Jeremy Irvine, da Spielberg a Giacomo Leopardi: “Mi considero un'ottimista. L'amore oggi? Troppo complicato”

Il set in Italia, l'alchimia con Denise Tantucci e quel debutto folgorante: la nostra intervista all'attore inglese, protagonista di Leopardi & Co., film d'esordio di Federica Biondi. In sala.

Jeremy Irvine in Leopardi & Co

Il cinema internazionale incontra l'intimità di una piccola città marchigiana. Ecco Leopardi & Co., commedia romantica diretta da Federica Biondi che trasporta il pubblico nel cuore di Recanati, città natale del poeta Giacomo Leopardi. In qualche modo, è proprio Leopardi ad essere il protagonista del film. La trama, infatti, gioca sul metacinema: David è un attore americano un po' sprovveduto, che arriva a Recanati pensando di interpretare Giacomo Casanova, salvo scoprire che il "Giacomo" in questione è invece Leopardi. Per calarsi nel personaggio, viene affidato a Silvia, che dovrà guidarlo nella scoperta del poeta attraverso le sue opere. Inutile dirlo: tra i due nasce una relazione. Ad interpretare Silvia c'è Denise Tantucci, mentre nel ruolo di David troviamo Jeremy Irvine, che abbiamo incontrato via Zoom.

Leopardi&Co.: intervista a Jeremy Irvine

Leopardico Jeremy Irvine Denise Tantucci
Leopardi&Co: Denise Tantucci e Jeremy Irvine in una scena

Interpreta un attore che desidera ancora avere successo immediato. È interessante, perché oggi sembra che tutti vogliano tutto e subito. Che ne pensa?
"Penso che probabilmente sia vero per molte persone. Ma credo che il film dimostri che non è possibile ottenere riconoscimenti e rispetto nel proprio settore senza impegnarsi a fondo. E penso che il personaggio che interpreto lo impari nel film".

**Com'è stata l'esperienza sul set di un film italiano?
"Adoro il set cinematografico italiano. Insomma, ho sempre avuto un posto speciale nel mio cuore per questo paese. È uno dei miei posti preferiti. Ho chiesto a mia moglie di sposarmi in Italia. È un luogo molto speciale per me. E la possibilità di girare con una troupe italiana è stato un sogno che si è avverato".

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Tra l'altro la sceneggiatura è un'omaggio all'Italia. "Quando ho letto la sceneggiatura per la prima volta, mi è piaciuta molto, ma l'ho mostrata a mia moglie e le ho detto: "A proposito, le riprese si terranno a Recanati, in Italia". Lei ha risposto: "Fantastico, lo facciamo". In pratica sono stato pagato per andare in vacanza nella mia parte preferita del mondo con mia moglie. Abbiamo trascorso dei giorni meravigliosi".

Leopardico Jeremy Irvine Foto
Leopardi&Co: Jeremy Irvine in un'immagine

Nel film c'è una grande intesa con Denise Tantucci. Come avete lavorato su questo aspetto?
"È fantastica. Abbiamo passato molto tempo insieme. Quando ripenso a quelle giornate e cerco di ricordare com'è stato girare il film, non ricordo di aver girato molto. Ricordo soprattutto di essere uscito per delle belle cene. Denise è della zona, quindi mi ha portato in giro e mi ha mostrato tutti i posti divertenti, mi ha portato sulle spiagge bellissime e in alcuni quartieri incantevoli della città. Era come la mia guida turistica oltre che la mia coprotagonista".

L'amore oggi? Complicato

La storia ha una nota meta-cinematografica, tra l'altro.
"Mi piace molto l'idea di interpretare un attore, cosa che non ho mai fatto prima. Ma è stato anche bello recitare in una commedia. Ho appena finito un film molto cupo in cui interpretavo un personaggio molto tormentato. È stato bello interpretare un ruolo più leggero. Penso che questo film metta di buon umore. È piacevole e leggero da guardare. È leggero e non troppo serio. Quando lo giri, percepisci anche l'atmosfera finale. Ci siamo divertiti molto. Sì".

Il film è una rom-com. Però, per molti, l'amore oggi è davvero spaventoso. È d'accordo?
"Non vorrei uscire con qualcuno al giorno d'oggi. Penso che gli appuntamenti, nel periodo in cui sono stata lontano dalla scena degli appuntamenti, siano cambiati molto. Sono contento di non far parte del mondo odierno delle app di incontri, e tutto il resto. Non so come me la caverei. Probabilmente sarei single, e single per sempre, se dovessi uscire con qualcuno adesso!"

Leopardi è famoso per il suo pessimismo. Le è più ottimista o pessimista?
"Mi piace pensare di essere molto ottimista, credo. Ho dovuto imparare a conoscere Leopardi mentre giravo il film, un po' come il personaggio. Non è molto conosciuto in Inghilterra".

Ha debuttato nel 2011 con War Horse, diretto da Spielberg. Quanto il suo cinema l'ha influenzato nel diventare attore?
"Penso che il cinema di Spielberg, soprattutto per qualcuno della mia generazione, fosse impossibile da ignorare. Sono cresciuto guardando i suoi film, e sono film che, immagino, ti restano dentro a lungo e probabilmente hanno un impatto piuttosto forte, soprattutto da bambini, sul tuo sviluppo. Quindi sì, direi che probabilmente mi ha influenzato inconsciamente molto più di quanto mi rendessi conto".