La preziosa opera di Midnight Factory non consente solamente di portare alla luce horror attuali magari nascosti e difficili da trovare, ma anche di rispolverare in una nuova veste opere del passato forse ormai dimenticate, ma in realtà veri e propri cult. Come ad esempio La casa di Mary (titolo originale Superstition), rispolverato ora per la prima volta in blu-ray con una sontuosa Gold Edition della collana horror di Plaion.

Il film di James W. Roberson fu girato nel 1982, ma venne distribuito prima in Italia e poi solo nel 1985 negli Usa, mentre in altri paesi fu messo al bando, trovando poi il suo percorso di successo fra tv private e vecchie videocassette. Eppure questo horror, per anni difficile da trovare, si può considerare tra i capostipiti del genere slasher e di quello sulle case maledette. Un precursore che nonostante una sceneggiatura zoppicante dimostrò di non avere freni sulla fantasia e la spettacolarizzazione dei massacri.
Una casa infestata e tante morti violente

La protagonista de La casa di Mary è un'abitazione fatiscente lasciata in eredità al clero ma spesso teatro in passato di morti violente. Nel momento del passaggio di consegne tra il reverendo Harry (Stacey Keach) e il più giovane Thompson (James Houghton), la curia decide di affittare la casa per motivi economici. In una casupola adiacente vivono i discendenti dei donatori Vera con il figlio Arlen: il ragazzo è mentalmente instabile e ben presto verrà ritenuto responsabile delle uccisioni.

Intanto le morti cruente e misteriose si susseguono, ne rimangono vittime operai durante la ristrutturazione e perfino lo stesso reverendo Harry in un violento e stranissimo incidente. Il tutto mentre ogni tanto appare agli altri una misteriosa bambina vestita di bianco. L'ispettore Sturgess (Albert Salmi) indaga ma è il dinamico Thompson a scoprire che tutto potrebbe essere causato da un episodio di tre secoli prima, quando una strega venne giustiziata per l'omicidio di una bambina. In realtà lo spirito di quella strega è ancora vivo e vegeto, infesta la casa ed è assetato di vendetta.

Tanto splatter tra uccisioni cruente, fantasiose e raccapriccianti

Tra case infestate, streghe, preti e maledizioni soprannaturali, La casa di Mary sembra riproporre tanti temi degli horror più classici. Il pezzo forte del film, però, è proprio la parte splatter, non banale per l'epoca e ancora libera dal politicamente corretto. Le uccisioni sono ingegnose, ricche di fantasia, raccapriccianti ed estremamente violente, tra corpi tranciati e fatti a pezzi, teste che esplodono in un forno a microonde, lame rotanti impazzite, volti deformati e massacri sanguinosi. Una sequenza di efferate crudeltà esaltate da effetti speciali artigianali, a volte un po' superficiali, ma decisamente suggestivi, che ne fanno un B-movie ruspante e vitale nonostante il basso budget.

Certo cotanta vitalità arricchita da una brillante fantasia, con rimandi anche al cinema italiano di Mario Bava e Dario Argento, avrebbe meritato di essere sorretta da una sceneggiatura di maggior spessore. Proprio nello script, oltre che in qualche interpretazione un po' troppo dilettantesca, il film perde mordente, denotando anche un po' di confusione nell'affastellare eventi e personaggi. Ma va detto che si rifà con la colonna sonora incalzante di David Gibney, qualche azzeccato flashback sulla condanna della strega e un finale tutt'altro che consolatorio.
Il blu-ray: buona tecnica, card, booklet e quasi un'ora di interviste

Come detto, La casa di Mary è disponibile per la prima volta in blu-ray grazie a una bella Gold Edition targata Midnight Factory, caratterizzata dalla consueta elegante slipcase all'interno della quale troviamo anche una card da collezione e un booklet di approfondimento. Il video trasmette tutta la grinta del 35 mm originale con una corposa grana naturale ma anche con un dettaglio eccellente e un croma vigoroso. Qualche fisiologico calo lo si riscontra nelle scene più scure. L'audio è presentato con le tracce DTS HD Master Audio 2.0 sia per l'italiano che l'inglese, pulite e di discreta qualità manche se ovviamente molto chiuse come spazialità e piatte quanto a dinamica. Troviamo inoltre quasi un'ora di extra: oltre al trailer inglese, infatti, ci sono "Lake of Fire", ovvero un'intervista a James Houghton di 30 minuti, e "That Crazy Witchcraft". intervista a James Robertson di 24 minuti.