L’ultima parola: la vera Storia di Dalton Trumbo, il comunista di Hollywood

Arriva in sala anche in Italia il biopic umano e politico di uno degli sceneggiatori più proficui della "vecchia" Hollywood.

Secondo dopoguerra: l'alleanza tra gli Stati Uniti d'America e Unione Sovietica è solo un antico ricordo trasformatosi in una folle Guerra Fredda durante la quale i due Stati Federali hanno gareggiato per anni al fine di ottenere la supremazia mondiale. Questa situazione di gelo intercontinentale fin da subito minò, e non poco, la libertà di pensiero degli americani i quali, qualora fossero aderenti o semplicemente simpatizzanti del Partito Comunista, venivano visti come traditori della Nazione. È in questa realtà storica antidemocratica e folle che si inerisce la storia di Dalton Trumbo, sceneggiatore tra i più pagati di Hollywood negli anni '40, che per le sue idee comuniste nel 1950 venne condannato a 11 anni di reclusione, insieme ad altri 9 personaggi noti dell'epoca, per essersi rifiutato di rispondere alle domande della Commissione di fronte al Comitato per le Attività Antiamericane.

Trumbo: Bryan Cranston e Diane Lane in una scena del film
Trumbo: Bryan Cranston e Diane Lane in una scena del film

Più l'uomo che l'artista

Il cineasta Jay Roach ha deciso di trasporre sul grande schermo proprio la storia di Dalton Trumbo, basandosi sulla biografia di Bruce Alexander Cook, nel suo ultimo lungometraggio L'ultima parola: la vera Storia di Dalton Trumbo, ponendo però l'accento non tanto sul lato artistico ma più che altro su quello politico, umano, a volte quasi fallimentare, dell'uomo.

Trumbo: Bryan Cranston ed Helen Mirren in una scena del film
Trumbo: Bryan Cranston ed Helen Mirren in una scena del film

Trumbo, infatti, viene descritto come vittima del sistema, prima, come instancabile e geniale lavoratore, poi, ma anche e soprattutto come egocentrico padre di famiglia: perno e zavorra dei suoi cari. Nonostante sia stato quasi del tutto tralasciato, purtroppo, il lato artistico di Dalton Trumbo il lungometraggio alla sua storia ispirato risulta comunque un'opera sincera e riuscita, quasi, alla perfezione grazie alla linearità della narrazione, alla coerente ricostruzione di un'epoca e delle sue contraddizioni morali e moraliste. Un'opera in cui "la veridicità" degli avvenimenti viene accentuata con dei momenti in bianco e nero quasi a voler dare, soprattutto nel finale, una connotazione anche documentaristica al film. Jay Roach in L'ultima parola: la vera Storia di Dalton Trumbo si schiera palesemente dalla parte dello sceneggiatore dipingendo i persecutori del protagonista, tra i quali spicca la prima inquisitrice dello sceneggiatore Hedda Hopper interpretata da una magistrale Helen Mirren, come esseri ossessionati da un inutile patriottismo.

Bryan Cranston da Oscar

L'ultima parola - La vera storia di Dalton Trumbo: Bryan Cranston in una scena del film
L'ultima parola - La vera storia di Dalton Trumbo: Bryan Cranston in una scena del film

Dopo aver interpretato uno dei personaggi più belli mai scritti nella sua evoluzione per il piccolo schermo, il Walter White di Breaking Bad, Bryan Cranston torna sul grande schermo in un ruolo che sembra disegnato su di lui e non tanto per la somiglianza dell'attore a Dalton Trumbo ma perché la sua recitazione, al contempo drammatica e ironica, è altamente funzionale al mood che Roach ha voluto dare al biopic. Canditato come Miglior Attore Protagonista agli Oscar 2016, Bryan Cranston con la sua umana e impeccabile immedesimazione in Dalton Trumbo, forte anche di una spalla del calibro di Diane Lane nei panni della moglie dello sceneggiatore Cleo, si è confermato uno degli attori migliori della sua generazione tanto che, se non ci fosse la forte ombra di DiCaprio in lizza con lui per il più ambito dei premi della settima arte, sarebbe lui il più meritevole di questa annata.

Movieplayer.it

3.5/5