Tra le pellicole fuori concorso più prestigiose di questa sessantesima edizione del Festival di cannes, approda sulla Croisette anche A Mighty Heart di Michael Winterbottom. Accompagna il regista inglese l'attesissima protagonista del film Angelina Jolie, ma anche Mariane Pearl, autrice del libro da cui è tratto il film ed eroina dei fatti in esso narrati. Le due prime donne sono sono scortate da Brad Pitt in veste di produttore, e dagli altri interpreti del film Archia Panjabi, Dan Futterman, Irrfan Khan e Gary Wilmes.
I cronisti chiedono immediatamente alla signora Pear come si risolse a concedere la sua storia al cinema. "Non era nelle mie intenzioni che venisse realizzato un film sulla storia di Daniel e me, non mi sembrava nemmeno il caso di fare un film su un soggetto così delicato. Quando incontrai Brad Pitt, però, mi resi conto che lui era uno spirito libero, e che eravamo due contemporanei nella stessa situazione e nello stesso mondo, coscienti degli stessi rischi e dei medesimi problemi. Venivamo da mondi completamente diversi, ma sapevamo che era necessario tenere in considerazione le capacità di ciascuno di noi. Ho avuto fiducia in lui perché avevamo gli stessi obiettivi. Lui era pronto a prendersi tutti i rischi per realizzare il progetto. La storia di Danny non tocca soltanto me, ma tutti gli Americani, e non solo loro."
Angelina Jolie parla delle difficoltà che ha incontrato affrontando questo ruolo decisamente particolare: "Avevo letto il libro di Mariane. L'ho ammirata a lungo da lontano prima che ci si decidesse di imbarcarci insieme in questo progetto. Le sono affezionata, per me la sua storia è molto importante e credo che vada raccontata, ma ero molto nervosa all'idea di doverla interpretare. La notte prima dell'inizio delle riprese non riuscii a dormire ed ebbi una crisi di panico. Pensavo che il figlio di Mariane e Danny, un giorno, avrebbe visto il film. Era mia responsabilità mostrare a lui e al mondo quanto sua madre avesse amato suo padre e il modo in cui aveva affrontato quella situazione. Alla fine, noi a questo tavolo, e altre persone che non sono qui oggi, abbiamo avuto un'occassione incredibile per crescere e imparare. Di questo sono davvero grata."
All'adorante partner della diva, Brad Pitt, spetta parlare dell'esperienza francese del gruppo: "Per me e Angelina non è una grande variazione rispetto al solito, praticamente viviamo sempre sotto i riflettori nostro malgrado. Ma è importante essere qui con questo film. Abbiamo un grande rispetto per questa storia, il suo posto nel mondo, e le amicizie che si sono formate a causa di essa. Il suo messaggio è molto importante e credo che sia la cosa fondamentale per tutti noi."
Poi il bel Brad parla del suo ruolo di produttore: "Apprezzo davvero il fatto di essere coinvolto in un progetto in cui non devo recitare. Storie come quella di Mariane, poi, che mi toccano rpofondamente. E' stato straordinario esserne parte, e lavorare alla concretizzazione del progetto, scegliere le persone giuste per il cast... questo è il lavoro del produttore: assicurarsi che tutto proceda senza intoppi. E' un ruolo interessante anche se non è in primo piano."
A Michael Winterbottom non resta che parlare delle novità stilistiche di A Mighty Heart rispetto ai suoi precedenti lavori: "Non c'è stato uno sforzo cosciente per ottenere uno stile diverso. Ho semplicemente cercato di girare il film il più semplicemente possibile. Abbiamo girato gli esterni in Pakistan, gli interni in India, cercando di ricreare l'atmosfera della casa dove si lavorava la tentativo disperato di salvare Daniel Pearl."