La via segreta delle donne
- Lily Owens è una quattordicenne solitaria che vive in una fattoria della Carolina del sud con un padre burbero e anaffettivo. Alle soglie dell'età adulta, Lily è soffocata dal senso di colpa per aver inavvertitamente provocato la morte dell'infelice madre a soli quattro anni, e dal terrore di non poter essere amata da nessuno. L'ennesimo diverbio con il padre, che le dice che la mamma, fosse anche vissuta, l'avrebbe comunque abbandonata, e l'aggressione subita dalla domestica di colore della famiglia, colpevole di aver tentato di iscriversi alle liste elettorali e ora a rischio di denuncia per aver "provocato" il suo assalitore bianco, inducono Lily a lasciare la casa paterna su due piedi, e Rosaleen ad accompagnarla. Lily ha soltanto una traccia, un indizio sul passato della madre: l'immagine di una madonna nera, che la guiderà presso le sorelle Boatwright, produttrici di miele e custodi inconsapevoli della verità e della speranza della sua guarigione.
La regia di Gina Prince-Bythewood, a cui i produttori/ coniugi Will Smith e Jada Pinkett Smith hanno affidato questo progetto, è abbastanza anonima e sembra fin troppo timorosa di imbavagliare le interpretazioni. D'altra parte non si sbaglia con un cast di questo livello: accanto alle magnifiche Latifah e Okonedo (la Keys difetta ancora di mestiere, ma, diciamolo, è bellissima), c'è una Jennifer Hudson molto più naturale e matura che in Dreamgirls, e ovviamente una Dakota Fanning che è un piacere e un privilegio vedere crescere film dopo film.
Per gli uomini lo spazio non è molto, ma quello che hanno è decisamente ben sfruttato, grazie al giovane, energico Tristan Wilds ma soprattutto grazie a Paul Bettany, raffinato attore britannico che rappresenta davvero una scelta curiosa per il ruolo di un ruvido redneck. Nelle scene che a ha disposizione, e in particolare nel confronto finale con la Fanning, scolpisce con pochi tocchi un personaggio complesso e sofferente, un uomo troppo follemente innamorato della moglie per poter amare la sua bambina, e riafferma la rilevanza dell'universo maschile accanto alla soave "comunità delle api".Movieplayer.it
3.0/5