Su Netflix il Natale è già iniziato il 15 novembre con il debutto di Klaus - i segreti del Natale, lungometraggio d'animazione realizzato con tecniche tradizionali che racconta un'avventura festiva per tutte le età. Ma cosa si cela dietro la lavorazione di un progetto simile, di cui abbiamo parlato nella nostra recensione di Klaus, una produzione spagnola in lingua inglese che è anche il primo lungometraggio animato distribuito dalla celebre società di streaming? Per saperne di più abbiamo intervistato i due production designer del film, Szymon Biernacki e Marcin Jakubowski, che hanno lavorato a stretto contatto con il regista e soggettista Sergio Pablos.
Questione di disegni
Per cominciare, qual è la funzione del production designer per un film d'animazione?
Szymon Biernacki: La risposta rischia di diventare molto lunga (ride, n.d.r.). Per farla semplice, il production designer è responsabile dell'estetica del film e di tutto quello che si vedrà sullo schermo. Ovviamente ci vuole l'approvazione di terzi, ma nella fase iniziale siamo noi, praticamente da soli, a definire lo stile e il tono del film in termini visivi.
Marcin Jakubowski: Collaboriamo con tutti i reparti, ci sono circa 300 artisti che lavorano al film ed è importante che capiscano qual è lo stile del progetto.
Biernacki: Il nostro incarico principale, a mio avviso, è aiutare il regista a raccontare la storia che ha in mente, a trasmettere il messaggio giusto a livello visivo: è una commedia, o qualcosa di più serio? Lo stile deve corrispondere all'intenzione dell'autore.
Jakubowski: Nelle prime fasi della lavorazione noi facciamo i concept art, per definire l'estetica del film. Lavoriamo con il regista e lo aiutiamo a visualizzare il tutto. Collaboriamo con tutti gli artisti, a volte correggendo quello che hanno fatto. Dobbiamo anche creare ogni singolo elemento visivo del film, anche le cose più stupide o banali come il fieno di cui si nutre il cavallo, per esempio. In quel caso non è particolarmente divertente, ma fa parte del lavoro.
E come siete finiti a lavorare su Klaus - I segreti del Natale?
Jakubowski: Conoscevo Sergio Ramos, il regista, già da prima, e da come mi parlava del progetto mi è venuta subito voglia di lavorarci. L'ho aiutato con le illustrazioni per il pitch, per convincere i produttori, e dopo ho incontrato Szymon.
Biernacki: Ci conoscevamo già tramite un forum per artisti in Polonia, ma era solo virtuale, ci siamo incontrati di persona proprio lavorando a questo film. Marcin mi aveva consigliato a Sergio per un altro progetto in precedenza, e ci siamo ritrovati con questo incarico condiviso perché lavoriamo bene insieme e abbiamo sensibilità simili.
Jakubowski: Abbiamo fatto il proof of concept, abbiamo definito lo stile, abbiamo fatto i primi test con la luce, e poi abbiamo aspettato un paio d'anni prima che la produzione iniziasse per davvero, quando Netflix ha deciso di finanziare il film.
L'importanza di Netflix
Com'è stato lavorare a un film d'animazione tradizionale per Netflix? È una sorta di incrocio tra passato e futuro.
Biernacki: Per noi è un sogno che si avvera, vedere i nostri disegni che prendono vita sullo schermo. Ed è particolarmente bello lavorare con l'animazione tradizionale, perché ti dà la possibilità di metterci maggiormente la tua personalità. Sono felice che Netflix abbia appoggiato il progetto, perché nessun altro voleva farlo. Credo che sia anche la soluzione migliore per far arrivare il film al pubblico, con la distribuzione globale simultanea.
Jakubowski: Il problema oggi, e non è legato alla qualità dei film in senso stretto, è che ci sono moltissimi bambini, ma è difficile convincerli ad andare in sala per un film d'animazione tradizionale, o anche solo renderli consapevoli della sua esistenza.
Qual è stata la vostra scena preferita, in termini di lavorazione?
Jakubowski: La risposta è complicata, perché c'è una differenza tra la sequenza a cui abbiamo lavorato con maggiore piacere e quella che preferiamo nel film vero e proprio.
Biernacki: Esatto, perché quelle che abbiamo odiato a livello lavorativo sono le più belle del film. Devo dire che mi è piaciuto molto disegnare la sequenza in cui Jesper, il protagonista, arriva in città per la prima volta.
Jakubowski: Un'altra scena di cui siamo molto fieri, una che è stata molto complicata da fare, è quella in cui Jesper propone diverse idee per il Natale a Klaus. È molto ricca sul piano emotivo, e a livello di design e luci ha richiesto molto lavoro. È stato faticoso, ma molto gratificante.
Un sogno che si avvera
Non so se avete visto il film finito, ma nel caso, corrisponde a ciò che avevate immaginato?
Biernacki: Il film non è ancora finito, mancano circa sei settimane (l'intervista si è tenuta il 18 settembre, n.d.r.), ma l'abbiamo visto in ogni fase di lavorazione, perché noi controlliamo ogni singola inquadratura. Le sequenze completate hanno superato ogni aspettativa, rivedendole ci siamo resi conto che non immaginavamo un risultato simile.
Jakubowski: A volte si vince, a volte si perde. Con questo film ci siamo spinti oltre, e il risultato è superiore a ciò che speravamo.
Per chiudere, pensate che questo film possa incoraggiare le persone, soprattutto negli Stati Uniti, a puntare di nuovo sull'animazione tradizionale?
Biernacki: È una delle nostre speranze, e lo è stato fin dall'inizio, che il film possa spingere la gente a sperimentare un po' di più con l'animazione fatta a mano. Speriamo che possa anche spingere quella tecnica verso il livello successivo, e che non si ricorra solo alla nostalgia. Speriamo che dia uno scossone all'industria.
Jakubowski: A livello tecnico, speriamo anche che si rendano conto che è possibile ottenere con l'animazione tradizionale gli stessi effetti di luce e immersione che si tende ad associare alla tecnologia tridimensionale.