Il 28 novembre 1987 nasceva l'attrice britannica Karen Gillan. Prima di approdare al cinema, settore in cui lascerà un ottimo segno soprattutto per quanto riguarda la componente più mainstream, ancora giovanissima Gillan muove i primi passi nel mondo dello spettacolo come modella. Solamente però grazie alla partecipazione nella celeberrima serie televisiva Doctor Who riuscirà a imporsi nell'immaginario collettivo.
Quello che succede di lì a poco è uno dei più classici (ma non per questo da sminuire) percorsi cinematografici hollywoodiani. L'interprete inizia infatti a muovere i primi passi nella Mecca del cinema in punta di piedi, dalla porta laterale. Poco alla volta trova sempre più spazio, sempre più consensi fino a raggiungere un alto livello di riconoscibilità mediatica e produttiva. Con l'occasione del suo recente trentacinquesimo compleanno, abbiamo quindi deciso di ripercorrere in ordine cronologico le cinque tappe più importanti del percorso dell'attrice, almeno sinora.
1. Guardiani della galassia (2014)
Seppur la sua carriera nel mondo dell'intrattenimento era già di fatto ampiamente avviata, Guardiani della galassia è sicuramente il titolo principale a cui Karen Gillan deve rendere conto per essere riuscita a fare breccia nel cuore degli spettatori e sul taccuino delle buste paga dei produttori. Il film diretto da James Gunn è infatti uno dei capitoli più felici dell'interno Marvel Cinematic Universe e nel giro di poco riesce a mettere d'accordo sia critica che pubblico divenendo quasi un cult. Partecipare a questa produzione significa quindi crearsi un ottimo biglietto da visita, soprattutto per Gillan che all'epoca non era ancora trentenne. Nel film interpreta Nebula, un personaggio molto sinistro e ampiamente connesso con Thanos. Il ruolo può sembrare semplice, in realtà non è facile riuscire a reggere l'urto degli eroi protagonisti portati sullo schermo da Gunn, così come è altrettanto difficile dover fare i conti con un cast di primaria importanza che vede, tra gli altri, la presenza di nomi come Chris Pratt, Zoe Saldana, Glenn Close, Dave Bautista, Vin Diesel e Bradley Cooper (seppur questi ultimi due si limitino a prestare solo la voce ai loro personaggi). Nebula invece, grazie ovviamente al carisma di Gillan, riesce a emergere e a diventare un valore aggiunto della pellicola, tanto che la sua personale storia narrativa toccherà le corde giuste del pubblico, emozionandolo al punto tale da non essere abbandonata in scena come successo con molti altri personaggi che hanno abitato per poco l'universo Marvel, ma spingendo i creativi a tenerla poi presente per ulteriori ritorni. Compreso il recentissimo speciale natalizio di cui vi abbiamo parlato nella nostra recensione.
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2. La grande scommessa (2015)
Che piaccia oppure no, quello scritto e diretto da Adam McKay è uno dei titoli più curiosi e significativi del nuovo millennio. La grande scommessa è una commedia nera che sa benissimo di trattare una materia complicata, cervellotica e lontana dal gusto più popolare, ma proprio per questo gioca tutte le sue carte mettendosi al servizio del pubblico. L'idea infatti è quella di portare sullo schermo un carnevale di maschere grottesche, situazioni caricaturali all'ennesima potenza e personaggi ampiamente fuori dal coro. Il tutto per provare a raccontare con fare spigliato, divertente e nella maniera più semplice ma al contempo completa possibile, la grande speculazione finanziaria alla base della crisi economica del 2008. McKay ha le idee molto chiare, sia sullo stile che sui toni da adottare. Soprattutto, però, sembra molto determinato a circondarsi di un cast d'eccezione a cui affidare anche ruoli che più che altro potremmo definire camei. Al di là, infatti, di protagonisti del calibro di Brad Pitt, Ryan Gosling, Steve Carell e Christian Bale, trovano spazio anche Margot Robbie, Selena Gomez, Marisa Tomei e, appunto, Karen Gillan. Non importa se le sue battute coprono un lasso di tempo davvero esiguo, quello che conta è essere riuscita in poco tempo a farsi notare ai massimi vertici della produzione hollywoodiana e a prendere parte a un progetto che, ancora oggi, risulta essere uno dei più indovinati e apprezzati del cinema contemporaneo.
