Preparatevi a innamorarvi di Yaxi Liu ed Enrico Borello, i protagonisti di La città proibita, terzo film di Gabriele Mainetti, che porta i film di kung fu a Roma. È la storia di Mei, ragazza cinese esperta di arti marziali che arriva in Italia per cercare la sorella. Per trovarla va in un ristorante all'Esquilino, "da Alfredo": il cuoco è Marcello, figlio del titolare.

In sala, il film mescola generi e culture. Oltre alle scene d'azione e al dramma quasi shakespeariano, c'è anche una storia d'amore tenera, che coinvolge proprio Mei e Marcello. Se vi state chiedendo chi siano i due giovani attori, possiamo dire che sono entrambi due talenti a cui il regista ha dato il primo ruolo da protagonisti.
Nel caso di Yaxi Liu quello in La città proibita è proprio il primo ruolo da attrice: l'interprete è infatti una stunt-woman, che Mainetti ha trasformato in attrice, scoprendone anche l'espressività. Nella nostra intervista ci raccontano com'è stato girare i combattimenti e quanto sia bello farsi dirigere dal regista romano.
La città proibita: intervista a Yaxi Liu ed Enrico Borello
La città proibita si apre con un combattimento mozzafiato. Mei è una guerriera formidabile ed è in grado di trasformare qualsiasi cosa in un'arma. Anche una grattugia!
Per Yaxi Liu è stato divertente: "La grattugia è una novità anche per me! Quando il nostro stunt coordinator, Liang Yang, mi ha proposto questo mezzo ho detto: però! Le scene di combattimento sono state molto impegnative, in particolare quella delle scale. Era una giornata molto afosa: solo a stare lì mi sentivo svenire. Guardavo queste scale, che dovevo fare correndo, e mi è preso un colpo. L'abbiamo ripetuta per molte volte".
Enrico Borello e Marco Giallini
Enrico Borello è un trasformista: in Familia è rasato, cattivissimo e completamente diverso da come appare dal vivo. In Il Principe di Roma invece ha interpretato la versione giovane del personaggio di Marco Giallini, che in La città proibita ha il ruolo di Annibale, amico di famiglia di Alfredo, che sorveglia il ristorante e il quartiere.

Com'è stato ritrovarsi su questo set? L'attore: "Mi ha fatto molto strano! Anche perché all'inizio, quando abbiamo fatto Il principe di Roma, non ci eravamo tanto presi. Invece poi, quando abbiamo girato questo, incontrarlo tutte le mattine per me è stato bellissimo".
Lavorare con Gabriele Mainetti

Il personaggio di Marcello dice: "La vita in questa città è bella nonostante tutto e ci sorprende sempre". Quanto si è sorpreso Borello sul set di Mainetti? L'attore: "Mainetti per me è ancora sorprendente: è una personalità, un artista molto complesso, molto articolato. Allo stesso tempo ha la capacità di condensare, di dirigere. Ha gusto, cura, sa essere severo. Ha tantissimi aspetti e ogni volta te ne fa scoprire uno nuovo, che potrebbe sorprenderti. Poi è vero che la vita è bella e, nonostante tutto, ti sorprende sempre. Almeno io ci credo tantissimo".