Jackpot!, la recensione: un demenziale buddy movie sui mali del capitalismo

Paul Feig firma Jackpot!, un buddy movie tra il surreale e il demenziale che affronta un format già visto per parlarci del lato oscuro del capitalismo, forte dell'affiatato duo composto da Awkwafina e John Cena. Su Prime Video.

Awkwafina e John Cena nella locandina di Jackpot!

Se è vero che la ricetta di questa epoca di cinema pop nordamericano prevede la rimodellazione di immaginari già visti per creare qualcosa di personale, allora Jackpot!, il nuovo film originale Prime Video, è un esempio perfetto di modernità. La pellicola diretta da Paul Feig è un'esplosione di citazioni e una continua miscela di generi, che permettono alla storia di cambiare volto in continuazione.

Jackpot Una Sequenza
La coppia che scoppia di Jackpot!

Al centro di tutto c'è un buddy movie tra comedy e kung-fu portato avanti dal duo rappresentato da John Cena e Awkwafina, che dal Marvel Cinematic Universe "si porta dietro" anche Simu Liu (i due hanno collaborato insieme diverse volte), calatissimo nei panni del capo di una corporate ultracapitalista. Un ruolo per nulla scelto a caso.

Il cuore formale della pellicola è infatti proprio una rinarrazione di un certo filone drammatico che ha raccontato una grande paura del futuro proveniente direttamente dall'anima degli Stati Uniti e che riguarda la possibile crisi di un sistema economico e politico che potrebbe portare alla deumanizzazione dei cittadini per una manciata di soldi. Chi dice che la commedia non ha la forza di raccontare una cosa del genere?

Ci sono molti modi di diventare famosi

Jackpot Una Foto Del Film
Fortuna o sfortuna?

Siamo in futuro prossimo, anzi, molto prossimo, in cui l'inflazione ha raggiunto livelli altissimi, così come la criminalità e la povertà, e in California (e dove sennò?) è nata una lotteria evidentemente ideata da qualcuno che ha un più di un debole per La notte del giudizio, tanto da idearne una sua versione socialmente accettabile. Le regole sono semplici: chiunque vinca il jackpot di questa estrazione a sorte avrà il diritto alla vincita, a patto che sopravviva fino al tramonto, d'altro canto, chiunque riuscirà ad uccidere il fortunato estrattore avrà diritto ai suoi soldi.

Caso vuole che una ragazza che ha sfiorato la notorietà come attrice si imbatta nel biglietto vincente proprio durante un provino con il quale tenta di ripete una scalata interrotta tempo fa per motivi familiari. Parliamo di Katie (Awkwafina), da poco tornata in città per vivere di nuovo il sogno, stavolta in nome della mamma e lontano dalle grinfie di un padre sfruttatore, ma che invece si ritroverà a vivere un incubo. Dopotutto si può essere famosi per tanti motivi. La bravura, di questi tempi, è diventarlo per quelli giusti.

Jackpot Una Scena
In Jackpot! fare strani incontri è la regola.

Nella sua rocambolesca e improvvisa lotta per la sopravvivenza troverà un alleato isperato in Noel (Cena), ovvero un gentilissimo e muscolosissimo professionista della sicurezza che si proporrà (dietro compenso) di proteggerla fino al fatidico gong. Li aspetta un'avventura pericolosa e adrenalinica, tra inseguimenti in macchina, rifugi antiatomici di superstar e complotti nazionali, durante la quale si imbatteranno in personaggi insospettabili e in cattivoni col mocassino pronti a qualsiasi cosa per accaparrarsi i soldi. Quanti soldi? Circa 3 miliardi di dollari.

Jackpot!: siamo ancora in grado di comportarci come esseri umani?

Jackpot Un Momento Del Film
In Jackpot! è consigliabile indossare il casco anche se si guida la macchina.

L'operazione Jackpot! è chiara sin da subito riguardo le sue intenzioni con un prologo che consegna allo spettatore tutte le chiavi per capire il taglio della pellicola, le sue radici metatestuali e la sua profonda volontà di destrutturare generi e ribaltare aspettative per creare un impianto comedy laddove nel passato remoto e recente ha trovato spazio un altro tipo di cinema.

D'altro canto Paul Feig si è dimostrato nel corso della sua carriera bravissimo nel lavoro sul linguaggio surreale e parodistico, riuscendo a lavorare con tantissimi codici diversi (dallo spy al romance passando per il poliziesco) e avere il coraggio anche di mettere mano ad un franchise pesante come Ghostbusters. Questa pellicola è un po' una summa delle sue qualità, essendo quasi uno spinoff in chiave ironica della già citata creatura di James DeMonaco con un duo protagonista formato da una comica navigata e uno conosciuto soprattutto per altro (un po' come accadde in Corpi di reato, più o meno). Awkwafina e John Cena mostrano una grandissima chimica sin dal primo sguardo, tale da riuscire ad inglobare nel clima anche Simu Liu.

Jackpot Un Immagine
Noel ha un modo tutto suo di salvare la vita alle persone.

Il rapporto tra quest'ultimo e il personaggio di Cena (entrambi volutamente iperstereoitpati) sono, al pari dell'analisi di come la fama ha rovinato la famiglia di Katie, un po' il cuore tematico di Jackpot!, che attraverso queste due metafore dei mali del capitalismo, vuole porre l'accento su come una società come la nostra sta rovinando i rapporti interpersonali, trasformando tutto in una competizione spietata o in una rincorsa ad accaparrarsi la fetta più grande possibile. Nulla di originale, ma questa, d'altro canto, è una pecca generale del film. L'assurdità delle situazioni e dei personaggi di contorno completa una pellicola ben pensata e non scontata, anche se limitata nella sua cornice da divertimento demenziale in stile... homevideo.

Conclusioni

Insomma, Jackpot! di Paul Feig è un'operazione strettamente legata alla contemporaneità, in cui la comedy miscela generi e immaginari diversi e spesso sfocia nella metatestualità. In questo caso c'è una cornice drammatica ribaltata in un buddy movie con un duo ben assortito composto da Awkwafina e John Cena al centro di un vortice demenziale, surreale e parodistico che ci vuole parlare di come il capitalismo rischia di distruggere la nostra umanità.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
4.1/5

Perché ci piace

  • La chimica tra i due protagonisti.
  • Il continuo ribaltamento di generi.
  • Il messaggio di fondo.

Cosa non va

  • Rimane limitato in una dimensione homevideo.
  • Alcune trovate demenziali sono deboli.
  • La poca originalità.