Io sono Rosa Ricci, intervista a Maria Esposito: "L'amore è la salvezza del mio personaggio"

L'attrice racconta come Rosa Ricci è diventata la criminale determinata di Mare Fuori. La costante del suo percorso è una: l'amore. In sala.

Maria Esposito è Rosa Ricci in Io sono Rosa Ricci

Rosa Ricci prima di diventare Rosa Ricci. È questa l'idea alla base di Io sono Rosa Ricci, prequel di Mare Fuori, che ci ha fatto conoscere il personaggio di Maria Esposito, uno dei più amati della serie. Ambientato nel 2020, il film di Lyda Patitucci racconta un episodio determinante nella vita della più giovane del clan criminale Ricci.

Io Sono Rosa Ricci Maria Esposito In Fuga
Maria Esposito è Rosa Ricci

Ritroviamo una Rosa 15enne, prima della morte del fratello Ciro (Giacomo Giorgio), che la porterà poi a farsi incarcerare volontariamente per vendicarlo. In questo momento è ancora una ragazza tutto sommato ingenua, viziata dal padre, Don Salvatore (Raiz). Protetta dalla ricchezza della famiglia, vive nel lusso, senza preoccuparsi davvero di cosa le accada attorno.

Tutto cambia quando un narcotrafficante sudamericano, Agustìn Torres (Jorge Perugorría), la rapisce per ricattare il padre. Imprigionata su un'isola, è custodita a vista da due criminali. Uno è Victor (Andrea Arcangeli), con cui si crea un'intesa. Nella nostra intervista gli attori ci raccontano come hanno costruito questo rapporto particolare, che va oltre le dinamiche tra prigioniera e carceriere.

Io sono Rosa Ricci: intervista a Maria Esposito e Andrea Arcangeli

Come già in Mare fuori, anche in Io sono Rosa Ricci la costante della protagonista è sempre l'amore che nasce nei momenti più difficili. Maria Esposito ne è consapevole: "È un po' come me! No, scherzo. È un personaggio che dentro ha tanto amore. E chi ha tanto amore dentro secondo me si vuole innamorare sempre. Lei, più che innamorarsi di Victor, si innamora della speranza che Victor le dà. Comunque, in generale, l'amore è la salvezza di questo personaggio".

Andrea Arcangeli è d'accordo: "Il loro è una sorta di amore platonico tra due anime perse che si salvano a vicenda. Si ritrovano e si riconoscono simili. Questo toglie quel lato più banale in cui avremmo potuto rischiare di cadere, ovvero del carceriere e la prigioniera. Abbiamo lavorato con Lyda, la regista, affinché la loro storia fosse qualcosa in più di questo. Si innamorano per salvarsi la vita".

La trasformazione di Andrea Arcangeli

Io Sono Rosa Ricci Andrea Arcangeli
Andrea Arcangeli è Victor

Nel ruolo di Victor, per cui si è tinto i capelli di biondo e recita in spagnolo, Andrea Arcangeli continua il suo percorso di trasformazione: "Non so più che devo fare per trasformarmi! Ho fatto tutto. Forse mi manca di farmi crescere i baffoni. Sì, è stato un altro tassello nella mia collezione di trasformazioni. Il biondo è stato uno slancio di Lyda: aveva visto una mia vecchia foto in cui ero più biondo e mi ha detto che mi stavo per decolorare i capelli di nuovo. Ed era giusto: abbiamo cercato tante reference di narcos sudamericani e una in particolare ci ha colpito. Questo biondo particolare, con un po' di ricrescita, tutto tatuato. Nel film si vede infatti anche il grande tatuaggio sulla schiena di Victor".

Le scene d'azione di Io sono Rosa Ricci

Lyda Patitucci è una regista molto brava a girare l'azione e in Io sono Rosa Ricci ha spinto su questa strada. Vediamo infatti la protagonista maneggiare armi molto più che in Mare Fuori. Per Maria Esposito è stato un nuovo modo per mettersi alla prova: "Se fai l'attrice devi saper fare un po' tutto, secondo me. Le scene d'azione mi piacciono. Io poi sono una che si butta tanto: nella vita io se vedo una pistola scappo, che sia vera o finta, perché mi fa paura. Pesa tantissimo nelle mie mani. Mi dà fastidio anche solo il rumore dello sparo. Ma quando poi ho visto come ho interpretato quelle scene mi sono detta: però! Ci ho messo impegno".

Io Sono Rosa Ricci Maria Esposito Andrea Arcangeli
Io sono Rosa Ricci: Maria Esposito e Andrea Arcangeli in una foto

Un'altra sfida è stata quella con il cane: "C'è una scena in cui Rosa vede un cane enorme, un dogo argentino, che mi hanno aizzato contro. Nella vita io ho paura dei cani e questo era più grande di me. Era veramente pauroso. Mi sono spaventata tantissimo: ho dovuto fermarmi, fare un respiro. Comunque però mi sono buttata. Sono riuscita a usare nella scena la vera paura che ho provato. Anche le scene in acqua sono state difficilissime. Ma nonostante tutto mi sono lanciata. Magari mi lamento, dico che non farò mai una cosa, chiedo la controfigura, invece poi alla fine faccio sempre tutto".