La bella e i narcos
Laura Guerrero ha ventitre anni ed è una bella figliola, dai lunghi capelli e delle gambe infinite, che sogna di diventare una reginetta di bellezza. In occasione dell'elezione della locale Miss Baja California, sembra arrivato finalmente il suo momento, anche grazie alle "conoscenze" della sua amica Asuzena, che ha un fidanzato legato al narcotraffico. Un raid della DEA, una sparatoria durante la quale Asuzena scompare, e presto l'ingenua Laura è coinvolta in una spaventosa, angosciante avventura che la vedrà trasformanrsi in pedina nelle mani del malavitoso Lino.
Thriller atipico dai tempi dilatati, Miss Bala punta tutto sulla prova e sul corpo dell'esordiente Stephanie Sigman, che, bisogna dirlo, si qualifica a pieni voti in tutti gli aspetti, impersonando con intensità e generosità questa sfortunata eroina.
Il film, però, manca di autentica tensione, a causa soprattutto di una sceneggiatura esangue e di una regia troppo pedante, dettagliata, che non lascia spazio ai personaggi e che, nell'affrontare le scene più movimentate della pellicola, sembra più volere fare sfoggio di virtuosismi che aspirare ad assicurare il coinvolgimento dello spettatore.Così ci troviamo di fronte a quello che non possiamo certo definire un brutto film, perché è ben realizzato e ben recitato, ma che finisce per stancare molto presto: vorremmo fare il tifo per Laura, commuoverci per la tremenda distorsione del suo sogno, essere toccati dal suo affetto per il fratellino, e non riuscirvi è piuttosto frustrante. Altrettanto frustrante e vedere come Miss Bala fallisca nel suo obiettivo dichiarato, quello di essere un film di denuncia delle violenze operate in Messico dai narcotrafficanti, che fanno vittime quotidianamente tra donne e bambini. E' troppo surreale, rocambolesco e inspiegabile il destino della bellissima Laura perché possa farci pensare a quello di centinaia di innocenti vittime dell'indifferenza, della corruzione e dell'avidità umana.
Movieplayer.it
3.0/5