Il mito della Nave dei Folli ha radici antiche: si racconta infatti che coloro che non rispondevano alle convenzioni sociali, che vedevano il mondo da altri punti di vista esprimendo idee poco consuete, con più o meno forza, venissero confinati su una nave senza meta, alla deriva, in balia del caso e delle intemperie. Ma non serve andare troppo indietro nel tempo per scoprire figure che hanno cercato di forzare le rigide imposizioni di una mentalità arcaica, recinti che definivano il bene e male, che scindevano il giusto dallo sbagliato secondo criteri comunque arbitrari. Carlo Lucarelli ne La nave dei folli. Oltre la ragione cerca di offrire un racconto storico e umano di queste persone, figure che spesso i libri e il sentito comune hanno etichettato come individui problematici, ma che, in molti casi, erano solo avanti con i tempi presentando idee innovative o anticonformiste per l'epoca.
Nerone, Camille Claudel, Robert Schumann, Madeleine Pelletier, Cesare Lombroso e Lev Tolstoj, Giovanna di Castiglia, sono protagonisti di sei episodi in onda una volta a settimana dal 20 gennaio su Sky Arte (e in streaming su NOW), un viaggio non solo nelle loro vite, ma in modelli societari diversi eppure, purtroppo, ancora incredibilmente riconoscibili.
La Nave dei Folli. Oltre la ragione: parlare al passato, raccontare al futuro
Ed è così che veniamo a conoscenza di vite e vicende in grado di aprire nuovi orizzonti, di parlarci nel profondo di noi anche se, in alcuni casi, i soggetti raccontati sono ormai incredibilmente distanti nel tempo. Carlo Lucarelli fa quello che sa fare meglio e che ha proposto già molte volte con successo: rendere con i suoi testi e il suo modo di raccontare ulteriormente affascinanti queste persone, attraverso una narrazione mai morbosa e mai banale, fatta di aneddoti spesso noti ai quali si offre però un altro punto di vista, una nuova angolazione che permette di prendere le distanze dal sentito dire o dalla leggenda, e incontra invece la maggior accuratezza e completezza possibile, almeno per episodi di circa mezz'ora ciascuno, unendola ad una verità storica fatta di diverse fonti, attendibili e riconoscibili.
Sembrerebbe, quindi, evidente che uno degli obiettivi principali della docuserie sia quello di incuriosire lo spettatore, spingendolo a cercare, approfondire e riflettere per quello che risulta essere uno scopo raggiunto, in quanto a venir suscitata è anche la curiosità.
Scelte grafiche efficaci
Come anche era accaduto per In compagnia del lupo: Il cuore nero delle fiabe, a coadiuvare i testi sono presenti animazioni dal carattere gotico, con un design di forte impatto: figure di carta che prendono vita, un po' come marionette, un po' come ombre cinesi su un muro bianco e che, oltre ad essere accattivanti, restituiscono con efficacia il tormento e le inquietudini di chi non si sente accettato, capito o considerato da una società che etichetta e ingabbia.
Attraverso gli interventi di esperti come lo psicoterapeuta e divulgatore Michele Mezzanotte, Cathy La Torre, avvocata e attivista, Paolo Mazzarello, storico della medicina all'Università di Pavia, Francesca Cavallini, psicologa e fondatrice del Centro TICE e Gaspare Palmieri, psichiatra e psicoterapeuta, riusciamo poi a comprendere non solo i fatti ma le personalità, i desideri, le paure e le insicurezze di questi protagonisti: li percepiamo finalmente come umani e non come nomi su un libro di storia, li comprendiamo un po' meglio, perché attraverso di loro possiamo capire meglio noi stessi.
Conclusioni
La Nave dei Folli. Oltre la ragione è la nuova docuserie di Carlo Lucarelli che, con efficacia e la sapiente narrazione dello scrittore e autore, porta alla luce sei storie di persone fuori dagli schemi della loro società. Proponendo nuovi punti di vista, accuratezza storica e interventi interessanti, la serie centra gli obiettivi di parlare di presente e futuro raccontando il passato, oltre che di incuriosire lo spettatore.
Perché ci piace
- Le storie raccontate con sapienza e originalità.
- L'uso dell'animazione e di espedienti grafici suggestivi.
- I personaggi scelti: vite fuori dagli schemi del loro tempo ma profondamente connesse con il presente.
Cosa non va
- Non abbiamo trovato un vero e proprio evidente difetto, ma potrebbe scontentare chi non ama narrazioni storiche.