3. The Circle (2017)
Tratto da Il cerchio, romanzo del 2013 scritto da Dave Eggers, The Circle è un film distopico che vuole provare a ragionare sull'influenza e l'invadenza dei social network nel mondo contemporaneo. I temi al centro dell'indagine sono quindi il valore della privacy, la trasparenza senza filtri da adottare sulle nostre bacheche personali e l'estenuante ossessione di controllo veicolata dalle piattaforme in grado di far perdere il senno anche al più lucido tra gli utenti. L'operazione è senza dubbio affascinante, anche perché la patina da thriller ad alta tensione funziona nel restituire un prodotto godibile e magnetico. Tuttavia, il film non ha ricevuto il consenso sperato. Il pubblico infatti ha giustamente notato la carenza di originalità, non tanto per la fonte testuale alla base del lavoro, quanto per le traiettorie non molto al passo coi tempi (soprattutto dopo il successo unanime di una serie come Black Mirror a cui il film sembra rifarsi più o meno direttamente). Detto ciò però, The Circle diventa un tassello importante nella carriera di Karen Gillan che, poco alla volta, sta riuscendo a trovare sempre maggiori consensi e spazi all'interno dell'industria cinematografica. Infatti, nonostante i protagonisti del film siano Emma Watson e Tom Hanks, in questo progetto Gillan si cuce addosso un personaggio significativo in grado di poter far risaltare le sue qualità.
4. Jumanji - Benvenuti nella giungla (2017)
Tecnicamente sarebbe un sequel del cult del 1995. In realtà però Jumanji - Benvenuti nella giungla è un vero e proprio reboot. Quello diretto da Jake Kasdan è l'aggiornamento di un format che ha funzionato abbondantemente in passato e che qui vuole provare a tornare sul grande schermo adattandosi al mondo ludico più contemporaneo: non più giochi da tavola, ma videogiochi. Vuoi per l'effetto nostalgia, vuoi per l'ottimo equilibrio tra avventura e commedia, vuoi per l'alchimia più unica che rara che si è instaurata in scena tra i protagonisti (ora ne parliamo), la pellicola è diventata un grandissimo successo mondiale, al punto da aver lanciato la produzione di una saga dedicata al franchise con tanto di gadget, attrazioni nei parchi a tema e via dicendo. Karen Gillan viene scelta come protagonista femminile in un gruppo di pezzi da novanta della portata di Dwayne Johnson, Jack Black e Kevin Hart. A proposito, questo buffo ma perfettamente funzionale gruppo verrà anche nominato nella sezione miglior squadra su schermo durante la cerimonia degli MTV Movie & TV Award del 2018. Se avevamo bisogno di un'ulteriore conferma del fatto che il percorso dell'attrice fosse stato instradato da subito nella maniera più corretta e che film dopo film, grazie al suo talento e al lavoro su ogni singola performance, l'interprete sia riuscita a guadagnare sempre più spazio sotto i riflettori, allora Jumanji - Benvenuti nella giungla ne è la conferma.
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5. Avengers: Endgame (2019)
Partecipare a un progetto come Avengers: Endgame diventa un doppio motivo di vanto per Karen Gillan. Da una parte potrà ricordare a lungo di aver preso parte al film campione di incassi per eccellenza nella storia del cinema (vero, la battaglia con Avatar è sempre aperta, al netto di vari rilanci e release i due titoli si affronteranno ancora a lungo, ma ci siamo capiti). Dall'altra invece c'è la soddisfazione di aver interpretato un personaggio che negli anni ha visto crescere sempre di più il suo consenso tra gli appassionati tanto da ritagliarsi un ruolo di prim'ordine (da un punto di vista narrativo ed emotivo) in questo ultimo grande valzer targato Marvel. Nebula tornerà poi anche su altri progetti posteriori a Endgame, giusto per confermare ulteriormente questo secondo aspetto, ma il carisma e il segno che ha lasciato nel tessuto dell'universo Marvel e negli occhi e il cuore degli spettatori lo deve più che altro a questo segmento. Forte anche del successo ottenuto con l'esperienza di Jumanji, Karen Gillan diventa un motore di traino per attirare il pubblico in sala. Nonostante l'abbondante trucco, il suo carisma e la sua interpretazione non ne escono limitati ma sono un vero valore aggiunto per il personaggio.