commedia a teatro, Il primo che mi capita, con Antonio Giuliani. E' un ruolo che mi piace e che interpreto sempre molto volentieri. Il bello dell'attrice è proprio questo, avere la possibilità di interprare diversi tipi di personaggi.
Quali sono i suoi prossimi progetti?
Manuela Arcuri: C'è un progetto molto importante di serialità lunga, otto puntate di una fiction in costume che toccherà un lungo arco di tempo, dagli anni Venti ai Trenta. Per il mio personaggio sarà un passaggio di vita fondamentale: da giovane ragazza a madre di figli che nel frattempo diventeranno già grandicelli. Il titolo provvisorio è Il peccato e la vergogna e le riprese inizieranno a settembre.
Quando la rivedremo invece al cinema?
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In So che ritornerai interpreta il ruolo di una madre. Tra i suoi progetti rientra anche quello di diventare mamma nella sua vita reale?
Manuela Arcuri: Mi sono sempre immaginata come mamma nel futuro e avere una famiglia è fondamentale per me come donna. Mi piace l'idea di avere un bambino, ma per via di tutti i miei impegni non può essere un progetto imminante. Intanto la mamma la interpreto sul piccolo schermo e penso sia un buon allenamento.
Giancarlo Giannini, com'è stata quest'esperienza in So che ritornerai?
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Quindi è riuscito a trovato i finanziamenti per il suo debutto da regista.
Giancarlo Giannini: Non ancora a dire il vero, manca un 15%, ma conto di iniziare le riprese entro la fine dell'anno. Come genere, anche il mio film può essere considerato una sorta di thriller, con un tocco di fantasy visto che finisce nell'aldilà. Il titolo mi è venuto in mente proprio questa mattina: sarà La rosa e il coniglio.