Io sono Rosa Ricci, recensione: un film (solo) per i fan di Mare Fuori

Arriva il film prequel della serie, in cui scopriamo come Rosa Ricci è diventata la mente criminale che abbiamo conosciuto in tv. In sala.

Maria Esposito è Rosa Ricci in Io Sono Rosa Ricci

"Io so' Rosa Ricci e tu chi cazzo sei per dirmi quello che devo fare?!". Questa è una delle frasi più famose di Mare Fuori, con cui il personaggio, sorella di Ciro (Giacomo Giorgio) e figlia di Don Salvatore (Raiz) ha conquistato il cuore dei fan della serie. Grazie a questo ruolo Maria Esposito, alla prima esperienza come attrice, è diventata una vera e propria icona per i giovanissimi. E non solo: presto la vedremo anche in serie internazionali (dovrebbe essere nel progetto HBO dedicato all'omicidio di Melania Rea). Il successo è stato tale da spingere a realizzare un film, Io sono Rosa Ricci, arrivato in sala.

Io Sono Rosa Ricci Maria Esposito In Fuga
Maria Esposito è Rosa Ricci

Presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, è un prequel, in cui scopriamo qualcosa in più sul passato di Rosa. Nel film diretto da Lyda Patitucci è infatti una ragazza di 15 anni sveglia, ma non ancora la mente criminale determinata e senza paura che abbiamo visto in Mare Fuori. Siamo nel 2020, ovviamente a Napoli: il padre accetta l'invito di un narcotrafficante boliviano, Agustìn Torres (Jorge Perugorría), ad andare sul suo yacht. È una trappola: Don Salvatore viene gettato in mare e Rosa rapita. Portata su un'isola, è la merce di scambio per costringere il capo del clan Ricci a cedere le sue piazze di spaccio.

Sorvegliata da due uomini di fiducia di Torres, Rosa stringe un legame forte con uno dei carcerieri, Victor (Andrea Arcangeli). Questa esperienza, che la mette a dura prova su tanti fronti, la cambia per sempre: è così che è nata la sua parte più dura, pronta a vendicare la morte del fratello. Per portare Mare Fuori sul grande schermo Patitucci si è ispirata chiaramente, per soluzioni di regia e inquadrature, all'eccellenza del genere: Gomorra - La serie. Il risultato però non è lo stesso.

Io sono Rosa Ricci è un film per i fan della serie

Proprio come accaduto a Genny Savastano (Salvatore Esposito) nella serie di Stefano Sollima ispirata all'omonimo libro di Saviano, il rapimento è l'occasione per cambiare completamente mentalità. Per Genny il luogo galeotto è stato l'Honduras, per Rosa invece l'isoletta della costa campana. Entrambi figli viziati abituati al lusso, la prima volta con la pistola in mano fa scattare qualcosa che prima non pensavano di avere dentro di sé.

Questa sarebbe potuta essere un'idea molto interessante, soprattutto perché di ruoli femminili così se ne vedono pochi nel nostro panorama cinematografico. Peccato però che la sceneggiatura, consapevole di doversi rivolgere soprattutto a un pubblico giovane, quello dei fan della serie madre, si adagi su soluzioni già battute. Maurizio Careddu e Luca Infascelli, dopo una prima parte di azione pura, ricalcano quanto accaduto già a Rosa negli episodi televisivi. Invece che esplorare il suo lato più violento e criminale, la ragazza ha una storia d'amore con quello che in teoria dovrebbe essere un antagonista. Proprio come con Carmine (Massimiliano Caiazzo).

Io Sono Rosa Ricci Maria Esposito Andrea Arcangeli
Andrea Arcangeli e Maria Esposito

Questo rende quindi la cornice criminale soltanto un pretesto, mettendo sullo sfondo il dilemma morale del personaggio, le cui scelte discutibili non vengono praticamente mai messe in discussione, come se ci trovassimo di fronte a un qualsiasi teen drama. È un peccato: una maggiore complessità avrebbe reso tutto più interessante. E a poco serve che alla regia ci sia la brava Patitucci, il cui film d'esordio, Come pecore in mezzo ai lupi è uno dei più interessanti degli ultimi anni. La sua bravura nel girare le scene d'azione avrebbe meritato una drammaturgia all'altezza.

Maria Esposito ha una grande presenza scenica

Io Sono Rosa Ricci Andrea Arcangeli
Andrea Arcangeli è Victor

La presenza scenica di Maria Esposito è però indiscutibile. Così come la bravura di Andrea Arcangeli, che ancora una volta si diverte a cambiare aspetto: tinto di biondo e a suo agio con la lingua spagnola, dimostra ancora una volta di essere uno dei nostri talenti più interessanti. Io sono Rosa Ricci è quindi un film che i fan ameranno sicuramente, divertendosi anche a individuare le citazioni alla serie (guardate i colori delle rose, un tratto distintivo della più giovane dei Ricci). I profani invece difficilmente apprezzeranno.

Conclusioni

Il prequel di Mare Fuori racconta la trasformazione di Rosa Ricci da 15enne viziata e un po' ingenua in una mente criminale determinata e senza paura. Maria Esposito conferma la sua presenza scenica, Andrea Arcangeli è convincente nel ruolo di un personaggio inedito, Victor, purtroppo però Io sono Rosa Ricci è un film che difficilmente i digiuni della serie madre potranno apprezzare davvero. Lyda Patitucci, brava a girare le scene d'azione, ce la mette tutta, ma la sceneggiatura premia più la parte romantica invece che quella più cruda.

Movieplayer.it
2.5/5
Voto medio
N/D

Perché ci piace

  • La regia di Lyda Patitucci delle scene d'azione.
  • La presenza scenica di Maria Esposito.
  • La bravura di Andrea Arcangeli.

Cosa non va

  • La sceneggiatura: il film parte come un crime drama, ma diventa presto una serie teen romantica.