Una signora anziana di nome Louise va in vacanza al mare e perde l'ultimo treno per tornare a casa al termine della stagione festiva. Anziché cedere alla disperazione, lei decide di rimanere in quella località balneare, da sola (o quasi), e aspettare che ricominci il periodo di villeggiatura. Durante questa lunga attesa dovrà fare i conti con il freddo, la pioggia, l'alta marea che la isola da tutto e tutti. Riuscirà ad arrivare intatta all'estate successiva?
Una vita al mare
Per gli appassionati dell'animazione francese uno dei nomi di riguardo, che meriterebbe maggiore attenzione fuori dalla patria, è Jean-François Laguionie, regista attivo dal 1965 ma purtroppo poco noto al di fuori dei circuiti strettamente cinefili e festivalieri (in Italia, escluso Principi e principesse di Michel Ocelot, che Laguionie ha prodotto, è uscito solo La tela animata, e direttamente in home video). È quindi lodevole l'iniziativa della Festa del Cinema di Roma, che nel corso della sua undicesima edizione ha programmato, nella sezione Alice nella Città, il nuovo lungometraggio del regista, quel Louise by the Shore che ha già conquistato il pubblico francofono in occasione dell'anteprima mondiale a giugno al prestigioso Festival di Annecy. E se la collocazione nel programma destinato ad un pubblico più giovane è perfettamente comprensibile, è ancora più notevole la decisione di presentare il film come una collaborazione tra Alice e la selezione ufficiale della kermesse, suggerendo così un appeal più ampio che va oltre determinate fasce d'età.
E difatti vedendo il film è facile capire come Louise by the Shore (traduzione molto libera dell'originale Louise en hiver) possa conquistare un pubblico variegato, non solo per via della protagonista anziana (ma non siamo dalle parti di Up, nonostante la presenza di un cane adorabile quanto Dug) e dell'apparato visivo maestoso realizzato con un tratto semplice ma ricchissimo, con un misto di acquerelli e pastelli per i colori, ma anche per la forte componente simbolica e intertestuale (il riferimento più palese è Robinson Crusoe, ma ci sono anche sprazzi di Edgar Allan Poe e, tramite un viaggio a ritroso nella vita di Louise, una sorta di risposta animata a Il posto delle fragole di Ingmar Bergman). Insomma, sul piano puramente concettuale e formale ci troviamo di fronte all'ennesima conferma dell'altissima qualità del cinema animato transalpino, da assaporare senza esitazioni nel buio di una sala, in compagnia di questa affascinante vecchietta per un'ora e un quarto.
Aspettando l'inverno
L'esperienza di Louise è un racconto affascinante e gradevolissimo, penalizzato solo - a modesto avviso di chi scrive, ovviamente - da una componente emotiva non sempre presente nella misura necessaria, quella che avrebbe potuto trasformare il lavoro di Laguionie in un prodotto assolutamente imprescindibile per qualsiasi appassionato della settima arte. Così è "solo" un film discreto ma notevole, che meriterebbe maggiore visibilità per promuovere non solo l'animazione francese, ma anche proprio il lavoro del suo regista. Essere selezionato in una realtà molto localizzata ma comunque con un certo peso - in teoria - come la Festa di Roma è il primo passo nella direzione giusta. Speriamo solo che il pubblico al di fuori dell'area della kermesse capitolina non debba aspettare quanto Louise...
Movieplayer.it
3.5/5