Ludovina Martino sta vivendo sicuramente un momento d'oro confermandosi come una delle giovani star italiane più promettenti. L'abbiamo incontrata a Castiglione del Cinema, il nuovo festival che ha colorato Castiglione del Lago in provincia di Perugia, dove è stata l'ospite a sorpresa di una delle serate della kermesse. Così giovane (26 anni) già ospite a sorpresa di una manifestazione: "Mi fa un bellissimo effetto anche perché la location non la conoscevo ed è davvero suggestiva. Per me è sempre un onore incontrare il pubblico quando c'è n'è occasione perché sono coloro che ci fanno andare avanti e i motori del nostro lavoro, cioè emozionare le persone. Inoltre sono sempre grata in queste occasioni, come Laura Delli Colli che mi ha voluta per questa chiacchierata".
Verso il cinema italiano
Ludovica Martino sarà protagonista insieme ad altre promettenti giovani star di Resvrgis opera seconda di Francesco Carnesecchi (La Partita) che sarà presentato in anteprima ad Alice nella Città nella sezione Panorama Italia. Una battuta di caccia che si trasforma in una lotta per la sopravvivenza di un gruppo di ragazzi. È lecito quindi aspettarci un fantasy soprannaturale? Risponde Ludovica: "Non voglio fare spoiler ma potreste perché l'horror è sempre un po' imprevedibile. Sono dei ragazzi che hanno quest'idea di fare una battuta di caccia nel bosco. Caccia-bosco-ragazzi sono tre elementi che non andrebbero mescolati insieme (ride). Il bosco non sarà molto clemente nei loro confronti".
Un film che sembra darci la conferma di una certa rinascita del cinema di genere in Italia, soprattutto tra i giovani autori: "Credo che abbiamo dei grandi autori sul cinema di genere. Ho visto dei film horror negli ultimi anni di registi emergenti che stimo molto con cui avrei voluto lavorare e dei ruoli molto interessanti femminili come quelli di Matilda Lutz che avrei voluto interpretare. È interessante e difficile aprire una strada nel genere, anche il nostro è stato un progetto ambizioso e il produttore è stato estremamente coraggioso perché questo tipo di opere richiedono una fatica particolare, però poi ti ripagano".
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Skam Italia: gli inizi e cosa aspettarsi dalla sesta stagione
Skam Italia è la serie che ha lanciato la giovane attrice e ora è arrivata alla sesta stagione, attesa prossimamente su Netflix. Dal suo personaggio, Eva Brighi, è cominciata la storia di questo remake dell'originale norvegese e ripensarci all'attrice fa una grande tenerezza: "È stato una delle prime cose che ho fatto. Io ero nel cast di Tutto può succedere insieme a Benedetta Porcaroli, Matilda De Angelis, Valentina Romani e altre attrici agli inizi. Ripenso a quella ragazza di appena 18 anni che si approcciava a questo mondo e a questo lavoro. Sarò sempre grata a quella serie che mi ha fatto iniziare. Ciò che cerchi quando fai questo mestiere all'inizio è che qualcuno ti dia fiducia almeno una volta, quella è stata la mia occasione. Un ruolo così grosso in una serie così importante. Guardo a quegli anni con nostalgia".
Tra l'altro è stata una serie importantissima per i teen drama italiani oggi, perché parlava davvero ai giovani grazie alla scrittura di Ludovico Bessegato: "Era il 2017 quando abbiamo iniziato a girarla quindi per me sono passati tantissimi anni, quando sei adolescente cambi spessissimo da un anno all'altro, non sei più la stessa persona. In quel momento è stato un po' esorcizzare i miei anni adolescenziali, avevo due anni in più del mio personaggio. È stato un po' ricalcare e rivivere la mia adolescenza interpretando Eva ed erano drammi e traumi con cui empatizzavo bene perché avevo la fascia d'età del personaggio. Questo è stato fondamentale, spesso vengono presi degli interpreti che non sono realmente adolescenti. Per me è stato il progetto giusto al momento giusto, mi sentivo estremamente affine alle dinamiche a scuola e adolescenziali di Eva, se dovessi farlo adesso non riuscirei a capire determinate situazioni. A volte quando si è adolescenti i dettagli ci fanno soffrire invece poi maturando cambia questo punto di vista. Non lo definirei terapeutico o catartico ma mi ha prolungato un po' l'adolescenza per così dire.
