Raccogliere l'eredità di John Williams non è mai facile, nemmeno se si è uno dei compositori più esperti e apprezzati degli ultimi anni, in grado di rendere indimenticabili le emozioni vissute sull'isola di Lost, accompagnare per le strade di Parigi il topino chef di Ratatouille o enfatizzare le adrenaliniche sequenze di film come Mission: Impossible o Star Trek.
Il premio Oscar Michael Giacchino, tuttavia, ha firmato una delle colonne sonore più memorabili della sua carriera con Jurassic World, unendo il suo rispetto e amore per le musiche di Jurassic Park con idee nuove e assolutamente brillanti, perfette per sottolineare ogni sfumatura del lungometraggio diretto da Colin Trevorrow, ritrovando immediatamente un nuovo feeling con il mondo ideato dallo scrittore Michael Crichton dopo aver firmato le musiche del videogioco de Il mondo perduto: Jurassic park.
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Introdurre un mondo nuovo senza dimenticare il passato
La tracklist si apre con Bury the Hatchling: una brevissima intro dall'atmosfera cupa e minacciosa grazie ai toni bassi e un utilizzo inaspettato dei cori, con sonorità in grado di anticipare le temibili caratteristiche della creatura
che sta venendo alla luce.
Completamente diverso, invece, il dolce e arioso brano intitolato The Family That Strays Together con un ampio uso degli archi per infondere leggerezza.
Indubbiamente è però Welcome to Jurassic World a riallacciare il legame con il passato utilizzando proprio il famoso tema composto da Williams, in un arrangiamento in grado di ricrearne l'effetto grandioso ed epico con cui è diventato famoso con il suo crescendo orchestrale e un intelligente uso del coro. Il passaggio di consegne arriva poi con As The Jurassic World Turns con cui Giacchino getta le basi per il proprio tema musicale contraddistinto da un uso degli strumenti ben equilibrato e ritmato dalle percussioni che si ispira in parte alla struttura ideata per Jurassic Park, ma in modo originale e ottimamente calibrato con le immagini mostrate nel film.
Si cambia nuovamente atmosfera con Clearly His First Rodeo costruito in modo sapiente alternando archi, fiati e percussioni e inserendo pause a effetto per suscitare la tensione necessaria che viene poi smorzata da una seconda parte più rilassata e allegra.
Tracce ricche di energia e ritmo
Owen You Nothing sembra quasi ispirata a sonorità orientali nella sua struttura ipnotica e ripetitiva, e la tracklist prosegue quindi con la traccia Indominus Wrecks che, proprio come il dinosauro ideato in laboratorio dagli scienziati, unisce elementi musicali e sonorità diverse tra loro per dare forma a una partitura affascinante e dal ritmo sempre più incalzante pur possedendo dei toni quasi dark grazie a un finale cadenzato dalle percussioni che fanno riverberare quella sensazione di pericolo necessaria a tradurre in musica le caratteristiche della creatura.
Gyrosphere of Influence riprende le note che caratterizzano la meraviglia di fronte alle caratteristiche del parco, per poi unirle ai passaggi più cupi; Pavane For A Dead Apatosaurus si distingue per una prima parte lenta e solenne che lascia successivamente spazio alla malinconia costruita su una semplice esecuzione al pianoforte e infine evolversi in un'angosciosa melodia che si collega a Fits and Jumpstarts e The Dimorphodon Shuffle, ben più ricche d'azione e complessità musicale con il loro sovrapporsi di ritmi e sonorità diverse.
Composizioni dall'atmosfera epica
Love in the Time Of Pterosauria, nonostante il titolo possa far presupporre diversamente, è un brano quasi completamente devoto all'azione, dall'uso originalissimo degli archi e con una partitura che a tratti ricorda opere firmate John Williams per film d'azione come Star Wars o Indiana Jones.
Giacchino dimostra di essere completamente a suo agio con la struttura narrativa di Jurassic World e con la sua atmosfera in Chasing the Dragons in cui si susseguono momenti di tensione e molto energici e sincopati. Raptor Your Heart Out si adatta alla perfezione alle caratteristiche dei raptor e ai loro comportamenti, trasmettendo quel mix perfetto di imprevedibilità e adrenalina. Costa Rican Standoff prosegue nell'ottima costruzione della tensione con dei passaggi volutamente più soffusi e delicati che aumentano progressivamente tono e ritmo seguendo l'alternarsi di percussioni e movimenti d'archi.
Si passa quindi a Our Rex Is Bigger Than Yours che è senza molti dubbi una delle tracce migliori dell'intera colonna sonora per la sua epicità costruita con un impeccabile uso del coro che attribuisce la giusta dose di enfasi per un momento così importante della storia.
Growl and Make Up appare invece come breve passaggio che conduce a Nine to Survival Job con la sua struttura delicata ben costruita sui violini e sul pianoforte utilizzati per introdurre un ritorno del tema musicale ideato dal compositore per il film, prima di dare spazio a un nuovo omaggio a Williams e passare all'emozionante The Park Is Closed che accompagna l'epilogo del film.
Dei brani extra interessanti e piacevoli
La tracklist propone poi l'interessante Jurassic World Suite che offre tredici minuti di musica in grado di riassumere l'idea dell'atmosfera che Michael Giacchino ha attribuito al parco e alla storia narrata, con toni dark e passaggi ricchi d'azione.
It's a Small Jurassic World, The Hammond Lab Ouverture e The Brockway Monorail sono quasi tre variazioni sullo stesso tema, dalle caratteristiche simili a una breve marcia e ideate come dei momenti di collegamento per sostenere l'entusiasmo e il ritmo, con un risultato piacevole e godibile.
La chiusura della colonna sonora è affidata a Sunrise O'er Jurassic World: due minuti costruiti su una base di percussioni quasi impercettibile tuttavia ugualmente in grado di attribuire una particolare originalità ai movimenti dell'orchestra.
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Non solo accompagnamento
Michael Giacchino con Jurassic World dimostra ancora una volta il suo innegabile talento: il suo lavoro per il film rispecchia la voglia di proporre qualcosa di nuovo e originale pur mantenendo il legame con il passato e le composizioni sanno creare una narrazione in grado di enfatizzare ogni evento mostrato sul grande schermo in modo impeccabile e, allo stesso tempo, sostenersi in modo indipendente dalle immagini, regalando agli appassionati di musica un mondo in cui immergersi ricco di fascino e personalità.