Il mattino della conferenza stampa di Iron Man 3, Londra si risveglia avvolta di sospettosa commozione. È il giorno dell'ultimo addio a Margaret Thatcher, una che combatteva a suon di tailleur non meno micidiali delle corazze degli eroi Marvel. È il caso di dirlo oggi: Iron Man vs. the Iron Lady. Infatti il fantasma di 'Maggie' non ha mancato di funestare la presentazione del film alla stampa internazionale: repentini cambi di sede per l'incontro con i talent (il luogo inizialmente previsto si trovava proprio sul cammino del corteo funebre) e premiere ufficiale slittata di un giorno. Gli addetti stampa poi puntualizzano che domande sulla lady di ferro non sono gradite. (Guardandosi attorno, nessuno sembrava averci pensato a dire il vero - "Gwyneth, ci chiedevamo quale fosse la tua posizione rispetto alla lotta contro le Trade Unions dell'84"...ma ti pare?). Ma ecco entrare i protagonisti della nostra giornata: il regista Shane Black (che eredita il comando del progetto dopo due episodi diretti da Jon Favreau), il co-sceneggiatore Drew Pearce, un sempre brillante Robert Downey Jr., la radiosa Gwyneth Paltrow, l'icona Sir Ben Kingsley (nel ruolo del cattivo di turno, il terrorista Mandarino), il sorridente Don Cheadle e la silenziosissima Rebecca Hall. A questo punto l'atmosfera è già più festosa: un centinaio di giornalisti già galvanizzati dalla frizzante preview del film e Robert Downey Jr. che gigioneggia che è una meraviglia (ogni volta che prende la parola, grandi risate in sala). E poi alla trenta-trentunesima volta che tutti quanti ci ripetono quanto sia stato magnifico lavorare a questo film, anche noi siamo definitivamente contagiati, e convinti che sia stato proprio così.
Lavorando a questo terzo episodio, avete tenuto a mente i due film procedenti o avete cercato di ripartire da zero? È stata dura lavorare alla sceneggiatura? Drew Pearce: Ho scritto la sceneggiatura assieme a Shane Black. Partivamo da un modello fantastico, quello messo in piedi da Jon Favreau: era difficile sbagliare!Shane Black: Quando arrivi a lavorare ad un progetto come questo, non puoi pensare che il terzo episodio fosse dato per scontato. Piuttosto devi guardarti indietro e capire cosa è rimasto da raccontare. Poi devi anche pensare cosa piace a te personalmente e ad un modo per includerlo nella storia. Così ho cercato di raccontare qualcosa di diverso e di esplorare nuovi aspetti. In tutto questo Jon Favreau si è comportato da vero signore: all'inizio mi ha chiesto cosa avessi in mente, io gli ho spiegato che volevo fare qualcosa di nuovo pur rimanendo coerente con la tradizione che aveva stabilito. Avrebbe potuto muovermi critiche in ogni momento e invece è stato la persona che ha partecipato al progetto nella maniera più preziosa per me.
Quello di Iron Man però è un enorme franchise e hai dovuto fare i conti con la grandezza del progetto... Shane Black: Ma questo non è importante! Sappiamo tutti cosa ci si aspetta da un film d'azione. Per me è più importante inventare una storia che funzioni. A volte vedi questi grande produzioni che sono tecnicamente perfette, ma mancano di una storia coinvolgente. Nel momento in cui ho avuto la possibilità di prendere parte a questo progetto e collaborare con persone come Robert Downey Jr., sapevo che le cose avrebbero funzionato. La storia è l'elemento fondamentale: la spettacolarità è solo una parte di questa, e non viceversa.
Come hai lavorato con gli attori? Avete provato molto o hai lasciato spazio all'improvvisazione? Shane Black: Ho avuto la fortuna di lavorare con attori di grande talento che anche quando hanno dovuto affrontare scene molto strutturate hanno saputo recitare magnificamente con grande scioltezza, proprio come se stessero improvvisando. Abbiamo comunque cercato di rimanere il più possibile fedeli alla sceneggiatura. In un'occasione, al termine di una scena chiave del film in cui gli attori hanno recitato particolarmente bene, la crew è addirittura scoppiata in un applauso spontaneo.Il rapporto fra i personaggi di Don Cheadle/Iron Patriot e Robert Downey Jr./Iron Man è molto bello. Come ci avete lavorato? Don Cheadle: In compagnia di Robert ti diverti talmente tanto che a quel punto sei in grado di fare qualsiasi cosa nel film. Sì, ci siamo divertiti molto ed è proprio questo che ci ha permesso di portare la nostra relazione ad un altro livello e trasporla anche nel film.