Della sesta stagione non ha voluto incredibilmente sapere nulla: "Non l'ho voluta leggere. Sono poco presente nei nuovi episodi, ma voglio esserci perché mi fa piacere tornare a salutare i vecchi compagni di scuola, bisogna essere sempre grati ai progetti da cui si ha iniziato. Quest'anno però ho scelto di non leggere e sapere nulla, il mio personaggio non era necessario che sapesse, è molto marginale rispetto alla storia. So chi sarà il personaggio protagonista e quale sarà il tema ma non li posso rivelare, altrimenti mi uccidono, lo stesso vale per la finestra di uscita (ride)".
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Vita da Ludovica
Attualmente Ludovica Martino è nel cast di Vita da Carlo come new entry della seconda stagione. Una serie che ci racconta la giornata tipo di Carlo Verdone che è sostanzialmente all'insegna del caos e della follia. In un'ipotetica Vita da Ludovica come sarebbe la giornata tipo dell'attrice? "La vita da Carlo è veramente incasinata (ride), la mia per fortuna meno. Sul set mi sono resa conto di quanto effettivamente sia folle la vita reale di Carlo Verdone perché succedevano varie cose che lo dimostravano. La mia vita ha una grossa fetta dedita al lavoro ma non è tutto: mi sono laureata, ho anche altri interessi non sono solo una workaholic. Faccio pilates che mi rilassa un sacco, ascolto la musica, pianifico viaggi che è la mia attività preferita. Io se faccio un viaggio penso già a quello successivo, mi ritrovo già su Sky Scanner a scrollare i voli. Ora ad esempio ho in programma i mercatini di Natale, scovare quali sono i migliori e dove li fanno per poterci andare. Io sono proprio Babba Natale (ride) e vado a comprare gli addobbi molto prima. Il negozio a tema a Via del Corso ad agosto per me è come un parco giochi!".
Il suo personaggio in Vita da Carlo 2 è una versione sopra le righe di se stessa, una Ludovica fondamentalmente str***a e snob. Uno sfizio che si è tolta recitando: "Mi sono divertita tantissimo perché ti puoi veramente prendere in giro al massimo. Io ovviamente non sono così spero si sia capito: il personaggio è volutamente esasperato, però è stato anche un modo per prendere in giro tante attrici che fanno così e che mi è capitato di incontrare. Sono estremamente ridicole e ho voluto puntare proprio su quello che ho visto in prima persona. Mi sono ispirata un po' a quei divismi. È estremamente bello avere la libertà di essere autoironici con se stessi e di portarla ad un livello eccessivo, quasi sul filo del rasoio, fra il reale e Ludovica".
Anche una scelta coraggiosa se vogliamo, così giovane, perché non tutte magari si sarebbero prestate a prendersi in giro: "Non ti nego che io ero molto intimorita quando ho letto il copione perché ci stavo effettivamente mettendo il mio nome e cognome e la mia faccia. Poi però mi son detta che era qualcosa che avrei potuto fare con Carlo Verdone ed è stata appunto liberatoria. Ho pensato solo a divertirmi, anche quando avevo trattavo malissimo Carlo sul set, il mio personaggio gli metteva in piedi in testa, avevo paura i fan di Verdone mi avrebbero odiata e lui invece era convinto avrebbero riso. Alla fine aveva ragione lui e spero nessuno pensi io sia davvero così. Però è vero che è stato coraggioso da parte mia, probabilmente l'incoscienza della giovane età".