Jolt, la recensione: la vendetta elettrica su Prime Video

La recensione di Jolt, il nuovo film di Tanya Wexler con protagonista Kate Beckinsale nei panni di una violenta eroina desiderosa di vendetta.

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Jolt: una scena del film

A volte, per cambiare la propria vita, c'è bisogno di una scossa elettrica. Letteralmente. Ne sa qualcosa la protagonista di questo film interpretata da Kate Beckinsale. Come vedremo nella nostra recensione di Jolt, la nuova fatica di Tanya Wexler, già regista del celebre Hysteria, parte da questo presupposto per concepire un film action, vendicativo e violento tutto al femminile, senza dimenticare un messaggio che intende davvero dare la scossa al proprio pubblico. Facendosi forza con un'attrice carismatica e perfetta per il ruolo, il film sulla carta ha tutti gli elementi per diventare un nuovo punto di riferimento per gli amanti del genere, ma, via via che procede, sembra assomigliare sempre di più a un'immagine riflessa di altre opere che l'hanno preceduto.

Mad Lindy, la vera Furiosa

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Jolt: Kate Beckinsale in una scena del film

Lindy sin da bambina ha avuto un caratteraccio. Incapace di controllare le proprie emozioni e il proprio istinto, a causa di una famiglia disfunzionale, sembra non vedere l'ora di alzare le mani per ogni futile motivo. Questo crollo di nervi continuo le ha regalato due conseguenze: da un lato lo sviluppo di una forza sovrumana, al pari di una supereroina; dall'altro un continuo studio sul suo corpo (e la salute mentale) che l'hanno costretta a seguire una cura estrema. Lindy è costretta a indossare, tutti i giorni, uno speciale giubbotto capace di darle una scossa (la "Jolt" del titolo) e calmarla quando sente che i nervi cominciano a saltare. Incapace, quindi, di avere una vita normale (tutto la infastidisce: dalle conversazioni in metro alle persone che la circondano), Lindy cerca comunque, a fatica, di provare a dare una svolta. Una sera, durante un appuntamento al buio conosce Justin, un uomo con cui nasce un legame d'affetto che, col passare del tempo, sembra curare i suoi attacchi d'ira violenti. Il caso vuole, però, che Justin venga ritrovato morto. Perdendo anche l'ultimo punto di riferimento che le poteva donare una piacevole tranquillità, Lindy decide di mettersi alla ricerca degli assassini, pronta a menare le mani e senza scosse elettriche pronte a calmarla. Inizierà così una caccia al sicario, mentre la coppia di detective composta da Vicars (Bobby Cannavale) e Nevin (Laverne Cox) cercherà di fermarla.

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Una donna elettrica

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Jolt: Kate Beckinsale in una scena

Inutile girarci attorno: Kate Beckinsale è perfetta per il ruolo che deve interpretare. Credibile nei (pochi) momenti più sensibili e particolarmente adatta quando bisogna tirare pugni e calci, la sua Lindy sullo schermo è pura dinamite. Un'eroina che nulla ha da invidiare rispetto alle controparti maschili di successo degli ultimi anni. Forse proprio qui sta il primo di una lunga serie di déjà-vu che Jolt mette sotto gli occhi dello spettatore. Originale nelle premesse, il film procede rientrando presto nei binari del più comune cinema action, spuntando tutte le scene necessarie che lo spettatore medio si aspetterebbe di trovare al suo interno. Non aiuta un ritmo altalenante: il primo atto occupa un po' troppo minutaggio prima che la storia vera e propria decolli, ostentando una ripetitività al montaggio, di fantasie mentali violente che si riducono a una scossa elettrica per calmarsi nella realtà, che risulta stancante.

Un'altalena di toni

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Jolt: Kate Beckinsale in un primo piano

Colpa di una sceneggiatura a cavallo tra la farsa e l'action puro. Jolt sembra non prendersi troppo sul serio, con dialoghi talvolta sopra le righe (spesso a tematica fallica) arrivando a momenti divertenti nel vero senso del termine che potrebbero acchiappare lo spettatore come momenti cult, ma che collimano con il desiderio di inserire il film all'interno di un tema importante e molto affrontato negli ultimi anni sul ruolo femminile. Messaggio che è bene venga affrontato, ma che deficita nel modo in cui viene sviluppato. La sensazione è quella di un film che rimane sulla superficie, non va oltre la semplicità (e la banalità, nel modo in cui lo mette in scena) della raffigurazione di un personaggio femminile forte che, nella sua lotta, trova indipendenza, emancipazione e libertà dal predominio maschile, capace di soggiogarlo anche in maniera inconsapevole. Jolt, in questo senso, arriva dopo un paio di film che, sempre nel mondo dell'intrattenimento per un pubblico generalista, hanno affrontato lo stesso argomento in maniera più convincente (e sincera).

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Dare una scossa

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Jolt: Kate Beckinsale in un'immagine del film

Non sembra trovarsi a troppo agio con le scene puramente d'azione la regista Tanya Wexler. Più centrata ed equilibrata nel resto del film, la regista non riesce a costruire ottime scene d'azione limitandosi all'esercizio visivo che, al contrario del titolo del film, non è capace di far percepire il movimento e l'elettricità del momento. Spesso si ha la sensazione di un sonoro esagerato che non corrisponde alle immagini, più a lasciar immaginare che a mostrare. Ne è un esempio un lungo inseguimento in auto, in cui il rumore delle ruote che sgommano sulla strada, l'urlo dei freni, il motore che aumenta i giri costruiscono una cacofonia senza però che si percepisca davvero la velocità dei veicoli. Va decisamente meglio sugli scontri corpo a corpo, complici anche gli attori, che sanno riempire questi vuoti stilistici. Nonostante il film possa considerarsi concluso, l'aggiunta di una scena poco prima dei titoli di coda in cui fa la sua comparsa un volto amato come quello di Susan Sarandon lascia aperte le porte per un sequel. Sarebbe l'occasione di dare la scossa definitiva allo spettatore, intrattenuto a sufficienza, pur con alti e bassi, ma il risultato è ancora una volta inferiore alle potenzialità.

Conclusioni

A conclusione della nostra recensione di Jolt non possiamo ritenerci completamente soddisfatti da un film che sembra avere tutte le potenzialità per intrattenere nel migliore dei modi, ma che si accontenta di portare a casa il risultato senza particolari guizzi. Alternando un tono più farsesco ed esagerato, da commedia, alla serietà di un film action, Jolt si ferma alla superficie apparendo derivativo e svogliato, anche quando il messaggio da affrontare richiederebbe qualcosa in più. Fa eccezione la protagonista: Kate Beckinsale buca lo schermo, funziona nei momenti più sensibili in quelli più fisici, dando vita a un personaggio a cui non si può che voler bene. Il finale che lascia le porte a un sequel sembra più un’aggiunta superflua, incapace di scuotere davvero lo spettatore.

Movieplayer.it
2.5/5
Voto medio
3.0/5

Perché ci piace

  • Kate Beckinsale buca lo schermo con un personaggio che crea subito empatia.
  • Nel corso della sua durata, il film riesce comunque a intrattenere lo spettatore senza pretese.

Cosa non va

  • Complici la scrittura e la regia senza particolari guizzi, Jolt si ferma alla superficie apparendo sin troppo derivativo e in ritardo rispetto ad altre opere simili.
  • Il finale aperto dovrebbe scuotere lo spettatore, ma appare un’aggiunta superflua.