Tony Stark/Iron Man in questo film realizza alcune cose importanti riguardo sé stesso e forse questa è stata anche l'occasione per esplorare più a fondo il tuo personaggio. Robert Downey Jr.: Sì, è così. Il fatto è anche che dopo The Avengers abbiamo capito che non potevamo andare oltre in termini di spettacolarità. Pensando alle persone che vanno a vedere i nostri film, ci siamo poi detti che non potevamo continuare per sempre a fare lo stesso genere di cose.
Ben, per te è stato come entrare in un mondo totalmente nuovo. Com'è andata? Ben Kingsley: Devo fare i complimenti ad ognuna delle persone sedute a questo tavolo perché il benvenuto che hanno saputo dare ad un nuovo arrivato è stato straordinario. Credo che tutto quello che sono riusciti a creare con il franchise di Iron Man sia dovuto alla gioia che mettono in quello che fanno. Il benvenuto che mi hanno dato è stato così generoso che ha fatto sì che questa diventasse per me un'esperienza fantastica.
Gwyneth, cosa pensano Chris [Martin, leader dei Coldplay e marito della Paltrow] e Apple [la loro figlia] del tuo ruolo in Iron Man 3? Gwyneth Paltrow: Chris, Apple e alcuni dei suoi amichetti hanno già visto il film ed è piaciuto molto a tutti! Anche io sono rimasta sorpresa perché a volte sul set faticavo a seguire lo svolgimento della storia, ma poi nel film tutto funziona a meraviglia ed è anche molto divertente. Sono molto felice del lavoro che Shane ha fatto.
Pepper Pots in questo episodio è anche un personaggio molto forte: era già così nel fumetto originale o è stato sviluppato in questa maniera per il film? Gwyneth Paltrow: Io non conoscevo Iron Man prima che Jon Favreau mi chiamasse per il primo episodio. A dire il vero non avevo mai letto fumetti. Dopo essermi incontrata con lui la prima volta, mi presi un paio d'anni di pausa per dedicarmi alla famiglia. All'epoca non c'era ancora una sceneggiatura e non avevo idea di cosa avrei fatto nel film. È stata una grande avventura interpretare Pepper Pots. Non avrei mai pensato di prendere parte ad un film di supereroi dei fumetti ed ora sono così felice che, negli ultimi sei anni, questo sia diventato il mio lavoro principale!Rebecca, anche il tuo è un personaggio molto forte. Che cosa hai trovato di attraente in... Rebecca Hall: ...in Tony Stark? Niente! (ride) Quello che mi piace del mio personaggio [la genetista Maya Hansen] è che si tratta di un genio della scienza, una donna molto ambiziosa. Questo è anche ciò che in qualche modo la unisce a Tony, anche se poi di fatto rimane sempre molto concentrata sui propri scopi.
L'armatura è un elemento centrale del film: ma è l'armatura che definisce chi la indossa? Ben Kingsley: Il film esplora la dimensione dell'esteriorità, l'armatura e i suoi diversi strati. Penso che questo fosse ciò che Shane desiderava: mostrare il cuore e la sua vulnerabilità, scene di violenza intervallate a momenti di tenerezza. La struttura stessa del film alterna l'idea dell'indistruttibilità e dell'infallibilità con quella della vulnerabilità. È questo movimento che mi affascina: esplorare la bolla in cui viviamo e cosa c'è al suo interno. Ad ogni modo, io ci sono abituato a vivere in una bolla, dunque per me tutto ok!Robert, sei in gran forma nel film! Ti sei allenato in qualche maniera particolare per il ruolo? Robert Downey Jr.: Odio ammetterlo, ma Don [Cheadle] è più in forma di me! Ed è anche più forte fisicamente. Ma non lascerò che sia così per sempre!
Nel film Tony Stark soffre di attacchi d'ansia. Nella vita reale succede anche a te, per esempio quando un contratto sta per finire o, al contrario, vieni ingaggiato per altri 17 film...?
Basta farmi domande: mi mettete ansia! Soprattutto una domanda come questa! (grandi risate in sala)
Dirigeresti tu stesso un film Marvel?
No! Non mi immagino lì seduto a pensare a come fare il film e poi a divertirmi mentre lo giro... Sono film di genere, ma li trattiamo comunque seriamente! E poi se non sei tu a girare il film non ti devi preoccupare di quanto costa e non sei tenuto a pensare continuamente al budget!
C'è qualche storia o personaggio particolare che avremo occasione di vedere nel prossimo Iron Man o magari nel prossimo The Avengers? Drew Pearce: Non ho idea di cosa succederà nel prossimo film... O se ce ne sarà un prossimo!
Ma non preoccupatevi: tutti al tavolo ridono. Il futuro di Iron Man è al sicuro!